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Responsabilità sociale
Complicità
Introspezione
Quel muro dietro casa
che separava il giorno dalla notte
fiorito di lucertole assopite
e glicine spiovente
che acerbo come me
lo colorava
muro del pianto
che tenero si offriva alle mie spalle
quando seduta
raccoglievo i cocci della vita,
precoce l'amarezza
che controvoglia degustavo
respingendo con fierezza
l'abitudine a un destino disegnato
candore d'un'età
che poco ha assaporato di dolcezza
e di calore
ed ora, che il cuor s'è fatto
tronco cavo
reclama, dell'intimo compagno di tristezza
complicità remota
socchiudo gli occhi,
sfiorando la sua ruvida carezza
...e sono là.
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
«Un vecchio amico della mia infanzia, forse l'unico che sapeva ascoltare la mia paura di crescere, in quel mondo che già mi circondava con le sue tinte fosche.»
Commenti di altri autori:
«... si a volte basta anche un muricciolo per amico, confidargli le paure, l'incertezze... si forse è il migliore amico che ti sappia ascoltare... mi hai commosso Kiara... molto bella e sentita la tua poesia... Fiore»
«Versi intrisi d'intima tristezza, in essi la nostalgia di un tempo passato, dove la tenerezza dell'età acerba, trovava sollievo nella solitudine di un luogo assai caro, dove un muro, coperto dal glicine, diventava amico confidente, e ascoltava la precoce sofferenza che già stringeva l'anima... Molto, molto bella...»
«Versi che, con grande armonia, ripercorrono il passato. parole velate di dolce malinconia, introducono il lettore in un mondo particolare, fatto di vita vera, di dettagli... molto apprezzata.»
«l'infanzia un periodo difficile di incertezze e insicurezze che sfociano in pianti liberatori... dove anche un semplice oggetto può essere un compagno di sfogo... quanta nostalgia nel ricordare quei periodi... bellissima poesia»
«quanti di noi hanno avuto per amico fidato un muro ed il rammentarlo ad anni di distanza, forse chiude il cerchio della vita con una nota di amarezza: il nostro vagare alla ricerca di qualcosa di profondamente vero si è dimostrato perfettamente inutile. una amara riflessione da parte dell'autrice che induce anche il lettore a guardarsi dentro. apprezzata molto»
«Una riflessione degna di nota, bellissima. Ognuno di noi ha un muro su cui scaricare le proprie ansie, i propri crucci, stupendo l'abbinamento al muro. versi che trasportano nostalgia uniti ad una profonda tristezza. .»
«La logica del pessismo che pervade il mondo sostiene che nessuno ti dice che nessuno ti consiglia bene per invidia. Ma ognuno sa che non è così perché c'è sempre un piccolo tesoro da tutelare. Ed è molto preziosa l'amicizia di un amico soprattutto se di antica data. Stupenda davvero questa poesia.»
«durante l'infanzia basta poco per rassicurare il proprio animo e vincere le paure un sassolino levigato in tasca esempio un vero talismano che protegge, un amico che non parla ma che ti segue ovunque molto bella questa tua complimenti»
«Stupenda Anna, letta con grande apprezzamento ed emozione, quella che riesci sempre a trasmettere dipingendo i tuoi versi come pennelli sulla tela che presenti a noi. Bellissima!»
«Mamma Anna che intensa lirica... Da bambina anche io avevo il mio "muro del pianto" dove andarmi a nascondere dai rimproveri, dai litigi, e poi via via dalle indifferenze e ferite della vita... Ora il muro è cambiato, anzi forse non c'è manco quello... speriamo ci sia una spalla... una chiusa di grande emozione saper di sfiorarlo e riaffiorare i ricordi... STUPENDA ANNA... Applausoni e fiocchi... Mia!»
«Bella metafora il muro del pianto. Averlo avuto da piccola un amico che mi consolava dal gran piangere... Lirica molto intensa e commovente. Apprezzatissima.»
«Che sia un muro, che sia una coperta, che sia un animaletto di pezza... se riandiamo nella nostra infanzia tutti abbiamo avuto un elemento che ci serviva per isolarci e liberarci delle nostre piccole o grandi ansie... io mi ricordo di un vecchio cancelletto arrugginito nascosto dai rovi di un giardino comunale... era il mio piccolo rifugio e conosceva tutti i miei segreti... Una magistrale e notevole poesia. Piaciuta tantissimo.»
«Ci sono dei luoghi assai cari nella vita, che in momenti difficili dell'infanzia, hanno serbatoi nostri crucci e le nostre amarezze e nel ritrovarli, si torna indietro nel tempo rievocando momenti difficili della crescita Lirica meravigliosa, apprezzatissima»
«Molti intimi ricordi, rifugi di profonda introspezione si avvicinano molto alla nostra esperienza di condivisione di pensieri e sentimenti. Per me sono i glicini, fiori di un passato indimenticabile. Non siamo soli. Dolcezza infusa in questi splendidi versi!»
«Purtroppo nell'infanzia avendo sempre girovagato non ho potuto mai avere il mio muro del pianto, mi sono sempre dovuta accontentare di piangere dentro ed infatti il mio stomaco ci ha rimesso. Delicatissima e tenera poesia.»
«Troppo orgogliosa, per piangere, da bambina, ma un amico c'era e mi voleva bene e mi amava, come io l'amavo... il mio amico d'infanzia... che non ha fatto in tempo a diventare del tutto adulto, falciato da Signora Morte poco dopo i vent'anni, vittima di una rapina. Eppure io continuo ostinatamente a raccontargli le mie pene, perché solo lui può vedere quelle lacrime non piante...»
«Stupenda la tua complicità di quei ricordi... un passaggio obbligato dei tuoi pensiero che malinconicamente si riappropriano di quelle emozioni che sapevano essere condivise... Bellissima nella sua immensa dolcezza...»
«I luoghi dell'infanzia, ci continuano a parlare anche da adulti e ci portano gran bene al cuore e sollievo all'animo, spesso anche tristezza per qualcosa che sappiamo non potrà più tornare. Bellissima lirica. Molto sentita, condivisa!»
«Quanto di più bello mi sia capitato di leggere negli ultimi giorni. Un'amarezza dolce e travolgente, un dolore senza rese, una forza lucida e ferma come un raggio di luce!»
Cristalli nel vento Autrici del sito Scrivere Una raccolta di poesie è talvolta cosa stucchevole se non sorretta da un’idea che dia coerenza a un “canovaccio”, una sorta di filo di Arianna che conduca il lettore alla scoperta di un significato d’assieme. In verità un’idea in questa pubblicazione c’è ed è “forte”: sedici poetesse, dotate di spiccato lirismo e felicemente ispirate, cantano la vita attraverso le sfaccettature di uno smeriglio di cristallo. Cristalli nel vento, è l’opportuno titolo dell’opera, e son davvero puri petali di cristallo queste liriche, petali da strappare uno per uno.