La notte nascondeva quel momento atteso di un cielo di stelle splendenti, la luna celava il suo viso e nel pozzo dei ricordi si mescolava alla fantasia e alla ricerca del reale. Le cicale ascoltate dal silenzio ne esternavano le parole mai ascoltate nel tempo.
Pioveva di un silenzio ovattato e i pensieri erano riversi nel calamo della poesia.
Il freddo insito nel fare assolveva l'ultima parola del freddo che albergava nel cuore senza ombra di dubbio.
La chiusa della notte assolse il sonno nel suo andare.
Gli occhi socchiusi ne ricamavano i desideri assopiti di un sorriso senza luce.
L'alba dal suo tripudio di bellezza naturale era sempre un abbraccio di luce a guarire il giorno.
L'attesa sfiorata da un dormire nell'eclissi del vivere si riconduceva al poco sentire dei giorni senza mani che proprio ieri aveva scaldato le fantasie dell'ultimo minuto.
Era la notte del pensare oltre ogni gesto. ..la sua forma.
Aspettare nel silenzio quel giorno di un'alba che si appresta a nascere.
Nei spigoli delle nuvole che erravano nel giorno, il sentiero si chiudeva alla luce che splendeva.
I sogni, ombre di lunga data restavano ancorati al solito dire, fermo e senza alcuna pagina della vita ne sottolineava le immagini sbiadite.
Quando il mare copriva di marea il suo andare, le cose venivano trasportate da un'onda che si immergeva al tempo che trasportava via con sé.
L'alba dei tempi, attesa del nascere nel cuore quella luce che fu speranza... e segnare di essere un grande amore pur se nel suo cammino la strada era paurosa.
E si chiama silenzio, il dormire dietro uno scenario senza più pretese e senza più un sentiero da calpestare ...
Dammi lo sguardo e l'osservazione dell'essere ... se guardi un cielo e ad esserci sei tu...
La forza del sorriso
custodisca il viso
e se si oscura
ogni giorno, cura
la voce che si chiama,
e la vita, ama.