Perché queste righe? Già, sapete bene quanto vi amo e quanta stima nutro verso di voi per la grande opportunità della vita che mi avete concesso. Non è di questo, infatti, che vi parlerò; ben altro affligge il mio spirito e la mia anima languisce per il delitto che grida vendetta.
Perdonatemi, so in questo istante quanta provocazione sgorga dalle mie labbra, ma la mia indignazione non permette alla mia bocca di tacere. Non vi perdonerò mai l’aver negato la bellezza del Creato ad un uomo: fratello o sorella, non avrebbe avuto importanza. Non potrete mai più recuperare quella parte di voi dissolta nel nulla, anche se in seguito decideste di donare ancora la vita.
Mi chiedo: rinunciare al prodotto non significa disdegnare gli elementi in concorso nell’operazione, se stessi, dico? Rispondo in maniera affermativa.
Mille polemiche contro assassini, pedofili e stupratori: non è forse questo stesso gesto? Quel figlio poteva essere, di tutto, un potenziale: un Einstein, un Marconi, un Papa, chissà, un pioniere dell’umanità, un colosso, un gigante, un Salvatore o anche un disadattato, certo, ma sarebbe stato frutto del vostro amore e avreste dovuto amarlo per ciò che era. So di essere spietato, non vogliatemene, nonostante tutto nutro amore filiale; io si, vi accetto per quello che siete, anche se non condivido il vostro strano modo di amare. Pregherò per voi e per quell’angelo che di certo è tra le braccia di Chi gli aveva preparato un trionfo nella vita. Il giorno in cui ci rincontreremo tutti sapremo la verità. Certo capirete ma sarete in tempo? Grande è la misericordia di Dio, ma infinita la Sua giustizia.
Vi voglio bene e comprendo anche la vostra brama di libertà, anche se dubito che sia tale. Libertà non è disfarsi per egoismo dell’errore, ma amarlo per migliorarsi. A volte cerco di immaginare come sarebbe stata la mia vita, se non fossi qui a scrivervi e, sono convinto, migliore. Altre preoccupazioni avrebbero occupato la mia mente, è umano, ma “quella persona” complice ed amica avrebbe ricolmato il mio dolore e allontanato la mia angoscia.
Asciugo le lacrime che solcano il mio volto, rimbocco le maniche, mi dò contegno e vado incontro al mio destino. Conto e spero su di voi sulla vostra capacità, nonostante tutto, di continuare ad amare e a sorridere alla vita quella che una volta, e spero solo quella, avete negato.
Vi abbraccio
Vostro per sempre Antonio