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«Ogni anno, il 2 Giugno, ricorre la festa della Repubblica Italiana. Questo di oggi è il 71° anniversario. Il sonetto fa un esame dell'emblema costituito da quattro elementi principali: il ramo d'ulivo che rappresenta la pace intesa in ambito nazionale. Il ramo di quercia sta a simboleggiare la forza e la dignità del popolo italiano. La ruota dentata raffigura il lavoro confacendosi al primo articolo della Costituzione: "l'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro". Infine c'è la stella a cinque punte che identifica l'Italia sin dai tempi del Risorgimento e tuttora rappresenta il simbolo delle Forze Armate italiane che ogni militare porta sulla divisa ai due lati del colletto. La coda del sonetto esprime esultanza in onore della Repubblica Italiana.» |
Inserita il 02/06/2017 |
Ogni annu lu toi giugnu si fishtescia,
essennu ormai 'na cosa assai saputa.
Ogni 'taglianu cu edda si ni prescia,
cá tutti quanti l'hannu benvuluta.
Lu shtemma sua è 'na cosa ca carescia:
l'aulìa, la paci ca è ti nui vuluta;
la gnanna è fforza ca no' nci vintescia;
la rota, la fatìa, cú no' è furnuta.
Lu centru, ca è lu sìmbulu t'l'Itaglia,
la shtella ca nu' tutti hamà purtari
pi putì venci' sempri la battaglia.
Nu' sempri 'nziemi hamà ssapiri shtari.
Havà pajari ci ncununu sbaglia.
Ci pi l'Itaglia è muertu hamà onorari.
E tutti hamà critari:
"È la Nazzioni noshtra la cchiù umana!
Evviva la Ripubblaca 'Tagliana!".
Traduzione
La Repubblica Italiana
Ogni anno il due giugno si festeggia,
essendo ormai una cosa assai saputa.
Ogni italiano con lei si rallegra,
ché tutti quanti l'hanno benvoluta.
L'emblema suo è una cosa che trasporta:
l'ulivo, la pace che è da noi voluta;
la quercia è la forza che non teme il vento;
la ruota, il lavoro, ché non sia mancante.
Il centro, che è il simbolo dell'Italia,
la stella che noi tutti dobbiam portare
per poter vincer sempre la battaglia.
Noi sempre insieme dobbiam saper shtare.
Dovrà pagare se qualcuno sbaglia.
Chi per l'Italia è morto onoreremo.
E tutti dobbiam gridare:
"È la Nazione nostra la più umana!
Evviva la Repubblica Italiana!". |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
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«Sonetto caudato in vernacolo sanvitese (alto salentino) con relativa traduzione. Schema: ABAB/ABAB, CDC/DCD, dEE.
Per oggi, ché ricorre il 70° Anniversario della Repubblica Italiana» |
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