Non versai dalla brocca del cuore tutto l’ amore, qualcosa mi spaventava, quando stavo per riempirgli il bicchiere, la mano tremava, mi spaventavo, forse, inconsciamente sapevo che a breve tempo il cielo si sarebbe oscurato, la luna sarebbe diventata opaca e senza bianco colore. Ogni uomo ammazza ciò che ama … Non è una verità questa per la mia persona, mai ho ammazzato lo stato di Grazia, consapevole sempre che è oltre a questa benedizione di Dio nulla è di più ricco per l’ anima.

Scesi nel pozzo oscuro, senza torcia, a stento possedevo una candela consumata, un piccolo moccolo, l’ accesi, nella speranza che questo mi facesse luce abbastanza, cercavo la porta di uscita anche se qualcosa mi tratteneva,: La corda che lega! Sappiate che sono contro ogni aborto psichico … Conosco il male dell’ amputazione dei sentimenti che sono parti non fisiche del nostro essere; magari, si potesse solo amputare un dito e conservare l’amore!

A volte accade...

Insieme, abbracciati, poi divisi, recisi, separati, svuotati, mano nella mano, in assenza di noi due

Ci baciamo, ci stringiamo, poi...

poi voliamo, in alto e in basso,

verso il sud e il nord dei nostri cuori.

Alla ricerca andiamo, così noi a vista navighiamo; Infine, stremati, distrutti, ci lasciamo, decidiamo il salto grosso nel pozzo della solitudine in attesa di una candela che ci possa illuminare.

Recisi, sanguinanti ci liberiamo, ma non dimentichiamo!

Come una pera al sole,

ti scioglievi zuccherosa.

Il cereo colore del piacere dipingeva il tuo volto,

ti involavi così nell’ erotico piacere dei sensi;

E mentre ciò avveniva,

il tuo spirito vagava.

Vagava tra il profumo dell’ incenso,

lasciando morbido corpo come un cuscino.

Tremolante la voce,

una fiammella dal cero consumato.

Cereo avevi il viso quando stavi in paradiso.