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Considerazione dell'autore
«...sono poi diventata una ragioniera un po' anomala e lavoro da più di 20 anni con i numeri... non dico che siamo diventati amici ma buoni conoscenti... eh... i prof... dovrebbero incoraggiare i propri alunni e non dire "tu non capirai mai niente e nella vita non sarai mai nessuno"...mi spiace prof... non è stato così...ricordo con nostalgia tutti i miei prof di lettere... grazie a loro ho imparato ad amare la poesia la letteratura e tutta l'arte... un abbraccio»
Inserita il 25/10/2008
Sognando la Libertà
Riflessioni
Ribelle ragazzina
sfilavi con la maglietta
del "CHE" incollata
come una seconda pelle
Jeans sdruciti
lunghi capelli
l'immancabile zainetto
verde militare
Tagliavi quelle
tre ore di "mate" del lunedì
con quell'odiosa "prof"
dalla voce stridula
da vecchia zitella
inacidita
Conservi ancora quel
fiore in mezzo alle
poesie di Prevert
e negli occhi hai ancora
la stessa luce di allora
e con essa la voglia
di essere libera.
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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«Io invece ho sempre amato la matematica! eheh Una poesia per dire quanto i vecchi ricordi ci fanno uscir fuori quella giovinezza che l'esser umano ha sempre dentro. L' esser umano non smette di giocare perché diventa vecchio ma diventa vecchio perché smette di giocare.»
«Un laureato in matematica mi ha sempre detto che la musica ed i numeri sono affini... io adoro la musica e non ho mai sopportato la matematica. Ricordo con terrore i miei compiti in classe... fogli in cui spiccavano solo i quadretti, il resto... buio assoluto. Ho molto apprezzato la freschezza di questi versi e la volontà di conservare vitale quella ragazzina piena di sogni: condivisa e piaciuta moltissimo.»
«Ma che ragazzina ribelle la nostra autrice - non l'avrei mai immaginato - ricordi tornati alla luce per voler assaporare ancora momenti indimenticabili anche se sofferti.»
«Quella ragazzina sono stata anche io e chissà quante altre omologate ai "must" dei nostri tempi. Non so se è una disgrazia o una fortuna ma io sono ancora così, non possono più appartenermi il tipo di abbigliamento e i problemi della scuola (se non vissuti di riflesso nel figlio) però mi è rimasta cucita addosso la "passioncella" per le poesie di Prevert»
«...mi hai descritta dai 14 ai 17 anni... ora conservo lo spirito... la maglietta si è appoggiata nel cuore... e quel professore comincio a comprenderlo anche se solo di sfuggita... Ma libera Dani... questo sempre... Bellissima...»
Cristalli nel vento Autrici del sito Scrivere Una raccolta di poesie è talvolta cosa stucchevole se non sorretta da un’idea che dia coerenza a un “canovaccio”, una sorta di filo di Arianna che conduca il lettore alla scoperta di un significato d’assieme. In verità un’idea in questa pubblicazione c’è ed è “forte”: sedici poetesse, dotate di spiccato lirismo e felicemente ispirate, cantano la vita attraverso le sfaccettature di uno smeriglio di cristallo. Cristalli nel vento, è l’opportuno titolo dell’opera, e son davvero puri petali di cristallo queste liriche, petali da strappare uno per uno.