Era un mattino umido ed uggioso,
offuscato da un’ insistente nebbia che oscurava la visuale intorno..
Ogni stelo e corolla ed ogni foglia era bagnata dalla fresca rugiada
che scendeva impercettibile e lasciava goccioline a dissetar la vegetazione.
Dal cielo cadde un involucro ad apparire un rotolino di verdura e
si adagiò sopra una grossa foglia dal bel colore verde,
la foglia aveva la forma di un cuore.
Ebbi un sussulto di stupore ed il cuore gonfiò dall’ emozione
nel veder quel trasparente e minuscolo fagottino per caso caduto
accanto a me. A me un semplice corvo nero.
Chissà perchè? Avesse sembianze da neonato miniaturizzato e
le ali invisibili... ma vidi che col tempo avrebbe potuto volare...
Era di un biondo angelico e ricciolino e nella bocca teneva il suo ditino.
Ed io grosso corvo carnivoro di natura, quasi, quasi l’ avrei anche mangiato,
ma scoprii di non essere crudele come tanti coetanei e
nel veder quel fagottino da subito m’ affezionai,
accorgendomi che desideravo nutrirlo con amore e
non sapendo da dove cominciare, incominciai con le gocce di rugiada
che silenziose si posavano sulle le foglie e
quel fagottino così carino bevve e bevve fino a dissetare.
Dopo decisi di andar in un campo ove c’ era un Asina che
dalle mammelle perdeva gocce di latte, erano pochi giorni che aveva partorito.
Il piccolo fagottino crebbe ed aprì le ali e
si mise a volare spaziando fra la vegetazione e
divenne un magnifico esemplare da far invidia..
Nel vederlo ne godevo soddisfatto l’ ho salvato dalla morte
ma anche lui è stato assai robusto e
così le diedi un nome che per lui trovavo consono; “Vincimorte”
"Vincimorte" lo adottai con tanto affetto e nel mio nido lo mettei
ci affezionammo, come un padre ad un figlio,
rispettandoci a vicenda vivemmo poveri ma beati..
“Vincimorte” mi adorava e nel vedermi tutto scuro se
la rideva a crepapelle ed ironizzava del mio colore nero
“ allor pensai “ certo ride bene lui che è chiaro e trasparente
sembra un piccolo Angioletto che dal ciel cade svelto
per cadere fra le mie braccia a questo corvo nero e mal ridotto
E per questo vorrei dire che importa il colore, importante è volersi bene.
"Ed avendolo salvato, lui salvò me da ogni peccato”.
Angioletto mio diletto
Io ti amo e ti rispetto
non ti lascio e non ti becco.
Tu per me sei vita e gloria..
Tu piccino ed amorevole m’ hai insegnato a far del bene
ed ho compreso che a far del bene al prossimo
gioisce anche il cuore e la morale lor si mettono a volare.
Il corvo continuò a parlare ascoltate
questo detto popolare ve lo racconterò con piacere
ancor oggi ha il suo valore.
“ Fai del bene e scordati”!
“Fai del male e pensaci..”!