Beniamino era un semino di zucca e con gentilezza ed amorevole
destrezza spuntava dall’ estremità della zucca era di un bel colore
verde ed attendeva che la terra accarezzandolo potesse farlo divenir un bel fiore ..
Beniamino aveva ali minute come un moscerino ed un cappellino verde da piccolo gnomino
e mani e piedi eran radici ad intesser la terra.
Sul nascer del giorno ogni fiore di zucca s’ apriva al bacio del sole ma quando
l’ orologio batteva il mezzodì il fiore si chiudeva per potersi riposare..
La giornata volgeva a sera ed ogni "chicchessia" che abitava la terra, sereno riposava
ma, Beniamino amava ammirar le stelle e la luna che illuminava il suo bel visino.
Una sera guardando il cielo stellato perplesso è affascinato da tal bellezza si
trovò faccia a faccia con piccolo ometto coperto di bianco, aveva gli occhi scoperti
da quel velo. Beniamino ebbe paura ma guardandolo ben, bene vide che i
suoi occhi erano miti e neri e aveva le lacrime che scendevano copiose sopra
al bianco telo del suo abitino e le lacrime bagnavano anche il piedino di Beniamino.
Beniamino prese coraggio e cordialmente chiese;“ chi sei?”
Da dove vieni?” Io mi chiamo Beniamino e son un piccolo semino di zucca!”
E tu come ti chiami? “ con fervor ad animo gentile disse; il mio nome è Genuino son
un fantasmino e tutti le notti sulla terra ancor m’ aggiro..”
continuò; un di’ fui un bel bambino ma la vita fu dura, e ben presto divenni un Angioletto
ed or nel bosco, silenzioso ed invisibile ancor m’ aggiro ed attendo che dal cielo,
qualcuno arrivi e mi porti in Paradiso, nel girone dell’ innocenza ove potrò dormir
la pace eterna! ” Beniamino fu meravigliato da quella confessione e le dice;
Genuino or comprendo perché piangi...” e Genuino le risponde ..”
"non far caso facilmente mi commuovo, sol al pensiero d’ aver perso i miei affetti e
non poterli rivedere si strazia di dolore la mia anima e spero di incontrarli un dì
in Paradiso!” “ Beniamino vuol confortarlo non sopporta di vederlo triste ed afflitto,
io son un piccolo semino e devo aver pazienza dovrò cadere sulle zolle e madre terra
con amore dovrà fecondarmi per divenir una zucca maestosa gialla, verde o arancione,
questa è la mia sorte è il ciclo della vita, ove ognuno nasce e ognuno muore!”
“ Genuino si rivolge a Beniamino, lo so siamo indifesi e dovremmo solo ubbidire
non possiamo ribellarci la vita è una scala c’è chi scende e
chi le sale ed ognun la sua sorte che è sempre disuguale.
Abbiamo solo un privilegio di esser stati scelti a adempiere a
al ciclo naturale che la vita ci propone e il pacchetto è la vita e con essa v’è anche la morte.
La morte non è giusta e nemmeno razionale e sulla terra nessuno
le vuol bene e tu caro Genuino né sei la prova”!
“ Tu mi piaci Genuino sei un ottimo bambino e se la vita è stata dura
tu avrai in premio il Paradiso ed io piccolo semino se m’ assiste
la fortuna con orgoglio farò il mio ciclo e da te verrò sicuro“!..
Beniamino con benevolenza si rivolge a Genuino;
“ Non ti scordar di me, lassù ci rivedremo e giura che se c’incontreremo non
m’ignorerai e da amici ci stringeremo, come amici siamo ora..?“
Genuino con pacata dolcezza risponde; "questa e
già certezza, adesso come vedi son già in attesa!”
” Amore e affetti son il miglior dono che preserva il cuore e
nell’ anima eterni con noi volano e la morte non può separare!”
Fu così che Beniamino e Genuino un dì si
ritrovarono vicini, vicini nel grande Paradiso!