Considerazioni culturali (La luce della cultura) sotto l’ albero di Natale, al posto delle solite banalità di Vespa, presente in ogni luogo... televisivo!
Se in tempi di pandemia ricorriamo al vaccino, per il degrado ambientale, il fanatismo religioso, le insane guerre fratricide e la piaga del razzismo, bisognerebbe ricorrere a un un vaccino culturale.
Questa terapia per salvaguardaci dall’ ignoranza, in verità rappresenta una vera dieta culturale per perdere peso ed alleggerire la zavorra corporale. Con lo snellimento, infatti, di questa carcassa cominceremo a volare alto a bordo della mongolfiera cognitiva, in virtù del suo grado istruttivo (cogito, ragione, intelletto, sapienza e contemplazione) e relativo gradiente di luce (grigiore, splendore, bagliore, fulgore, candore).
Una volta lassù ci ricongiungeremo al Motore della vita (l’ amor che move il sole e l’ altre stelle), basta solo non recidere irreparabilmente il cordone spirituale paterno (annodato sulla coscienza) di figli di Dio. In questo caso resteremo prigionieri della materia, nelle profondità, negli inferi della terra, altro che inferno dantesco... paradiso letterario.
Già il nostro gran Maestro a suo modo ammoniva:
«Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti
ma per seguir virtute e canoscenza»
L’ umanità nel suo secolare sviluppo è passata dalla selezione naturale di Darwin all’ evoluzione comportamentale di Paul MacLean e, all’ alba di questo nuovo millennio, con la terapia culturale, a completamento del suo ciclo, dovrebbe pervenire alla trasformazione spirituale passando così dalla mente (materia raffinata) all’ anima (mente illuminata).
Proprio in virtù di tanto la vita in movimento cominciò a strisciare (midollo), a camminare (cervelletto), ad annusare (sistema limbico), a pensare (corteccia) e ad amare (sistema spirituale).
Adesso con le regole del metodo cartesiano (evidenza, analisi, sintesi, enumerazione) ecco pure uno schema sintetico sull’ evoluzione della miscela umana (spirito- materia) nella sua complessità, che chiama in causa la materia grigia, il pensiero, la cellula e la mente:
a- l’ evoluzione della materia grigia: 1- cervello primitivo/istintivo (archipallio), 2- cervello intermedio/emotivo (paleopallio), 3- cervello superiore/razionale (neopallio), 4- cervello illuminato/intellettivo (ultrapallio).
b- l’ evoluzione del pensiero in virtù dei neurotrasmettitori: da quelli chimici (acetilcolina, dopamina, serotonina) a quelli sentimentali (pietà, carità, bontà.
c- l’ evoluzione cellulare della vita: 1- la cellula epatica (spirito naturale) confeziona i gradini (basi azotate) della scala (Dna), 2- la cellula nervosa (spirito vitale) secerne il pensiero (mente, materia raffinata), 3- la cellula spirituale (spirito immortale) distilla l’ amore (anima, mente illuminata).
d- l’ evoluzione della mente umana dal lume della ragione egoistica (a salvaguardia dei propri interessi) alla luce dell’ intelletto altruistico (a garanzia del bene comune).
Su queste solide basi, e mettendo da parte complessi ragionamenti, in risposta al classico interrogativo filosofico possiamo ben dire che siamo polvere (chi siamo) veniamo da un atto d’ amore (da dove veniamo) e aneliamo alla luce della verità (dove andiamo), ragion per cui la nostra esistenza (cogito ergo sum) alla luce della verità (gnothi sautò n) è un dono (creazione) e un atto (generazione) d’ amore, e in tema ho coniato questo illuminato ed illuminante aforisma: amo e sempre sarò.