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Desolazione
nei deserti quotidiani,
ordinaria la follia
d'amorali umiliazioni e falsità,
derisione
dell'amor proprio
che ad occhi aperti, inerme,
si lascia derubare,
spettri di paure ignude di rispetto
d'un illuso esorcizzare,
solitudine ed età, porgono
alla crudeltà, tristemente il fianco
vittime accecate
da falsi perbenismi
orbe d'indomabile ragione,
benda sugli occhi
l'ingenua negazione
d'ignorata evidente perversione
per viltà
assordante voce che non si vuole udire
la verità,
fiore marcito, la dignità
che per dolore si fà calpestare.
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
«Ho dovuto rendermi conto, con profonda tristezza, quanto sia frequente svendere la propria dignità per non restare soli. Ho visto persone accecate dal terrore della solitudine e dallo spettro dell'età che avanza, accettare le più bieche umiliazioni e derisioni, anche pubbliche, pur di non perdere quella "presenza" nella propria vita così palesemente falsa, tanto faticosamente conquistata, senza voler comprendere l'altissimo prezzo pagato.»
Commenti di altri autori:
«i farsi perbenini non sono degni di essere amati, e loro solo loro sano calpestare un sentimento così bello... bellissima!»
«adoro la tua poesia fatte di parole dure e vera, ma non tutti come la tua nota. accettano compromessi, purché non rimanere soli, come è il proverbio, meglio soli che mal accompagnato, mai butterei sotto i piedi la mia dignità per compagnia, per questo ci sono gli amici. ma quante persone lo fanno e le piango, mi fanno tenerezza, si la soltitudine è terribile, ma bisogna riempirla di tante piccoli gemme che la rendono preziosa... bella si molto attuale . solo gli uomini non riescono a star da soli, le donne siamo fortunate, ce la sapiamo sbrigare anche da sole, anche se pesa non poter amare o piutosto non saper piu amare...»
«..." perbenismo interessato..." erano alcune delleparole della bellissima canzone "Un Dio è morto" Bellissimi versi pregni di verità assolute Immensamente piaciuta e condivisa»
«Parole intense e graffianti che gridano giustizia, verità, dignità e rispetto, parole che incatenano alla lettura, che incidono l'anima e la coscienza del lettore. Poesia di gran pregio. Stupenda nella sua crudezza e verità.»
«C'è molta profondità in questi versi, accettare compromessi umiliazioni per non sentirsi additati dalla società come soli ... Comprendo bene questo sentire... Molto bella e apprezzata»
«Posso ben comprendere la ragione di questi versi ma un tempo scelsi la dignità per farne un sogno di libertà. Non rimpiango quel giorno e pure la solitudine mi sono levato di torno!»
«Ritengo che per molte persone la solitudine sia insostenibile e così si spiega la " fioritura " di strane coppie dove lei magari potrebbe essere tranquillamente la nipotina del suo compagno che cerca disperatamente di reggere il confronto camuffandosi da ragazzo. A me fanno tristezza mista a tenerezza perché credo che saper invecchiare bene non sia da tutti... gli anni che avanzano sono uno spauracchio terribile e allora si ricorre a surrogati d'amore, per non morire! Bellissima poesia.»
«come dici giustamente si pagano prezzi altissimi pur di avere accanto una presenza, senza diglnita' alcuna... Profonda poesia che fa riflettere molto! Bella!»
Cristalli nel vento Autrici del sito Scrivere Una raccolta di poesie è talvolta cosa stucchevole se non sorretta da un’idea che dia coerenza a un “canovaccio”, una sorta di filo di Arianna che conduca il lettore alla scoperta di un significato d’assieme. In verità un’idea in questa pubblicazione c’è ed è “forte”: sedici poetesse, dotate di spiccato lirismo e felicemente ispirate, cantano la vita attraverso le sfaccettature di uno smeriglio di cristallo. Cristalli nel vento, è l’opportuno titolo dell’opera, e son davvero puri petali di cristallo queste liriche, petali da strappare uno per uno.
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«C'è molta profondità in questi versi, accettare compromessi umiliazioni per non sentirsi additati dalla società come soli ... Comprendo bene questo sentire... Molto bella e apprezzata»
«Posso ben comprendere la ragione di questi versi ma un tempo scelsi la dignità per farne un sogno di libertà. Non rimpiango quel giorno e pure la solitudine mi sono levato di torno!»
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