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Aurora la coccinella, viveva in uno stagno e la sua casa era una ninfea rosa. Tutti gli animaletti del bosco erano suoi amici ed erano soliti andare da lei per raccomandarsi sulla buona fortuna, eh si, perché come tutti ben sapete le coccinelle portano fortuna. Dunque, Aurora sorrideva a tutti ed era sempre pronta ad esaudire i bisogni dei suoi amici, ma con il tempo, questo suo dono l'indebolì, la povera coccinella era sempre più stanca e triste, ma nessuno lo sapeva, perché tutte le volte che qualcuno correva da lei questa lo accoglieva sorridendo felicemente. Allora un bel mattino stanca ed estenuata da tutto quel suo darsi da fare per gli altri, decise di partire, accarezzò la sua ninfea, alzò gli occhi al cielo ancora velato, fece un bel sospiro, poi con aria di chi è molto sicuro di se spiegò le ali e via, verso un mondo sconosciuto.
Attraversò il grande prato verde al di là dello stagno e si ritrovò proprio di fronte ad un campo pieno di girasoli, sorvolò lo steccato che lo circondava e vi si addentrò! Ad un tratto sentì un rumore strano fra i gambi dei girasoli che per lei erano come una foresta fittissima... timorosa e circospetta, si posò su di una foglia, quando ad un certo punto....
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AUCH, AUCH! !
Si udì un lamento
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Chi c'è?
Esclamò Aurora intimorita...
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Io, Scarfeo! Rispose una voce acuta e stridula e si vide comparire davanti uno scarafaggio tutto sporco di colori...
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Ma chi sei tu? - Come chi sono, sei forse cieca? Sono un pittore, non si vede? Sbottò Scarafeo offeso!!
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E tu dimmi, dov'è che te ne vai tutta sola?
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Vado a scoprire il mondo e in cerca di pace.
Rispose Aurora con un filo di voce.
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E come mai una bella coccinella come te sente il bisogno di pace, non dovresti essere serena e portare fortuna al prossimo?
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Eh caro Scarfeo, nessuno si preoccupa mai di me, tutti presi dai loro problemi i miei amici non si accorgono di quanto io sia stanca e sola! Così ho deciso di andarmene un po' in giro, voglio vedere il mondo, sentire come ci si sente ad essere liberi e senza responsabilità!!
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BRAVA! Sei arrivata nel posto giusto allora, se ti avvicini ti dipingerò due occhi enormi sulle ali, così tutti quando ti vedranno non capiranno che sei una coccinella e anzi, si spaventeranno e fuggiranno.
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Yeahhh, siii.
Esclamò Aurora .
Allora lo scarafaggio pittore che ben conosceva l'importanza dell'aspetto e delle apparenze, in quanto brutto e nero, sempre accuratamente evitato da tutti, prese colori e pennelli... in men che non si dica, due occhi sgranati spiccavano sulle ali della piccola Aurora, erano proprio inquietanti e mettevano a disagio. Terminato il lavoro, la coccinella salutò Scarfeo e si avviò oltre i girasoli .
Durante il viaggio, tutti gli animaletti che incrociava fuggivano spaventati.
Vola, vola e vola, Aurora si rese conto di quanto era grande e vasto il mondo, ma più viaggiava e più si sentiva sola, nessun animaletto che le si avvicinasse, neppure una parola di saluto, quelle ali terrificanti, con quegli occhi terribili tenevano tutti a distanza... Il senso di solitudine cresceva sempre più e la piccola coccinella invece di sentirsi più soddisfatta di quando era partita, era molto più triste e molto più sola!
- Basta! !
Esclamo'...
-
Adesso torno indietro e mi faccio togliere questi brutti occhi, a cosa mi serve la libertà se non ho nessuno con cui condividerla?
Si disse fra se e se... quindi riprese il viaggio in senso contrario.
Vola, vola e vola, finalmente rivide il campo dei girasoli, vi entrò decisa e iniziò a chiamare Scarfeo … quando qualcosa di strano attirò la sua attenzione, un gruppo di girasoli anomali spiccavano in tutto quel giallo, erano girasoli rossi, allora capì che Scarfeo non era lontano, infatti un tramenio alla base li faceva dondolare.
-
Scarfeo!!
Urlò Aurora e se lo vide sbucare fuori tutto imbrattato di rosso.
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Coccinella, sei tornata … com'è andato il tuo viaggio?
-
Ah caro amico, i tuoi occhi hanno funzionato, nessuno mi ha chiesto aiuto o mi ha parlato, anzi fuggivano terrorizzati, ma tutta questa solitudine mi ha reso ancora più triste, ed ho deciso di tornare da te per riavere le mie ali ed i miei puntini neri, rivoglio i miei amici e tornare a casa.
-
Bene cara Aurora hai capito che spesso le responsabilità stancano, ma che in fondo è molto meglio condividere che essere emarginati … e lo so bene io che con il mio aspetto poco piacevole, sono destinato alla solitudine.
Così Scarfeo restituì l'aspetto naturale ad Aurora e lei felicissima invitò lo scarafaggio ad andare a vivere sulla sua ninfea.
E così partirono insieme e quando Aurora arrivò a casa in compagnia di Scarfeo, tutti gli animaletti del bosco l'accolsero felici, avevano sofferto per la sua partenza e avevano capito quanto le volessero bene.
Ci fu una grande festa, bellissima e piena di colore, di fiori e felicità, lo scarafaggio Scarfeo visse con la coccinella ed i suoi amici, non sentendosi più solo e neppure emarginato, diventando così un famoso pittore rispettato da tutti, mentre Aurora riprese ad essere la coccinella portafortuna, ma stavolta con la consapevolezza di quanto fosse fortunata lei stessa. |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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I fatti ed i personaggi narrati in questa opera sono frutto di fantasia e non hanno alcuna relazione con persone o fatti reali.
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Piaciuta veramente tanto..brava (Idalgo Visconti)
Quella volta che animaletti stagno uccis bue grass ()
Bellissimaaaaaaaaaaaaaaaa, la tua fantasia galoppa (Sara Acireale)
una favola carinissima...Fiocco (Sara Acireale)
Lei cara Patty, mi sa di Coccinella.... (Lorella Elle)
e ci consegna meravigliose verità immergendole (Lorella Elle)
in dolcezze prelibate come le FAVOLE (Lorella Elle)
quando incontrerò Scarfeo gli donerò un pennello (Lorella Elle)
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