Visitatori in 24 ore: 8’678
999 persone sono online
1 autore online
Lettori online: 998
Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’348Autori attivi: 7’477
Gli ultimi 5 iscritti: ac autore - Valeria Viva - GiuseppeGiannotti - Marta Paolantonio - Antonio Ivor Boatti |
_
eBook italiani a € 0,99: ebook pubblicati con la massima cura e messi in vendita con il prezzo minore possibile per renderli accessibile a tutti.
I Ching: consulta gratuitamente il millenario oracolo cinese.
Confessioni: trovare amicizia e amore, annunci e lettere.
Farmaci generici Guida contro le truffe sui farmaci generici.
Xenical per dimagrire in modo sicuro ed efficace.
Glossario informatico: sigle, acronimi e termini informatici, spiegati in modo semplice ma completo, per comprendere libri, manuali, libretti di istruzioni, riviste e recensioni.
Guida eBook: Guida agli eBook ed agli eBook reader. Caratteristiche tecniche, schede ed analisi |
|
Ca l'ànama e lu cuerpu so' do' cosi
tiversi, 'ntra ti loru, lu sapimu,
ma no' tutti li voti nu' capimu
ca cu l'ànama hama èssi' rispittosi.
Spini allu cuerpu e all'ànama li rosi,
ccussì t'lu mali nu' ni 'lliggirimu,
percé, ci cu lu cuerpu nu' patimu,
cu l'ànama vulamu culoriosi.
'Na vota si faceva l'addasciunu
comu lu Ramadàn t'li musurmani
e muni, 'nveci, no' ssi faci cchiù.
Ni critimu ca simu megghiu nu',
cá ni sintimu t'essiri crishtiani.
Ci n'hava giudicari è lu Patrunu.
Traduzione
Il digiuno
Che l'anima ed il corpo sian due cose
diverse, tra di loro, lo sappiamo,
ma non tutte le volte noi capiamo
che con l'anima dobbiam esser rispettosi.
Spine al corpo e all'anima le rose,
così del male noi ci alleggeriamo,
perché, se col corpo noi patiamo,
con l'anima voliamo gloriosi.
Una volta si faceva il digiuno
come il Ramadan dei musulmani
ed ora, invece, non si fa più.
Crediamo che noi siamo migliori,
ché ci sentiamo d'essere cristiani.
Chi ci giudicherà è il Padrone (Dio). |
|
|
|
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
|
«Sonetto classico in vernacolo sanvitese (alto salentino) con relativa traduzione. Schema: ABBA/ABBA, CDE/EDC.
Ho scritto questo sonetto in Marocco, là dove la gente castiga il suo corpo e piange quando prega. M'è venuto spontaneo. Tempo addietro, durante la Quaresima, era di precetto il digiuno, ma ora se ne sono perse le tracce. Chissà se noi siamo più credenti dei musulmani! Numericamente loro ci superano... e qualitativamente? Questo è il succo del sonetto.» |
|
Non ci sono messaggi in bacheca. |
|
|
|