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Taci, ascolta le mie parole
ho molto da dirti,
poco da sognare
La vita voglio raccontare
quella vera, che solo
le donne come me posson
sapere, io che nel dolore
sono nata e nel dolore
son vissuta
Non conobbi la madre,
solo un padre ubriaco
che non amava,
cresciuta tra nonni e zie
ero un fardello pesante
da sfamare, non c'erano
giochi, ma duro lavoro
sin dall'inizio dei miei sei anni,
denaro sonante
a casa dovevo portare
se un tozzo di pane volevo mangiare
Me misera, me tapina
avrei voluto urlare,
invece un canto alla vita
ho sempre innalzato
Taci, lasciami parlare,
la vita ho conosciuto
piegata la schiena
da mani a sera
se in un giaciglio
volevo riposare
Oggi ho vent'anni
non so cosa sia
il mare, la neve,
un giocattolo, una carezza
so che alla vita
credo ed in un mondo
migliore spero
Perché i bimbi del mondo
non abbiano a soffrire
schiavi nascosti agli occhi del mondo
Sempre dirò che
la vita va vissuta
con felicità se la salute
si possiede, con essa
rompi le catene
superi gli ardi valichi
Spero in un mondo migliore
dove i bimbi in girotondo
cantino liberi e felici
della loro età...
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
«Un mondo difficile da comprendere... dove i bambini che sono la speranza del futuro sono lasciati morire nell'indifferenza di chi potrebbe risolvere la questione povertà. Dolorosamente vera, molto sentita.»
«Versi che entrano nel cuore – com'è possibile che ancor oggi esistano ancora simili differenze – perché ci sono bambini di serie A e bambini di serie B – dovrebbero vivere tutti su di uno stesso piedistallo coccolati e... quanto altro avrebbero bisogno... .»
«Taci, ascolta le parole di una ex bimba schiava, vissuta nel dolore sia fisico che psichico, taci ed ascolta, ama la vita ugualmente, taci e ascolta i pianti dei bimbi schiavi nel mondo Superlativa poesia ove l'autrice ben descrive questa piaga, ma al contempo vi è speranza per i bimbi di domani Piaciuta molto»
«Taci... ascolta... mi hai nuovamente
commosso... qualsiasi cosa tu scriva
riesci sempre a trasmettere emozione
i bambini sono pietre preziose da
conservare con cura... andrebbero solo
amati... poesia molto sentita un grande
applauso me la conservo con cura tra le mie
poesie quelle che mi hanno fatto anche
versare una piccola lacrima.»
«Forte coinvolgimento per un tema molto doloroso e importante... non ci dimentichimo che molti bambini anche nella nostra Società " civile " sono vittime di violenze di vario genere... Solo gli uomini fanno del male ai propri cuccioli...»
«Oggi il mondo vive di tanti inutili sprechi... e si parla di crisi economica... ma a pagare le spese, sono sempre loro... gli innocenti... sono sempre loro... gli abbandonati... ma alla fine verrà la grande giustizia... e saranno sempre loro... i potenti... a pagarne le conseguenze... Sempre Brava Rosy...»
«Bambini vittime di sfruttamento da parte di adulti che vivono una situazione di degrado, oppure sfruttati nelle fabbriche in nome del capitalismo e della globalizzazione. Un accorato appello affinché si prenda coscienza di ciò che l'infanzia abbandonata e sfruttata deve subire e con la speranza che le cose possano migliorare perché la vita è un dono importante. Molto apprezzata.»
«Tema scottante e difficle ma ben rappresentato da questi versi che sì, parlano di dolore, ma aprono alla speranza di un mondo migliore Piaciuta molto»
«La poetessa esprime il meglio in questa vena spontanea, aggressiva e non graziata. Stranamente, colpiscono le parole semplici e privi di armonia. Tocca il cuore questo intreccio di vissuto e di speranza alla "vita". La chiusa si evolve in modo naturale verso un fenomeno grave e attuale. Che dire? Brava... anzi, di più.»
«la chiusa è una vera provocazione ed una scommessa in un mondo che scorre imperterrito in cui molti uomini fanno finta di non sapere e di non vedere legati al loro egoismo. Cosa possiamo fare per loro che sono anche il nostro futuro, come possiamo fare per cambiare tutto ciò oltre alle denuncie URLATE come la nostra autrice fa molto bene...»
«m'inchino davanti a queste strofe toccanti e vere, sono parole su cui bisogna riflettere ogni giorno mentre guardiamo i nostri figli facendo in modo che capiscano il significato vero e non materiale di quello che hanno... è un grido al mondo con una chiusa di speranza... ma la speranza nn dev'essere solo nelle mani di altri... nn lasciamo che siano sempre gli altri a fare il primo passo... ogni piccola goccia unita ad altre può formare il mare... e ognuno di noi, nel proprio piccolo, può essere una grande speranza per ogni persona che soffre... ...ps: e non solo a Natale...
«Riflessione profonda che ci regala l'autrice, una realtà sotto gli occhi di tutti... un mondo migliore nel girotondo di gioia e non di dolore per questi bambini diversi... dagli altri uguali... Condivise parole che scaturiscono da un animo molto sensibile ed attento osservatore di viaggi... Bella e sentita.»
«Piaciuta tantissimo. Versi che raccontano la crudelta' di una vita che non risparmia neanche i suoi esseri piu puri, i bambini, coloro che non hanno voce ma che hanno un cuore, come noi adulti, un cuore che vive e che non sa dimenticare... Ed infine la speranza, un girotondo felice in cui tante piccole mani si uniranno a cerchio e dove forse si potra' cantare.»
«non ho parole, mi si sono strozzate in gola, e questi versi meritano quel plauso per come sono stati scritti, per quello che suscitano in noi, per come colpiscono... molto bella e tutta da riflettere»
Cristalli nel vento Autrici del sito Scrivere Una raccolta di poesie è talvolta cosa stucchevole se non sorretta da un’idea che dia coerenza a un “canovaccio”, una sorta di filo di Arianna che conduca il lettore alla scoperta di un significato d’assieme. In verità un’idea in questa pubblicazione c’è ed è “forte”: sedici poetesse, dotate di spiccato lirismo e felicemente ispirate, cantano la vita attraverso le sfaccettature di uno smeriglio di cristallo. Cristalli nel vento, è l’opportuno titolo dell’opera, e son davvero puri petali di cristallo queste liriche, petali da strappare uno per uno.
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Commenti di altri autori:
«Accalorata poesia... un urlo, che nell'iterazione trova forza e spinta. Piaciuta»
«Versi che entrano nel cuore – com'è possibile che ancor oggi esistano ancora simili differenze – perché ci sono bambini di serie A e bambini di serie B – dovrebbero vivere tutti su di uno stesso piedistallo coccolati e... quanto altro avrebbero bisogno... .»
«la chiusa è una vera provocazione ed una scommessa in un mondo che scorre imperterrito in cui molti uomini fanno finta di non sapere e di non vedere legati al loro egoismo. 
«Riflessione profonda che ci regala l'autrice, una realtà sotto gli occhi di tutti... un mondo migliore nel girotondo di gioia e non di dolore per questi bambini diversi... dagli altri uguali... Condivise parole che scaturiscono da un animo molto sensibile ed attento osservatore di viaggi... Bella e sentita.»
«non ho parole, mi si sono strozzate in gola, e questi versi meritano quel plauso per come sono stati scritti, per quello che suscitano in noi, per come colpiscono... 
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