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Responsabilità sociale
Senza Te
Amore
Il volto allo specchio
una ruga
che ieri non c'era
Un solco nel cuore
è ciò che scopro
per non averti
trovato accanto a me
questa mattina
Ad una ad una
le luci dell'anima
si spengono
Immersa in un buio
che fa male
che uccide
resto io
insieme a pensieri
che muovono i fili
dell'esistenza,
ora
senza te
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
«Lirica profusa di tristezza, quasi rassegnazione al buio di una esistenza senza più amore. L'assenza di luce non ci fa ben sperare e sembra tutto sia nero. Lirica molto apprezzata, sperando si possa vedere ancora una volta la luce, ma ci sarà il modo e il momento - basta aprire di nuovo il cuore al mondo!»
«Quante volte l'ho detto anch'io, eppure continuo a sperare... in chi? In che cosa? Non importa. Forse sarà della stessa persona che appartiene al mio passato, forse di chi esiste ancora nel presente, o forse il futuro mi riserverà ancora una sorpresa, magari piccola piccola, da poter tenere in un pugno... Ma io me l'aspetto, come i bambini i doni di Babbo Natale sotto l'albero, anche se sanno che non esiste...»
«Versi molto belli, ma tristi, malinconici e addolorati per un amore che non c'è più. Esprimono intensamente l'angoscia dell'anima che ha spento le luci ad una ad una e si vede già immersa in un buio che fa tanto male. Meglio non chiudere quel cuore e lasciare uno spiraglio aperto. Poesia che mi ha coinvolto ed ho molto apprezzata.»
«non è mai troppo tardi per l'amore ... ma bisogna crederci fino in fondo ... e a volte è difficile, soprattutto quando c'è il solco di una perdita che fa male in fondo al cuore...»
«è difficile il ritorno dall'illusione Amore... e siamo in balia dei fili dell'esistenza... marionette in suo potere... eppure il dolore lo si sente, lama che trafigge le luci dell'anima, lascia cicatrici, rughe, solchi...
«La sofferenza d'amore trapela dal nostro volto, lasciando, oltre ad un'espressione spenta, un solco di dolore che evidenzia il male dell'anima trafitta inaspettatamente Lirica molto gradita»
«Non si può mai dar per certo nulla nella vita. Quando si soffre è difficile credere ancora in un futuro sereno, ma la vita ci riserva sempre sorprese inaspettate. Forse è bella anche per questo. Poesia dai toni malinconici, molto sentita e condivisa.»
«Un ritorno che fa male, nel quale si vive ancora quel senso di solitudine che sempre alberga e dove ancora non si vede alcun filo di speranza – tristi versi nei quali non si riconosce nemmeno più chi scrive.»
«Quanto dolore e tristezza nelle tue parole... versi che lasciano l'amaro, ma la vita a volte sorprende nel momento in cui tutto sembra impossibile... bisogna crederci e non arrendersi. Un abbraccio!»
«Sul viso affiorano le rughe del cuore, ferite sempre aperte a far di noi quelli che siamo... ma non muore prima di noi la speranza... quella si nutre del cielo nei nostri occhi, ogni giorno. Dolcemente amara, stupenda e sentita Rosy, un carissimo abbraccio.»
«Mai dire utopia, mai chiudere il cuore all'amore, perché si chiude alla vita! Le delusioni lasciano il segno ed è tangibile in questi versi che penetrano come una lama... Molto sentita. Un abbraccione»
«Colpisce la poesia, anche se amara è la nota. Colpisce la poesia, perché è vera, seppure ovviamente triste, non so come dire, ma è bella e l'ho apprezzata.»
«Quella ruga allo specchio pesa perché fa sentire qualcosa di diverso rispetto a ieri quando ci si guardava e quel solco non c'era, ma un solco oggi è nel cuore, per la mancanza di un amore ce al risveglio non si ha accanto... le luci che si spengono nell'anima ad una ad una sta ad evidenziare lo spegnersi dell'entusiasmo in un cuor che amare vorrebbe ma che ora vede come utopia, difficile è amare perché difficile è trovare accanto a sè una persona speciale con cui condivider le nostre emozioni. Molto bella, sentita e condivisa. Moltissimo piaciuta, grande Rosy»
«Versi bellissimi e struggenti, la speranza si abbandona con eleganza e tutta la sofferenza dell'autrice, una tristezza incontrollabile scorre nell'abbandonarsi al proprio dolore. Penso però che bisogna crederci sempre... non mollare! Bellissima poesia»
«Una lirica in cui la tristezza e la malinconia, fanno da muro al mio pensiero di una Rosy che mai si abbatte, di una Rosy che sa come cancellare ogni tristezza... Un abbraccio fortissimo per te...»
Cristalli nel vento Autrici del sito Scrivere Una raccolta di poesie è talvolta cosa stucchevole se non sorretta da un’idea che dia coerenza a un “canovaccio”, una sorta di filo di Arianna che conduca il lettore alla scoperta di un significato d’assieme. In verità un’idea in questa pubblicazione c’è ed è “forte”: sedici poetesse, dotate di spiccato lirismo e felicemente ispirate, cantano la vita attraverso le sfaccettature di uno smeriglio di cristallo. Cristalli nel vento, è l’opportuno titolo dell’opera, e son davvero puri petali di cristallo queste liriche, petali da strappare uno per uno.
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«Quante volte l'ho detto anch'io, eppure continuo a sperare... in chi? In che cosa? Non importa. Forse sarà della stessa persona che appartiene al mio passato, forse di chi esiste ancora nel presente, o forse il futuro mi riserverà ancora una sorpresa, magari piccola piccola, da poter tenere in un pugno... Ma io me l'aspetto, come i bambini i doni di Babbo Natale sotto l'albero, anche se sanno che non esiste...»
«Versi molto belli, ma tristi, malinconici e addolorati per un amore che non c'è più. Esprimono intensamente l'angoscia dell'anima che ha spento le luci ad una ad una e si vede già immersa in un buio che fa tanto male. Meglio non chiudere quel cuore e lasciare uno spiraglio aperto. 
«è difficile il ritorno dall'illusione Amore... 
«Un ritorno che fa male, nel quale si vive ancora quel senso di solitudine che sempre alberga e dove ancora non si vede alcun filo di speranza – tristi versi nei quali non si riconosce nemmeno più chi scrive.»
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