Si dice che non tutti i mali arrivano per nuocere e che l'esperienza insegna suo malgrado anche quando a farne le spese siamo proprio noi stessi in prima persona.
Non si è mai abbastanza grandi per imparare a confrontarci con gli altri e comprendere che in questo mondo vige la legge del più forte, bisogna sopravvivere non soltanto per guadagnarsi la pagnotta, ma anche per ottenere un po' di rispetto, in una società che tende sempre più a emarginarci e a minimizzare sui problemi prioritari per la buona convivenza.
Spesso viviamo come animali asociali, non essendo in grado di gestire situazioni conflittuali, lasciando predominare l'aggressività istintiva, la rabbia incontenibile fuori da ogni controllo, senza rispettare le altrui esigenze, facendoci dunque carico delle nostre responsabilità e dei danni arrecati a terzi.
E' trascorso un anno da quando mi sono trasferita in un bell'appartamento confortevole, spazioso, ben arredato, felice di aver finalmente acquistato casa dopo tanti sacrifici e coronato il sogno di vivere insieme alla persona amata, condividendo insieme gioie e dolori della vita che non risparmiano nessun essere umano.
Sembrava perfetta, un'occasione imperdibile, fatta apposta per due piccioncini innamorati che non vedono l'ora di spiccare il volo con le proprie ali verso ambiti traguardi, uno di questi, appunto, il matrimonio: l'avevamo personalizzata, sia pure non avessimo scelto i mobili, lasciati dagli stessi proprietari, ma il fatto di viverci aveva cancellato qualsiasi altra impronta, conferendole un tocco originale, frutto dell'impegno e dedizione di ogni giorno.
Non importava se avremmo dovuto fare ulteriori salti mortali per pagare un mutuo come tante giovani coppie investite da una marea di difficoltà iniziali che l'impellente crisi mette di fronte come un muro d'acciaio insormontabile, insieme avremmo camminato persino sui carboni ardenti, niente e nessuno ci avrebbe fermato.
Di colpo il sogno è andato in frantumi, abbiamo cominciato a vivere un incubo a occhi aperti, tanto da non riuscire più a distinguere la realtà da una una situazione irreale totalmente ingovernabile e cosa altrettanto incredibile il fatto che a causarla non fossero dei mostri o fantasmi qualunque, ma persone in carne ed ossa come noi.
Un terremoto sconvolgente ci era piombato addosso, la casa sembrava vibrare ad ogni pesante scossa, giorno e notte, al punto da rizzarci sul letto d'improvviso dopo aver appena preso sonno:
musica e televisione ad alto volume, passi sonanti in un continuo andirivieni, l'aspirapolvere impazzita di primo mattino, la lavatrice rumorosa che borbottava a qualsiasi ora, voci squillanti da tenore che avrebbero fatto esplodere persino i lampadari, porte e finestre sbattevano violentemente e via dicendo, con una lista infinita di spiacevoli eventi che non avevamo certo messo in conto una volta firmato il contratto!
La mia vita è diventata di colpo rumorosa, il silenzio un privilegio, vivo a contatto con tante persone a dir poco vivaci, la casa non è stata per nulla un bell'affare se persino il cane si rifiuta di oltrepassare la soglia, non appena infilo la chiave nella serratura e faccio il primo giro per entrarvi.
Ebbene, morale della favola, state sempre ben in guardia, non fidatevi dell'apparenza e soprattutto
fate una bella scorta di tappi per orecchie, potrebbero sempre esservi utili, diversamente il vostro udito e la salute potrebbero risentirne!