Karol amico mio, amico nostro, amico dell’ umanità il 2 aprile del 2005 ci hai lasciati, con il tuo corpo fisico, ma non con il tuo spirito che vive sempre in noi, quasi tu fossi stato un padre, un fratello, un componente della nostra famiglia.
Sei stato (e lo sei ancora) un Grande, un testimone dell’ amore, della carità, ci hai fatto capire l’ insegnamento che Gesù ci ha lasciato e tutto questo dimostrandolo giorno dopo giorno con i fatti. Perdonando il tuo attentatore ci hai insegnato a perdonare ed a non giudicare; aiutando i più deboli ci hai fatto capire che amando il nostro prossimo abbiamo il Signore accanto a noi e che questo amore si riversa su di Lui; hai teso la mano a gente di ogni razza e colore, rendendo vivo in noi il legame della fratellanza che ci unisce tutti.
Anche le persone non credenti si sono inchinate davanti a te, per la tua semplicità ed umiltà e nello stesso tempo per la tua parola forte, che condannava coloro che in qualche modo mettevano in discussione la pace nel mondo, o verso coloro che non hanno rispettato la dignità umana torturando innocenti, approfittando dei più deboli addirittura dei bambini, tanto amati da Gesù.
Quel triste sabato di un anno fa, il mondo intero si è unito in un’ unica preghiera, con il pensiero ti eravamo accanto, vicini nel Tuo letto di dolore, tutti abbiamo pregato per te Karol, con il cuore in mano, ma il Signore ti aspettava nel Suo meraviglioso giardino, avevi tanto sofferto non nascondendo mai la tua malattia, anzi alcune volte ironizzando su di essa.
Ci hai insegnato ad amare la Madonna, troppe volte da noi dimenticata. Una Donna mite, silenziosa, che ci ama lo stesso ed intercede per noi, che con i nostri peccati, abbiamo crocifisso il Suo amato figlio.
Tu Karol hai tanto amato Maria, consacrandole la tua vita, ed ora sei tra le sue braccia, ora ti accarezza, ti è accanto. La tua gran devozione per Lei ci fa riflettere, Lei è la madre di tutti noi e come una madre ci vuole bene, ci ama, e soffre per le nostre nefandezze, per i nostri peccati. Karol aiutaci a capire le nostre meschinità, ora che puoi leggere nei nostri cuori, aiutaci ad amare i nostri nemici a tendere una mano ai più deboli, come tu hai sempre fatto.
Tu sei stato sulla terra il Capo della Chiesa, il Vescovo di Roma, il Successore di Pietro pur rimanendo sempre il nostro caro e amato Papa. Sono orgogliosa di averti conosciuto nei tuoi 26 lunghi anni di Pontificato. Di aver conosciuto un uomo semplice buono, con un grande carisma, un uomo che ha amato tutti senza distinzioni religiose, poiché tutti figli di Dio. Tutti anche i più potenti si sono inchinati di fronte a Te! Anche io quel triste 2 aprile di un anno fa alle h. 21, 37 mi sono inginocchiata ed ho pianto tanto, per aver perso un padre! Ora tutti ti considerano e credono nella tua santità ed io sono fiera di aver conosciuto un Santo.
Per tutti noi sei più che mai vivo e ti vogliamo sempre più bene. Grazie per l’ amore che ci hai donato e per quello che ancora ci darai!