Visitatori in 24 ore: 8458
806 persone sono online 1 autore online Lettori online: 805Poesie pubblicate: 361’345Autori attivi: 7’477
Gli ultimi 5 iscritti: ac autore - Valeria Viva - GiuseppeGiannotti - Marta Paolantonio - Antonio Ivor Boatti
eBook italiani a € 0,99: ebook pubblicati con la massima cura e messi in vendita con il prezzo minore possibile per renderli accessibile a tutti.
I Ching: consulta gratuitamente il millenario oracolo cinese.
Confessioni: trovare amicizia e amore, annunci e lettere.
Farmaci generici Guida contro le truffe sui farmaci generici.
Xenical per dimagrire in modo sicuro ed efficace.
Glossario informatico: sigle, acronimi e termini informatici, spiegati in modo semplice ma completo, per comprendere libri, manuali, libretti di istruzioni, riviste e recensioni.
Guida eBook: Guida agli eBook ed agli eBook reader. Caratteristiche tecniche, schede ed analisi |
|
Chiedevo forse troppo. Volevo star sola e bene. Volevo sentire me stessa, tutta ed accettarmi. Volevo star con me e basta. Semplicemente. Volevo sentirmi viva per me e nessun altro. Volevo innamorarmi d’ ogni mio sbaglio e leccare ogni imperfezione. Semplicemente. Eppure sapevo sarebbe stato difficile. Se mi fossi stancata? Mi sarei forse abbandonata a un angolo e nulla più. Volevo essere solo una cosa invece che tutto e niente. Troppe cose per essere abbastanza di qualcuna. Ero troppo e troppo poco. Era tutto così sbagliato e così potenzialmente giusto. Mi guardavo giorno dopo giorno e speravo di riuscire a raggiungere quella completezza che gli altri cercavano sempre fuori da se stessi, che nemmeno guardavano dentro chiedendosi se ne esistesse anche solo un accenno da svolgere. Quell’ incessante ricerca, quella rincorsa verso gli altri che osservavo da una panchina mi estenuava. Eppure stavo ferma a guardare. Non facevo nulla. Volevo credere che stando li avrei visti se un chiunque avesse trovato la felicità, la stabilità, il giusto appoggio su cui ancorare la propria bussola. Eppure erano cose fragili, frivole e prive di spessore. Tutti ad incrociarsi e di continuo, guardare a destra e manca. Cercar emozioni, seppur d’ un momento. Un tram tram continuo e assillante. Come un ingorgo di traffico, clacson e bar pieni di folle. Io restavo li ferma a chiedermi come inserirmi, a chiedermi quando ne ero uscita e da quanto stavo li ad aspettare o forse riposare. Chiedermi perché quando ne facevo parte ed ero presa dal mio ruolo ne ero poi uscita. Ma quello come tanti altri perché non avrebbe portato a nulla. Anche se avessi saputo, ricordato, non ero più quella che era uscita un attimo a riprender fiato. Ero quella che era rimasta fuori, tanto di quel tempo da scordarsi com’ era starci dentro. Non ero più in grado di infilarmi nella folla come se niente fosse e camminare svelta come se dovessi salvare il mondo. Affatto. Era triste che ne fossi uscita tanto presto. C’è chi muore continuando a camminare sospinto dalla folla. Invece io, appena ventenne, me ne ero tirata fuori delusa. M’ ero sconfitta da sola prendendo fiato sulla panchina. Ora ero cosciente che a non camminare non cambiava nulla. Proprio niente. Era giusto un tantino più squallido. Perché avevo avuto occasione d’ osservare ogni pecca dei passanti ignari, che avevo criticato. Ora quelle pecche le riscoprivo una ad una in me. Poco a poco si inscrivevano nell’ osservatrice ipercritica. Era una giusta punizione dopotutto. Avrei voluto continuare a percorrere quella o un’ altra strada. Non importava quale. Capisco sempre più perché i grandi scrittori e compositori fossero in un certo qual modo menomati. Era gente che per un motivo od un altro s’ era fermata ad osservare. Non che tutti coloro che lo fanno ne tirano fuori un capolavoro, solo che alcuni hanno il talento e restandoci soli, iniziano ad usarlo.
|
|
|
|
Questo racconto è pubblicata sotto una Licenza Creative Commons: è possibile riprodurla, distribuirla, rappresentarla o recitarla in pubblico, a condizione che non venga modificata od in alcun modo alterata, che venga sempre data l'attribuzione all'autore/autrice, e che non vi sia alcuno scopo commerciale.
|
I fatti ed i personaggi narrati in questa opera sono frutto di fantasia e non hanno alcuna relazione con persone o fatti reali.
|
Puoi scrivere un commento a questo racconto solamente se sei un utente registrato.
Se vuoi pubblicare racconti o commentarli, registrati.
Se sei già registrato, entra nel sito.
|
|
Mi rivedo un po nel tuo mondo e in ciò che provi (Massimiliano Moresco)
|
|
|
|
|