FIABA DI NATALE
Le luci nelle strade erano tutte accese. Le vetrine dei negozi scintillavano con i riflessi dei vestiti ricoperti di “ paillettes”, pellicce, borse e gioielli. Manichini elegantissimi, che offrivano al pubblico le ultime creazioni di moda per le Feste Natalizie. Altri negozi invece, di finissima gastronomia, erano pieni d’ ogni squisitezza, mostravano le loro bontà, avvolte in carta lucida trasparente con luci colorate che esaltavano ancora di più i prodotti, incominciando dai prosciutti, salami, generosi pezzi di formaggio, vasetti di carciofini e olive sott’ olio, pandori e panettoni, torroni di cioccolato con mandorle, scatole di cioccolatini finissimi, torte di noci, e ogni sorta di buone cose da mangiare...
Ma tutti parlavano della crisi, che eravamo in crisi e che si doveva risparmiare. Si, certo, la crisi c’ era, ma mai si poteva paragonare con la disastrosa situazione economica che stavano vivendo i paesi dell’ America latina, dell’ Africa e dell’ Asia... della gente che arrivava in barcacce fatiscenti, a migliaia alla volta, che moriva annegata, e quelli che si salvavano non si sapeva che fine avrebbero fatto...
Qui, invece, si vedeva solo gente frettolosa, che usciva da questi negozi piena di pacchi, approfittando le poche ore che ancora ci mancavano per mezzanotte, per completare gli ultimi acquisti natalizi, che mostravano la loro impazienza per raggiungere la propria casa...
Fermo, a guardare davanti a una di queste vetrine, un uomo mal vestito, con una barba lunga e incolta, con un giaccone di panno rovinato e sporco, e scarpe logore, che lasciavano intravedere il dito mignolo dei piedi, non staccava gli occhi da tutto quel ben di Dio! Era come ipnotizzato, e se ne stava immobile guardando fisso la vetrina, come se così facendo potesse arrivargli qualcosa nello stomaco!.
A pochi passi da lui, chiacchieravano tre ragazzi giovanissimi; si stavano mettendo d’ accordo per passare il Natale insieme, a casa di un amico che era molto ammalato, viveva solo con la madre, e non aveva nessuna possibilità economica per festeggiarlo. Discutevano sul fatto di portare ognuno qualcosa da mangiare alla cena, e portare anche un contributo in soldi a quella povera famiglia che non aveva nulla...
Anche se avevano notato benissimo quel barbone, fecero finta di niente, continuando a parlare dei loro affari, a voce alta. Ma, proprio in quel momento il barbone si avvicinò, e con voce un po’ tremante disse:” Ragazzi, mi potete regalare qualche euro per poter mangiare? ” Loro si guardarono l’ uno con l’ altro, e dissero: “ Senti, se ti diamo dei soldi, dopo, non ne avremo per pagare la cena di questa sera...” Lui li guardò dritto negli occhi, e in quel momento sentirono tutta la vergogna e il disagio che quegli occhi buoni incutevano su di loro, e quasi in coro, dissero: “ Vieni con noi, questa sera, ti offriamo da mangiare, sei nostro invitato speciale, contento?”
I ragazzi arrivarono a casa dell’ amico con questo invitato inaspettato, che fu ricevuto con molta amicizia e gli fu offerta una lauta cena, che lui divorò avidamente, e finito di mangiare, ringraziò tutti quanti e se ne andò perdendosi per le strade della città. I ragazzi avevano insistito per farlo restare con loro, ma non ci fu modo di convincerlo...
La mattina dopo, con grande stupore da parte dei tre amici, apparve la sua foto sul giornale. Diceva che era morto durante la notte un grande imprenditore miliardario. Che era sparito durante le ore serali, e che lo avevano trovato senza vita sul suo grande letto verso l’ alba. Sul suo comodino c’ era un foglio con scritto: “ Lascio la somma di un milione di Euro, a tre ragazzi, che ieri sera mi offrirono una cena a casa di... ecc. ecc.”
I tre amici rimasero a bocca aperta, non potendo credere ai loro occhi. Guardavano e riguardavano la foto sul giornale: Non c’ erano dubbi, era proprio lui!!! quel barbone della sera prima! E con la gioia nel cuore, corsero a presentarsi ai carabinieri per raccontare la loro incredibile storia. Superfluo dire che diventarono in poche ore, la fiaba del momento, la più bella fiaba della Notte di Natale...
In pochi giorni, ricevettero la grossa somma, e quando l’ ebbero nelle loro mani, qualcosa, dal profondo del cuore gridava loro: “ Cosa farete con tutti questi soldi?” No, non potevano tenerseli tutti: presero una piccola parte per portarla dai loro genitori, e il resto lo portarono alla Caritas Italiana, fecero vari assegni: per i poveri, per i bambini abbandonati, per le donne anziane sole, e quando tutti i soldi furono distribuiti, una grande pace invase le loro anime, una pace che non avevano mai sentito prima.
Una irresistibile voglia di sentirsi uniti al Signore li fece correre in chiesa, e dopo aver ascoltato la S. Messa si avvicinarono tutti e tre al altare per ricevere la Comunione, e mai, mai come in quel momento si sentirono parte di “ Lui.”..