San Romano, 2 settembre 2013
Dolce amor mio, è triste il mio saperti lontano, anche se sento la tua presenza su di me. Sono seduto da solo in questa stanza, nella penombra del mattino e mi ritrovo a guardare fuori…
Ti cerco in ogni dove, nei lenti voli delle rondini e nel folare del vento che accarezza le tue amate rose, pronte come sempre, a sbocciare nelle curate aiuole, giù nel giardino.
È così che mi sento, un colorato fiore che ogni dì rinnova la sua vita e aspetta. Attendo te, mia cara e il tuo ritorno da me.
Verrà lo so, di nuovo il giorno in cui ti vedrò comparire dal culmine della via e allora correrò da te a braccia aperte, come un vero innamorato, perché questo io sono di te. E quando ti raggiungerò, ti terrò stretta a me, tanto forte da spegnere il fiato nel massimo del tuo respiro.
E poi, ti bacerò… poi ancora, ancora e nuovamente ancora, sino a smarrire il senso della misura. È forse un sogno, ma se così fosse, fai che io non mi desta e lasciami al mio delirio.
Caro Amore mio, so di aver sbagliato e l’ essere qui, in questa mia prigione, or mi distrugge! Ma credimi, amore credimi, mai in vita mia ho mancato a te. Non pensare a me come un uomo di false promesse, diffida di chi ti dirà di me cose non giuste. Ti amo come mai amai…
Ed è per difendere il tuo Amore, il tuo onore, che mi son macchiato di un crimine assai atroce. Ho dato voce al mio sentimento e con cipiglio l’ ho protetto da chi cercava solo il suo epilogo.
Tenero Amore mio, ricorda di me ogni istante bello e metti da parte quel che ora provi. Rammenta ciò che mi dicevi e saziati della mia memoria quando invece sarai chiamata a rinnegarmi. Pensa a me Amore mio, quando alla sera si farà scuro e il freddo pungente attraverserà le serrande. Sarà il mio cuore, lì pronto a scaldarti, a tenerti compagnia. E come me, cibati delle carezze che abbiamo messo da parte dentro di noi. Niente e nessuno ci divideranno, non più…
Mio diletto Amore, provo anche solo a immaginare le tue mani su di me. Ora che non posso nemmeno percepire quel tatto tanto amato, quanto vorrei che tu fossi qui. Sono cieco senza il tuo sguardo e sordo senza udire la tua voce. Tutto si perde nelle pagine del tempo, laddove bianchi fogli aspettano di essere scritti dal nostro amore.
Mia cara, ogni giorno metto da parte ogni singola sillaba da dedicarti, e ogni piccola virgola che ora ci separa, un dì avrà valore più di ogni miglio di distanza da te.
Caro Amore mio, centellino i minuti cercando di non impazzire pensando ai passati momenti insieme. A quando l’ amore ci vedeva felici nello scorrere lento di se. Sono per te il mio ultimo pensiero della sera e il primo al risveglio del mattino, quando nel chiarore dell’ alba cerco la tua luce, quella luce che illuminerà nella giornata il mio cammino e mi farà compagnia all’ imbrunire della sera.
Ricorda anima mia, tu sei la mia luce, io che ora vivo nel buio, senza di te. Passeranno i giorni e con loro la mia paura e arriverà il momento del tuo arrivo in questo luogo, anche se il mio credo è fortemente disilluso da chi spera di cancellarti in me. Ma non esiste sostanza, non v’è in natura quel che possa farmi dimenticare. Neanche il dolore può e nemmeno la perdita del senno in me.
Amore di mia vita, tutto è niente senza di te e il nulla sarà molto, quando riavrò te. Ricorda, non rinuncerò a vivere se avrò la speranza di riabbracciarti o anche solo di incrociare di nuovo i tuoi struggenti occhi, che mi dichiareranno il tuo rinnovato amore per me.
Ecco, resto e resterò qui davanti a questa finestra oggi e per i giorni a divenire, nutrendomi del tuo ricordo e aspettando di vederti alla sommità di quella via, laddove l’ amore inizia la sua discesa verso me.
Amata mia, fa che il mio cuore possa sussultare ancora nel vederti, io che ora vivo solo di speme e bramo l’ amore tuo, come fosse l’ ultimo.
Caro Amore mio, vivo se tu vivi e cesserò di farlo, solo se tu vorrai.
Lettera di un condannato a morte…
la cui “ unica” colpa è l’ aver tentato invano di salvare la vita della sua donna
da un’ assurda violenza.