Laura è stanchissima dopo una giornata lavorativa piuttosto impegnativa. Infatti il capo redattore le ha chiesto di ultimare un articolo di cronaca che andrà sulla testata del giorno dopo, e in stampa nella notte.
La donna ama molto il suo lavoro, ed è sempre aggiornata sugli avvenimenti ricorrenti giornalmente, e sulla politica, per poter scrivere reportage aggiornati e di notevole interesse, per i lettori del quotidiano per cui scrive.
La casa, quella sera è caldissima e la nostra protagonista, ne approfitta, per fare un rinfrancante bagno quasi bollente, che sfumerà lo stress accumulato nel giorno e la farà sentire molto rilassata.
Non fa ne anche in tempo a mettersi a letto, perché sdraiatasi comodamente sul divano, ne diventa “ vittima predestinata” cadendo in un sonno profondo.
Nel mondo onirico, ove si trova attualmente Laura, è tutto ovattato e tranquillo ed ella percepisce, a malapena, l’ eco d’ una voce lontana, che, inizialmente fa fatica a riconoscere. Ma dopo poco, si rende perfettamente conto, che è sua nonna a chiamarla, dicendole di proseguire nel cammino, perché presto riuscirà ad incontrarla.
Infatti dopo molti passi, la ragazza intravede la sagoma di Francesca (sua nonna), sempre rotondetta e sorridente, che la invita a sedersi vicino a lei, con molta dolcezza.
Francesca è affettuosa, e ha un gran piacere di riabbracciare la nipote, ma parlando di varie cose, infine dice di avere un cruccio. La sua tomba è sguarnita, i fiori si sono seccati, e quell’ aria accogliente di giardino colorato, non c’è più da molto tempo, in quel piccolo cimitero di paese, ove è sepolta.
Laura dispiaciuta, promette che si recherà presto in quel camposanto e vi porrà tante piante fiorite, per ridare colore a quel piccolo sepolcro silenzioso.
La giovane donna ha trascorso molti momenti della sua infanzia con la nonna, e il bene reciproco, stabilito fra loro, è ancora molto forte.
Driiinnn, un forte trillo sveglia di soprassalto Laura, che non si rende ancora conto che è già mattino e si deve recare al lavoro. Si veste di corsa, prendendo dall’ armadio le prime cose che le capitano, e
indossati gli stivaletti, si munisce di zaino, e salta sul motorino. E’ ancora stordita, e ha nel cuore il pensiero di Francesca, e il suo volto così nitido e, nonostante tutto, poco sciupato.
Ora è sulla scrivania, “ al suo posto di combattimento giornaliero”, ma non riesce a concentrarsi perché, quel sogno recente, le vibra in modo insistente nella mente. Ma ecco che improvvisamente squilla il telefono, ed a chiamare la nostra protagonista, è sua madre, la quale dice a Laura che presto dovranno recarsi al cimitero di paese, perché i servizi funebri e cimiteriali hanno comunicato che la tomba di Francesca, è piena di fiori secchi ed erbacce, e va riornata con piante fresche.
Laura, ora è davvero sbigottita, e senza perdere tempo, chiede un permesso al suo capo per recarsi al Cimitero. Acquista una magnifica composizione di fiori variopinti e “ saltata” frettolosamente sulla sua auto, si dirige presso Monteporzio, ove è sepolta la parente.
Il camposanto è piccolo, ma molto accogliente e la donna, quasi guidata da una forza incredibile, cammina verso il sacrario. Lucida dolcemente, con le mani, la foto che rappresenta Francesca, e fissandone lo sguardo, le sembra addirittura che voglia sorriderle….Tolte tutti gli steli secchi e i fiori appassiti, posa la nuova “ fioritura” in un vaso fisso, sistemando con le mani le varie corolle. Poi accarezza il volto figurato della nonna, e si commuove, pensando ai tempi della sua fanciullezza, e ai giochi e alle fiabe, che univano i loro momenti insieme.
Improvvisamente, si avvicina alla ragazza, un giovane di bell’ aspetto, e educatamente, inizia, con lei, una delicata conversazione, raccontandole che i suoi genitori sono sepolti proprio vicino a Francesca.
I due continuano a parlare intensamente, e non si rendono conto che il tempo passa e il sole sta per tramontare…..ma il dialogo è così piacevole e avvincente… tanto che Francesca, da parte sua, fa l’ occhiolino a Laura, felice di aver procurato quell’ incontro “ del destino”, così speciale!