Il suo nome è Camille una bella foto, un viso sorridente, si si direbbe un viso felice, una foto scattata in un giorno importante. Non so cosa l’abbia attirata nella sua scelta, forse i miei link nostalgici, le parole che forse tutti pensano ma non hanno il coraggio di dire..ed ecco l’amicizia viene accettata, poche frasi banali, le soliite, un a presto, a risentirci. Camille non aspetta molto, il pomeriggio è di nuovo online, vuole parlare, fa capire che la sua vita è piuttosto triste,è sempre sola, sola con i suoi pensieri con i ricordi di un passato che la tormentano. E’ sposata ma ha un figlio di 15 anni avuto da un compagno che è morto in un incidente, Dopo un paio di anni si sposa, vuole un padre per suo figlio, la sua vita sembra cambiata ma dopo l’euforia dei primi giorni, Camille è di nuovo sola ..il marito è sempre fuori per lavoro e lei rimane sola coni suoi pensieri. Camille lavora in una compagnia aerea, spesso fa i turni di notte e durante una di queste notti, nel tornare a casa viene trascinata in macchina da due uomini e portata in un luogo dove viene violentata .non può gridare, non vede la faccia dei violentatori perché legata ed inbavagliata. tutto si consuma al buio mentre sente solo il rumore delle onde, da qui presume che sia stata portata sulla spiaggia. solo un atto di pietà per lei che dopo implorava di riportarla sulla strada di casa.. Camille torna a casa, il marito dorme e lei si chiude in bagno e toglie quello sporco che ha addosso.. nessuna parola con il marito, nessuna parola con nessuno ma si chiude ancora di più non mangia, non dorme, costretta a prendere ansiolitici, soffre di attacchi di panico e non può sentire il rumore del mare. Parlare con persone estranee su internet .. cercare di evadere scrivendo sensazioni, il suo dolore, la violenza subita non fanno che attirare ancor più della gente maniaca.. Camille si attacca alla chat morbosamente si affezziona, ama la creatura che sta parlando con lei, parole d’affetto, parole d’amore come una figlia per la propria mamma, ma troppo affetto, troppo amore .ed alla fine mi confessa il suo amore .Lei forse ha sempre avuto un’ammirazione per le donne ma la violenza subita le ha creato un rifiuto per gli uomini.. Suo marito..non le interessa, suo marito non la cerca e se la cerca lei rifiuta. Io non credo, penso sia tutto uno scherzo, ed un giorno, la tratto male, Vattene, non voglio più saperne, mi stai col fiato sul collo, mi spii, io sono sposata, ho dei figli, dei nipoti cosa vuoi da me???-
Io ti amo, perché hai paura delL’amore? che importa se siamo due donne, non devi vergognarti .. lei piange è distrutta, tenta di ammazzarsi ..prende delle pasticche, vuole dormire per sempre, non soffrire più .
Aiutami solo tu puoi salvarmi, aiutami amami -
no basta finiscila con questa finzione tu stai bene ... lasciami in pace!!!
Camille non mi risponde più Ora mi preoccupo, sento una cappa nel cuore, non voglio che le succeda niente non voglio rimorsi..
tutta la notte la chiamo, ma Camille non risponde, non risponde al telefono, né in chat .
Il giorno dopo arriva un messaggio nel cellulare sto male, tanto male non ho la forza di stare all’impiedi, stanotte ha dormito mio figlio con me, deve venire il dottore, solo tu puoi aiutarmi amami ed io guarirò.
E’ la fine di giugno, una mia cugina si sposa ed io sono invitata al matrimonio mia cugina abita a pochi chilometri da Camille lei non ci vede più dalla gioia, ci vuole ospitare me e mio marito, io penso che forse solo così posso constatare se effettivamente dice la verità e dico si va bene sarò da te solo due giorni poi ritornerò a casa. all’arrivo alla stazione dovevamo prendere la metropolitana, lei era presente all’arrivo, ci ha accompagnati e poi è tornata indietro, ci avrebbe aspettati .
