L’inverno era alle porte ed io ero felice, perché dopo un periodo di incertezze avevo preso un’importante decisione, avere il secondo figlio. La provetta aveva confermato la splendida notizia, aspettavo un bambino e stavo al settimo cielo per la gioia.
Tu eri già all’opera con i ferri a preparare il corredino per l’arrivo del nuovo nipotino. Poi quella maledetta notizia arrivata inaspettata, come macigno caduto dall’alto, mentre nel mio ventre stava formandosi la vita.
In quel preciso istante, non so spiegare, mi sentivo sdoppiata dal corpo, cercavo di estraniarmi per evitare di soffrire troppo. Tu, la mia dolce mamma, avevi un male terribile, quel male che consuma come una candela, non c’erano speranze per salvarti ed io non ero in grado di fare niente per fermarlo. Mi sentivo impotente, non potevo neanche farti capire cosa ti stava accadendo e così ho soffocato il dolore e ho finto che tutto andava bene.
E intanto nel grembo la vita si formava mentre un’altra mi stava lasciando inesorabilmente.
La pancia cresceva e tu dimagrivi sempre più, e le sofferenze per quelle maledette terapie che ti facevano stare più male ancora, quanto le odiavo, ti facevano soffrire troppo. Leggevo nei tuoi occhi il dolore e sentirmi inutile mi faceva stringere il cuore.
Pensavo che non era giusto, che tu avevi tanto sofferto nella vita e questo proprio non te lo meritavi e che se esisteva veramente un Dio non doveva permetterlo.
Dio, ma quale Dio, tu la donna più buona del mondo, sempre pronta a perdonare tutti anche quelli che ti facevano del male come poteva farti questo, come poteva farmi questo, come poteva portarti via da me.
Noi legate ancora dal cordone ombelicale non potevamo dividerci e poi avevo ancora tanto bisogno di te, del tuo amore, della tua dolcezza, del tuo insegnamento e della tua forza.
Ma è stato tutto inutile, tu te ne sei andata via, una mattina guardandomi con quei tuoi occhi azzurri e limpidi, lasciandomi un vuoto dentro incolmabile. La tua mano nella mia l’ho stretta fino alla fine per farti sentire la mia presenza e per farti capire che tu non saresti mai morta per me, saresti sempre stata la mia dolce mamma.
Quante volte ti ho immaginato nei momenti importanti della mia vita, tanto da sentirti presente, ho percepito il tuo fluido e mi hai sostenuto nei momenti difficili facendomi superare qualsiasi cosa, mi hai resa forte e sensibile come sono ora e di questo ti dico GRAZIE MAMMA!