Una sera al rientro a casa vidi un gattino.
Essendo stato investito da un’ auto, non riusciva a spostarsi. “ Morirà di fame”, pensai. E pian pianino per non spaventarlo ancor più, mi avvicinai a quella creaturina di Dio.
Aveva le zampe posteriori penzoloni, ma ho fatto l’ infermiere per troppo tempo per non tentare di recuperare quel fragile corpicino, poi se anche la fortuna mi sorriderà”. …..Lo portai a casa, nel garage, avevo l’ occorrente per un pronto soccorso, ho disinfettato per benino la grande ferita che faceva intravedere un po di muscolo scoperto, misi dei punticini di sutura, e sistemato un bel bendaggio che bloccava i movimenti delle zampette posteriori. Preparai un brodino di carne e quando fu tiepido glielo portai alla cuccia provvisoria fatta da due miei maglioni che dai famosi anni sessanta mi tenevano ancora compagnia. Pian pianino forse stremato anche dalla fame, lo mangiò con soddisfazione, e così gli porsi anche un bel pezzetto di lesso. Mi guardò con un segno di gratitudine come per dire: “ Ti ricompenserà Iddio”.
Rimasi ad aspettare che la stanchezza lo accompagnasse ad un sonno per fargli scordare la giornataccia. Quando chiuse gli occhi con una carezza, mi allontanai e lui mi segui con lo sguardo dolcissimo fino alla mia porta.
Ora sono passati tre mesi, ed il gattino che io ho chiamato Hugò, si è veramente ristabilito, sta insieme a noi con affetto e ha messo su un po’ di peso e un bel po’ di pelo lucente e morbido. Ora deve scegliere lui se gli piace da noi, può benissimo restare è a casa sua, se invece volesse tornare dai suoi proprietari….. ma nessuno si è fatto avanti, nessuno ha denunciato la sparizione di un gattino, quindi vince quello che decide Hugò.
Io dal canto mio sono felicissimo del risultato e stamattina, stavo pensando al mio daffare in quella triste e difficile situazione, e quando il mio medico mi ha consigliato un intervento chirurgico, ho sbalordito il mio dottorino, che aspettava una crisi di rabbia e di insoddisfazione, alla sua richiesta di prepararmi la ricetta ho risposto a voce alta: “ Ma se è andato tutto bene a Hugò, figurarsi che non vada decisamente meglio a me che vado nelle mani di veri professionisti.”
Il dottorino firmava le richieste ma senz’ altro non ha collegato il mio discorso ed è rimasto meravigliato dal mio entusiasmo nell’ accettare la sua proposta.