E’ il 15 luglio.. un viaggio assurdo, stanchi, io e mio marito, arriviamo alla stazione e lei è li puntuale come un orologio svizzero, per arrivare a casa sua dobbiamo prendere due autobus.. lei è silenziosa, ogni tanto mi guarda, io sorrido ma mi sento imbarazzata
Ed eccoci a casa sua, piccola pulita, silenziosa, la cucina con un piccolo separè, la stanza da pranzo la camera da letto, una stanzetta per il figlio. il bagno con doccia. Una casa che anche se in condominio, da tutto l’aspetto di una casa separata dal resto del mondo, nel cortile non si vede anima viva, nessuna finestra aperta, un lungo cortile e pace tanta pace. Era già ora di pranzo..ma non si parlava di pranzo, poi.... volete mangiare? vi faccio una insalata .. il pomeriggio usciamo, dobbiamo fare il biglietto e cerchiamo una agenzia di viaggio.. la sera.. andiamo in un ristorante cinese.. lei mangiucchia, io la incito a mangiare le dico che è troppo magra . torniamo a casa verso le ventidue. siamo nella stanza da pranzo .io, lei, mio marito..poche discussioni, molto imbarazzo, Restiamo a parlare fino a tardi poi andiamo a letto. lei aveva preparato la stanza matrimoniale per noi, lei avrebbe dormito nella stanza del figlio, il figlio, avrebbe dormito dalla nonna. il marito era in villeggiatura con i ragazzi della scuola. E’ IL 16 Luglio ultimo giorno, poi di nuovo partenza la mattina passa veloce, usciamo, cerchiamo di nuovo l’agenzia di viaggi che il giorno prima era chiusa, facciamo i biglietti,,, lei è triste, silenziosa, per strada mi prende la mano e me la stringe forte .il pomeriggio usciamo di nuovo, altri acquisti per i nipotini.. anche lei ha un regalino per me un cuoricino, ed una collana, io le ho portato un portafoto fatto da me. E’ sera nella stanza non si vede più nulla la luce è spenta. lei è seduta e piange. io non so che dirle.. mio marito sta in silenzio imbarazzato, . .di cenare non se ne parla. Restiamo al buio ed in silenzio per oltre due ore e mezzo, poi mio marito si alza strofinandosi gli occhi... ho sonno .. io vado a letto.. rimango io e lei, al buio, nel frattempo lei si è alzata per mettere in carica il cellulare, si mette a chattare.. rimango sola, con il cellulare sono incuriosita.. la chiamo in chat con un account mio fatto apposta per lei per controllare il suo comportamento, lei parla con un uomo, poi interrompe all’improvviso, chiude il cellulare e mi siede accanto. sta piangendo, singhiozza e le lacrime le scendono sul volto.. le dico di mangiare qualche cosa e lei.. no non ho fame, te lo preparo io.. devi mangiare... mi alzo apro il frigo prendo il prosciutto, del formaggio e un grosso pezzo di pane.. metto tutto dentro e le dico: devi mangiarlo tutto. e lei con piccoli morsi mangiava, spezzava il pane, lo metteva da parte, devi mangiarlo tutto è inutile che metti dei pezzi da parte.. e lei l’ha mangiato tutto .Io avevo una fame da lupo... ma non lo dicevo.... poi posa il piatto, beve. mangia dei chicchi d’uva e mi guarda e di nuovo comincia a piangere. le accarezzo il viso cerco di asciugarle le lacrime lei mi prende le mani, me le bacia, poi avvicina il suo volto al mio ...mi bacia.. non ho saputo allontanarla ..ho ricambiato il bacio, sentivo tanta tenerezza per lei. Era l’una passata, mio marito chiamava voleva che andassi a letto ed io mi sono alzata ..vado a letto anche io .. e vado verso il bagno ..lei cerca di abbracciarmi di mettermi le mani addosso ma io dico... nooo ..lasciami. chiudo la porta, vado in bagno e poi dritta in camera da letto.
mi sentivo scombussolata.
Il mattino dopo ci prepara la colazione e’ arrivata l’ora della partenza. Camille è triste lungo la strada che porta alla stazione, camminiamo mano nella mano, lei piange, e più piange, più mi stringe forte la mano . sono sul treno .. lei mi guarda, si strofina gli occhi.. il treno parte alza la mano, mi saluta e sparisce alla mia vista. Camille mi bersaglia di messaggi, dI telefonate, dice che non può vivere senza di me, mi spia, chiede ogni amiciza in comune con me, non riesco più a fare niente, la notte mi da il suo messaggio di buona notte, alle tre non riesce a dormire e manda messaggi, alle sei si sveglia e mi scrive.. parla d’amore, parole che entrano nel cuore. Mi sento legata a questa creatura che dice di amarmi, che è pronta a morire per me. non riesco più a concepire l’idea di non sentirla di non vederla.. sento che non potro’ mai fare a meno di lei come lei non potrà fare a meno di me. la vita gioca brutti scherzi.. non lo so cosa succederà domani .. una cosa è certa .. io sono grande ...morirò sicuramente prima di lei.. ..lei morirà con me.. perche’ dove sarò io ..lei sarà con me.. ci sarà un posto, un luogo dove nessuno ci guarderà’ maliziosamente, dove nessuno potrà giudicare i nostri sentimenti.. la storia di Camille non ha una fine.. lasciamo che il tempo passi, lasciamo che il nostro segreto sia sepolto anch’esso nei nostri cuori, nelle nostre anime.. segreto che nessuno potrà violare. (fatti e nomi --sono puramente casuali.)