A cosa serve infilare parole come tante perline colorate intorno ad una collana?
E’ giusto cercare di attribuire un effetto terapeutico alle parole strutturandole in modo comprensibile e mirato affinché possano raggiungere e guarire quegli aspetti del nostro animo che non aspettano altro che di essere accarezzati da un buon consiglio ed una sana riflessione?
E’ giusto cercare di dare felicità attraverso una serie di sproloqui che, annacquandosi in fiumi di inchiostro, spesso, agli occhi dei più, servono solo a riempire le pagine senza peraltro rivestire l’efficacia necessaria a svuotare il cuore dal peso arrecato dalle parole stesse?
Ma in Verità in quale misura le parole danno beneficio e soprattutto a buona pace di chi? Non è forse vero che nell’esprimersi, lo scrivente si svuota del suo sentire per riempirsi dei punti di vista e delle opinioni dei lettori? E allora è veramente così importante stabilire chi dice cosa?
Che significato possono assumere le mie stesse parole se pronunciate da qualcun altro, tenendo conto del fatto che possono variare di tonalità a seconda del contesto e dello stato d’animo di chi le legge? In questa vita dove tutto ci è stato dato in prestito, nemmeno la possibilità di essere felici e di rendere felici gli altri attraverso una buona parola ci appartiene. Posso forse dire che le parole mi appartengono?
No, le parole in sé sono vuote di sostanza se non le colloco nella giusta posizione, sono scevre di responsabilità se non ve l’attribuisce chi le legge, sono prive di intonazione e di peso se non le calibro adeguatamente, sono spoglie di enfasi ed impersonali se non le coloro della luce dei miei sentimenti.
Ma allora se sono così importanti per me perché mi esprimono, perché dovrebbero significare qualcosa per gli altri che non mi conoscono, che non mi somigliano e che forse, per questi stessi motivi, nemmeno mi comprendono?
La Verità è che fondamentalmente nelle parole altrui, quello che vi leggiamo non è ciò che vi sta scritto, ma quello che sappiamo cogliere in quanto rispecchia il nostro modo di concepire la realtà, il nostro modo di pensare e di vivere la vita.
Pertanto se ciò che scrivo Vi piace … è perché Vi appartiene!