Lara si svegliò di buonumore quella mattina, era il suo compleanno e non vedeva l'ora di vedere
il regalo che le aveva fatto Gianni che ancora dormiva accanto a lei
aspettò con trepidazione e quando aprì gli occhi con un dolce bacio le sussurrò all'orecchio
"Auguri amore mio" confidandole però di non aver fatto in tempo a comprarle il regalo , dopo essersi scusato le chiese se poteva prestargli cinquanta euro per fare il pieno dato che il suo conto era rimasto in rosso. Lara un tantino seccata e delusa senza proferire parola non riuscì comunque a negare un piacere all'uomo che amava.
Quando uscì per andare al lavoro lui era ancora in bagno che si vestiva.
Lungo il tragitto trovò un incidente che aveva bloccato il traffico e Lara rimase in coda per due ore, finalmente arrivò un vigile ad informarla che la strada sarebbe rimasta chiusa ancora per parecchio tempo e non era possibile passare, dopo aver mandato un sms alla collega per avvisarla della sua assenza, tornò a casa. Era convinta di non trovare nessuno,a quell'ora Gianni doveva essere uscito già da un po ma quando arrivò notò subito qualcosa di strano, la camicia di Gianni si trovava sul pavimento,Lara fu colta da un terribile presentimento e salì le scale dirigendosi verso la camera da letto, si trovò davanti Gianni in atteggiamenti inequivocabili con una giovane e attraente ragazza ,odore di spumante entrò forte nelle sue narici, lui pronunciò un secco "MIO DIO" nel vederla sulla porta e lei riuscì soltanto a gridare "ma che stai facendo!!! i soldi che ti ho dato ti sono serviti a comprare quella schifezza per brindare con lei?? Lara non ci pensò due volte,si avvicinò al letto, prese i vestiti di lei e lanciandoli intimò alla sgualdrina di andarsene poi prese lui e senza dargli il tempo di rivestirsi lo spinse giù dalle scale urlando"esci da casa mia!! lo buttò fuori dalla porta completamente nudo, Gianni bussò e gridò per un buon quarto d'ora per riavere i suoi vestiti , le sue urla avevano attirato l'attenzione dei vicini che lo guardavano con compassione,poco dopo Lara gettò dalla finestra le valigie e tutte le cose di Gianni,nessuno poteva fermare la sua ira. Lara pianse fino a sera, lui l'aveva ferita troppo, non riusciva a spiegarsi quello che era accaduto e pensava solo a come fargliela pagare, di li a poco sarebbe suonato il telefono,era Gianni,lei non rispose ma gli squilli continuarono incessanti finchè presa dall'esasperazione afferrò il telefono e con la voce rotta dal pianto rispose dicendo a Gianni di lasciarla in pace,ma lui era sotto casa sua,forse non se ne era mai andato, era ancora li dal mattino,Lara spense il telefono e si coricò per cercare di dormire ma i suoi occhi non volevano chiudersi, scese al piano di sotto e dopo vari tentennamenti decise di aprire la porta,si fissarono per un po senza parlare poi lui entrò , Lara gli propose di restare a dormire sul divano ma non aveva voglia di starlo a sentire,era stanca e avrebbero parlato l'indomani.Tornò a letto ma nella sua mente si stava facendo largo qualcosa che nemmeno lei sapeva spiegarsi, scese di nuovo, lo vide in cucina, si stava vuotando da bere ed era di spalle,Lara entrò silenziosamente, aveva i piedi scalzi e lui non s'accorse della sua presenza,c'era un grosso coltello per la carne sul tavolo,Lara lo afferrò e accecata dalla rabbia colpì Gianni alla schiena per tre volte, lui emise solo un flebile rantolo prima di accasciarsi al suolo in un lago di sangue.Lara rimase a fissarlo a lungo con in mano l'arma del delitto. Il giorno seguente avrebbe segnalato la sua scomparsa.Il corpo di Gianni fu ritrovato in un campo qualche mese dopo.
Non fu mai trovato il suo assassino.