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Brilla l'Empireo,
brilla solenne
per lei che venne
a sposar il Ciel...
Brilla; e discorre
dolce e loquace
al viso che tace
per santo stupor.
Grida gentile
dolci parole
che le carole
sembrano danzar.
Danza felice,
mistica rosa...
dille con posa
«Mi schiudo per Te».
E voi fulgenti
d'Angioli schiere
ch'ognor foriere
siete di rigor
rendete onore
all'alma ascesa
di lei che arresa
per Cristo morì!
Orbene fate
che sul bel viso
un santo riso
le possa brillar!
No! Non sorride!
No! Non esulta!...
Languida, occulta
un'onta d'orror
vola al suo ciglio,
vola e le svela
quel che si cela
nel nostro destin.
Orrida larva!
Di sangue flutti,
paesi distrutti...
di guerra il clamor.
Volan i tempi!
Brute rapine,
pugne meschine
sull'orbe che muor.
La sua memoria
giace tradita
come la vita
che per noi spirò.
Sposa di Cristo,
l'istessa sorte
la beata morte
vi dona nel Ciel!
Era un dì d'Iddio
il Verbo soave.
Che fu? Le schiave
turbe s'uccisêr
empiendo allora
di folli sputi
i detti muti
del nunzio d'Amor.
Era il tuo nome
un dì pregato.
Ora? Sta odiato
e non v'ha pietà
nel toglier pace
al dolce volto
che fier fè tolto
l'uom dall'invasor.
Guerre tremende
senza più pace...
orbe che piace
al nostro dolor!
Vedi, Giovanna?
Le man de' forti
seminar morti
per oro e poter...
Vedi? Lor che pii
fingonsi giusti
gli avidi gusti
asconder nel Ciel
sotto alti nembi
di finte leggi
che non dai seggi
vengon del Signor.
Salvan gli oppressi,
ma son tiranni
che su bei scranni
spargon terror.
Tu un dì librasti
oppressa gente.
Giammai in tua mente
fosti poi oppressor.
Tu umile e giusta
perciò spirasti.
Fûr i tuoi fasti
la fiamma che fu.
No! Quest'alma pia
non può sorrider...
non può conquider
la gioja del Ciel!
No! Anco tradita
dalla sua prole
non può il bel Sole
lieta contemplar!
Naviga allora
legger, leggero
pel mondo intero
il pio suo sospir.
Naviga sempre,
piangendo tanto.
Naufragio santo
nel nostro cammin...
naufragio ardito
nel sangue immondo
che bagna il tondo
cor dell'uccisor.
Oh giorno oscuro,
oh giorno d'ira,
infuria, spira
rivela il Signor! |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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