È in partenza dal primo binario il treno diretto per Milano, ferma alle stazioni... ecc... ecc...
Mi hanno offerto un posto di lavoro come commessa in un negozio di abbigliamento, e Dio sa se ne ho bisogno!
Andrò ad abitare a casa di una vecchia zia che non conosco ancora e sono un po' in ansia per tutto quello che mi aspetta.
Io che provengo da un piccolo paesino di provincia andrò a vivere in una grande metropoli e tutto questo mi spaventa e mi incuriosisce nello stesso tempo.
Nello scompartimento c'è una famiglia con un figlio di 8/9 anni e un uomo... un bell'uomo che è proprio seduto di fronte a me.
Mi colpisce la sua espressione tenebrosa e un po' imbronciata...
Ha la carnagione scura e capelli neri leggermente ricci, gli occhi sono coperti da un paio di occhiali da sole scuri.
Io lo scruto con una certa curiosità, da dietro il mio paio di occhiali da sole che non ho tolto di proposito, e scopro che mi interessa sempre di più!
Al dito non porta la fede e presumo non sia sposato.
Ma... per quale motivo mi dovrebbe interessare se è sposato o no?
Sorvolo e continuo ad osservarlo forse anche con una certa insistenza, tanto che lui mi guarda fissa togliendosi gli occhiali.
Fulmini e saette! Due occhi verdi da far andare in brodo di giuggiole chiunque!
Senza rendermi conto mi tolgo anch'io gli occhiali e mantengo il suo sguardo come ipnotizzata.
Cosa mi sta succedendo? Il cuore mi batte forte e ho una gran voglia di abbracciarlo...
Abbracciarlo? Uno sconosciuto? Ma cosa mai mi viene in mente!
La fermata ad una stazione spezza l'incantesimo e la famigliola scende.
Siamo rimasti da soli con un evidente imbarazzo... Guardo fuori dal finestrino per non incontrare i suoi occhi che mi hanno turbato profondamente,
ma sento il suo sguardo su di me e questo mi dà un senso di eccitazione particolare...
A rompere il silenzio e lo stato di oblio in cui sono caduta, il controllore per obliterare i biglietti.
È allora che sento la sua voce calda e sensuale.
Mi piace tutto di lui, di un perfetto sconosciuto che non avrei mai più rivisto, persino i suoi gesti nel mettere nel portafogli un semplice biglietto.
Mi sto per caso innamorando? Ma cosa vado a pensare!
Ora... una si innamora di un uomo mai visto! Così...all'improvviso!
Non so il suo nome e non so dove sia diretto; e se dovesse scendere alla prossima fermata?
Il tumulto di pensieri della mia mente viene interrotto da una domanda:
- Dove va?
- A Milano e lei?
- Alla penultima fermata
- Peccato...
- Si, peccato...
Si avvicina verso di me e sfiorandomi la mano e guardandomi negli occhi mi sussurra:
- Devo scendere, ma lei... mi piace troppo!
Sono rimasta senza parole, incredula e impotente!
Non lo posso trattenere e io stessa sono come paralizzata.
Lo guardo andar via senza dire una parola, il mio cuore ha smesso di battere e non ho più brividi in nessuna parte del corpo.
Una profonda malinconia ha preso il posto all'estasi, incredula ancora per tutte quelle innumerevoli sensazioni provate.
Milano mi sembra da subito troppo grande per me e per la mia vita. Vanno tutti di fretta, corrono in una vita frenetica, chissà perché e per cosa!
Il lavoro prosegue nel migliore dei modi e io pian piano mi sto abituando ai loro ritmi e alle loro abitudini.
Una sera, mentre sono intenta a sistemare delle cravatte nei cassetti ,mi sento chiamare:
- Elena!
Prima di girarmi mi chiedo chi può sapere il mio nome... non conosco nessuno...
Mi giro e vedo i suoi occhi!
- Ciao... sono Claudio!