Si era svegliata presto Anna quella mattina, eccitata al pensiero di conoscere finalmente l’uomo con cui parlava da molto tempo in chat.
Il cielo terso presagiva una caratteristica giornata autunnale. Filtravano saette di luce tra le nuvole grigie e in lontananza si sentiva il frastuono dei tuoni, si stava preparando un bel temporale. Ma lei era felice, di li a poche ore avrebbe soddisfatto la sua curiosità vedendo Carlo, questo era il suo nome, con cui era nato un feeling virtuale.
Si guardò allo specchio ammirando il suo bel corpo, curve sinuose e armoniche e un sorriso che trasmetteva allegria. Un filo di trucco, una camicetta attillata che metteva in risalto il bel seno, gonna zingaresca in seta che le accarezzava la pelle e tacchi a spillo. Voilà, era pronta per andare all’incontro, ma prima un po’ di profumo dolce come la sua personalità.
Arrivò puntuale all’appuntamento, lui era già arrivato, lo aveva visto solo in foto, ma sentiva di conoscerlo da sempre talmente forte erano le affinità che riscontrava in lui.
Un bacio sulla guancia e le prime gocce iniziarono a cadere, dopo pochi minuti si scatenò il putiferio. Grandine grossa come chicchi di grano veniva giù dal cielo come lacrime d’angeli.
“Corriamo al riparo” disse Carlo prendendola per mano, intanto i vestiti che indossavano si erano già completamente bagnati.
Finalmente scesero sotto la metropolitana, sembrava arrivata la fine del mondo, nei paraggi non c’era più nessuno, come se l’umanità si fosse estinta lasciando solo loro a proseguire la specie. Si guardarono, i loro occhi emanavano fuoco di passione, un desiderio da far impazzire i sensi. Si ritrovarono in un angolo semibuio, lontano dall'accesso dei passanti, il rumore dei tuoni si confondeva con quello ferroso delle rotaie. Solo loro sentivano anche i propri respiri affannati dall'eccitazione.
I corpi si trovarono così vicini da sentire i battiti del cuore, le mani di Carlo cercarono calore sotto la camicetta di Anna. Quei seni morbidi e sinuosi sotto le sue dita e quei capezzoli rigidi dal freddo e dal piacere lo fecero eccitare ancora di più. Un bacio appassionato sulle labbra di Anna che emozionata si lasciò andare ad un gemito. Il collo e poi giù fin sui seni respirando il suo profumo, le mani sotto la gonna alla ricerca della sua intimità che tante volte aveva sognato.
Ora lei era li in carne ed ossa tutta per lui, così vogliosa di farsi toccare, così pronta a farsi possedere, la percepiva la sua eccitazione sotto la sua lingua che affamata percorreva il suo corpo, non voleva perdere neanche un attimo, voleva averla, sentirla sua.
I battiti dei loro cuori erano diventati tamburi, tanto il sangue scorreva veloce nelle vene, avevano solo voglia di godere una dell’altro e non importava se erano alla vista di qualcuno, tanto era forte il desiderio. Così Carlo entro in lei come tante volte aveva sognato di fare, mentre Anna si abbandonò in quell’amplesso di piacere dei sensi dimenticando tutto e si perse in lui.