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«Su questa Terra sussistono sempre gli opposti: il bene ed il male, il bello ed il brutto ed, oltre a tanti altri, il ricco ed il povero che sono riportati in questo sonetto. Il tema è prettamente sociale e riguarda due volti differenti di esseri umani. Il ricco che se ne frega altamente di chi a malapena ha di che sfamarsi ed il povero che dovrà sacrificarsi per poter sopravvivere. È questa la più evidente disparità sociale che tuttora vige. Vista la situazione, è assolutamente doveroso dire: "Beati i poveri!".» |
Inserita il 26/10/2017 |
Siccumu ‘nta ‘shtu munnu simu assai,
la vita no’ è pi tutti reculari.
Shta a ci lu pani no’ nci manca mai
e ci no’ tteni nienti ti manciari.
Lu riccu si ni freca ti li ‘uai,
cá teni comu si li pó curari;
lu povuru no’ pó ‘rrivari a crai
ci no’ fatìa e no’ si dà ta fari.
Lu povuru è cuntientu, percé sapi
ca doppu iddu hav’avì’ ‘na ricumpenza
pi la miseria e fami ca è passatu.
Lu riccu, ‘nveci, ci lu meli t’api
s’lu mancia tuttu e poi rimani senza,
pó ddiri ca lu suennu sua è spicciatu.
Traduzione
Il ricco e il povero
Poiché in questo mondo siamo in tanti,
la vita non è per tutti regolare.
C’è colui al quale il pane non manca mai
e chi non ha niente da mangiare.
Il ricco se ne frega dei guai,
ché ha possibilità per curarseli;
il povero non può arrivare a domani
se non lavora e non si dà da fare.
Il povero è contento, perché sa
che dopo lui avrà una ricompensa
per la miseria e la fame che ha provato.
Il ricco, invece, se il miele d’api
lo mangia tutto e poi rimane senza,
può dire che il suo sogno è finito. |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
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«Sonetto classico in vernacolo sanvitese (alto salentino) con relativa traduzione. Schema: ABAB/ABAB, CDE/CDE.» |
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