E’ come citare un testo nel tempo, tra le righe che, sbiadite, si tracciano più spesse, volare nei ricordi persi de’ minuti offuscati da niente.
Vero è che la vita trascina senza trasportarci, vecchie parole sono diventate usuali, corrose del morbo che si affaccia all’ età, baci di latta che possono convincere apparenza! Sei tu, uomo a vivere male, perseveri nella strana certezza del pensare… corri di azioni, lamenti parole; si ritorna a vedere quel fumo scomparso nell’ aria velato, ove al minimo gesto di niente, affiora sempre davanti.
Quel giorno perfetto, voluto e cercato per un benessere insieme, colori di istanti, tarda a venire, e nel vecchio cuore, ormai assente, alla scatola della vita, arranca, sorregge, occupa parametri di apparenza in soliti sguardi. Come si può vedere la serenità dietro occhi di ansia, paura, fretta di attimi, piccole bugie di carta. Ti riscopri vulnerabile, stanco dei gesti inconsueti di un viandante della vita, che ruba, persevera e ritorna sugli errori commessi. E’ come vedersi bambini, incitare al coraggio e non farsi partecipi del tempo, inventare poche emozioni, cullarsi di illusioni e tornare su passi di niente.
Anche il cielo è cambiato, perversa un grigio di nuvole, ruotano nella pioggia le gocce di freddo glaciale e atterrati sull’ asfalto della vita, d’ intorno respira l’ aria … come passi frettolosi si dileguano. E ritorna il sereno avvolto da paura di una tempesta che agghiaccia l’ animo improvvisamente.
La foglia cade, silente, nel vuoto dell’ animo, copre ogni pozzanghera di fango!
Spensierato, il passero, si ciba delle briciole al vento, brulicante di fretta si affretta alla tempesta, si alza, si perde la vita. Passerà il giorno, un tramonto colorerà il mare, tremante del freddo, sarà sempre dormiente, lascerà la scena alla luna che ha spiato la luce.
E’ come citare un testo nel tempo, cancellare le parole superflue, pronunciate in un contesto felice, agitarsi del futuro a venire, e sentirsi soli a pensare.
Se non bastasse, anche la pioggia cade sul bagnato. Gli attimi che puoi percorrere cambiano durante le ore come se fosse uno scenario inerme che si infila nella stanza buia. Non ho idea di cosa potrà mai accadere se le parole non mi danno fiducia, se riesci da dire ancora qualcosa.
Piove, nell’ incavo del tempo, persuaso desiderio, ormai sfumato, di cose smesse dietro nuvole di fumo, corse al tempo, pari al gelo.