Arrivato dal padre, in realtà Massimiliano non lo vedeva da molto. La moglie di suo padre era giovane e non aveva voluto Massimiliano con loro.
Era in ospedale adesso, un infarto. Per fortuna si era salvato e doveva stare solo sotto osservazione. Lo abbracciò a lungo e poi gli disse hai chi ti cura, devo andare.
Massimiliano ritornò presto a casa, aveva viaggiato tutta la notte, e stanco, voleva andare a letto. Ma il suo pensiero era Manuela.
Vide la luce accesa nella sua casa, e voleva suonare ma... non ebbe il coraggio. Ripenso' che sarebbe meglio non accelerare le cose, aveva paura di una reazione troppo brusca da parte di Manuela.
Ando' a casa a dormire.
La sera era di fresco venticello che ne sfiorava i pensieri. Inutile ogni tentativo, nonostante fosse stanco, non riusciva a dormire.
La luna si specchiava nel mare, ignara del mondo, sembrava dormire in un silenzio di stelle. Massimiliano non era mai stato così preso da una donna e il suo insistere era perché ormai chiuso in un sorriso di Manuela.
La vita gli aveva regalato poco, e come aveva detto alla donna, le cose sono importanti se condivise.
Con questi pensieri si addormentò.
L'indomani non si svegliò presto... ma in lontananza sentiva un chiasso...
Era il suo cellulare che continuava a squillare. Massimiliano dormiva profondamente.
Manuela che lo aveva chiamato ripetutamente al cellulare, si preoccupò, avendo visto l'auto parcheggiata.
Decide di andare da lui.
Bussa alla porta e non ha risposta.
Sta per andarsene quando sente la voce di Massimiliano.
Ci sono- aspetta, arrivo. Dormivo profondamente.
Apre la porta e vede Manuela. Ciao. Tutto ok? Si. Ero solo stanco.
Mi cerchi da molto?
Si. Ho consumato il dito al cellulare e alla tua porta di casa.
Contento di tale affermazione, Massimiliano la invitò ad entrare. Manuela si avviò verso la finestra per godersi la vista del mare.
Hai anche tu una vista mozzafiato, che si può avere di più?
Massimiliano disse un Lucano ma preferisco te che quello scemo di poeta latino!
Manuela sorrise. Un caffè ci vuole a entrambi. Massimiliano afferrò la moka e preparò il caffè.
Come sta tuo padre?
Adesso bene. Ha avuto un infarto... ha la moglie che lo cura. Non è tua madre? No. Mio padre si è sposato dopo la morte di mia madre.
È morta giovane, di cancro. Mi dispiace rispose Manuela. Il caffè è buonissimo.
Sai anche cucinare?
Qualcosa so fare, rispose Massimiliano.
Ho un'idea. Pranziamo qui, insieme.
Oggi non lavori? No. Ho preso ferie.
Bene! Prenderò giorno anch'io, ho già fatto tardi.. se aspetti.. avviso che non vado. E lo puoi fare? Si. Sono il responsabile. Un giorno posso prenderlo.
Ok. Rispose Manuela.
Massimiliano fece la telefonata e poi le disse di accomodarsi mentre lui faceva una doccia veloce. Manuela si avviò alla terrazza e si distese su una sdraio.
I suoi pensieri erano accompagnati da piccoli fili di malinconia che non riuscivano a liberarsi dalla realtà che adesso stava vivendo.
Dopo un poco, Massimiliano dissolve i suoi pensieri sopraggiunto in terrazza. Pantaloncini e maglietta.
Eccomi... "modello giuditta".Ahaha, Manuela non poté fare a meno di ridere...
Allora, spaghetti allo scoglio e gamberoni con insalata, ti va bene?
Si. Rispose Manuela.
Il pranzo fu ottimo e. Manuela non aveva mai sorriso così tanto.
Massimiliano era tenero e al tempo stesso di ottima compagnia.
Stava cambiando idea, quell'uomo l'aveva catturata ed adorabile.
Musica... adesso balliamo... ti va?
Musica e via col ballo.
La giornata fu la più bella di tutta la sua vita.
Manuela amava trascorrere così il tempo, fare le cose senza pensarci, senza programmarle. Il tempo era prezioso e se si ha voglia di fare qualcosa bisogna lasciare tutto per esaudire i desideri.
Massimiliano le aveva dato questa opportunità e aveva passato momenti indimenticabili.
Mentre si discuteva, Massimiliano pone una domanda a Manuela. Più che una domanda fu un'affermazione. ..
Mi sono innamorato!
Manuela .... e di chi?
Che domande - del gatto- una micia che ho di fronte.
Hai anche il gatto?
Rispose Manuela.
Stava scherzando come faceva Massimiliano.
Il che significava era molto presa.
Si. Ho un gatto. Mi piace e vorrei sapere se avesse intenzione di farmi le fusa.
Manuela non disse nulla.
Massimiliano si avvicinò e le prese la mano. Vieni, ti faccio vedere il sole che sorseggia il mare,
come se lo bevesse e si ubriacasse del suo nettare. Ci si immerge nel profondo abisso e si ama profondamente. Proprio come io vorrei amare te, le disse Massimiliano.
Adesso il tempo non esisteva più. Le ore erano solo lancette senza minuti. Il cielo rifletteva negli azzurri occhi di Massimiliano e il sole prima di sprofondare strizzo' l'occhio all'amore appena nato. La vita dovrebbe essere vissuta in un'armonia senza farsi troppe domande e rispondere ai perché. Quel sole era l'amore, un sentimento da non sottovalutare se si ha la fortuna di incontrarlo. Quel freddo dell'acqua era il silenzio che molti usano per non chiarire i propri sentimenti. La sera era la vita che ogni giorno racchiude una speranza dietro gli occhi dell'oscurità, e la notte, l'abbraccio che Manuela e Massimiliano si diedero per suggellare il loro amore. Vissero insieme e ogni tanto litigano per vedere quel tramonto, paesaggio stupendo che la natura offre dietro un velo di felicità.
Il loro amore era la forza di fare le cose senza apparenze, e appesi i giorni bui, Manuela fu felice.