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mi sforzo a ripescare la tua voce
ma c'è un dedalo che non concede chances
nella mia mente
sbatto nel muro di questo silenzio
ch'è irreale
immagine di sale
la bambola sbilenca sul divano
è tale e quale
ha il sole nei capelli
e in fondo agli occhi fissi, l'alto mare
mi sono chiuso a chiave dentro il labirinto
per non lasciarlo entrare
non piangi più
e Dio...? mi chiedi
dov'era il Dio che non ti vide supplicare...
dove
quel Dio che è appeso solo in chiesa
e della stessa furia, queste mani sporche di candore
non si curò d'incenerire!
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
«Avrà mai fine questa strage d'innocenti? All'interno delle famiglie sempre più lager... depressione, scene di ordinaria follia... e non posso più fare a meno di pensare... perché questo nostro Dio d'amore resta a guardare?? Cristo, l'Innocente, pagò per i nostri peccati ma lo fece consapevolmente... questi figli quali colpe devono espiare in questo mondo, se non le nostre? Scusate lo sfogo... ci sono cose a cui non ci può abituare. Quel libero arbitrio non riguarda i BAMBINI, rapiti, seviziati, massacrati, sciolti nell'acido... se esiste un Dio dovrebbe esistere anche la sua Pietà.»
Commenti di altri autori:
«sai, ho 2 figli, ormai uomini, per 12 anni ho avuto un matrimonio con un marito che picchiava sia me che i figli, dopo il divorzio, ho dedicato moltissimo tempo ai miei figli, per disintossicarli dalla violenza patita, oggi sono promotrice di centri d'accoglienza pro donne maltrattate. bellissima poesia, complimenti, sei splendida»
«Credo che Dio c'entri poco in questo crescendo di spaventosa violenza assoluta, abbiamo il libero arbitrio ma troppo spesso ci comportiamo come neanche le bestie peggiori riescono a fare. E' un orrore che mi uccide.»
«Uno sfogo condiviso nelle sue riflessioni, la famiglia che un tempo era sinonimo di "casa", che ci proteggeva dagli "estranei" è diventata essa "sconosciuta", cosi giorno dopo giorno restiamo impotenti davanti alle notizie su stragi di innocenti, ma Dio non ha colpe ha lasciato all'uomo libero arbitrio, quel libero arbitrio che è sempre più egoistico e che allontana dalla sua parola...»
«grido di dolore che nasce spontaneo dal cuore e non c'è dio che sappia trovare un motivo o una scusa a tutto ciò sta accadendo. Perché questa follia insana, questo massacro di piccole vittime innocenti? ...è un urlo che resta sospeso nel cielo insieme al pianto e all'impotenza di tutti noi. Un abbraccio di solidarietà ed affetto.»
«Questa società dove il decadimento dei valori è norma, ormai assodata, la follia sembra accompagnare l'anima dell'uomo, che compie la sua mattanza su giovani vite inerme e indifese e un urlo s'eleva allora al cielo. Dio perché tutto ciò?Lirica di notevole impatto e intensità del verso che portano ad una profonda riflessione dell'anima!»
«grido che rimane inascoltato... tragedie che si susseguono senza alcuna pieta'...quando il mostro è tra le mura di casa niente ha più senso... grandissima ...»
«...non credo che vi sia, sulla faccia della terra, chi possa rispondere agli interrogativi dell'Autrice, alla sua ribellione. Io, nell'apprezzamento dell'opera sua, posso solo condividere il suo grande dolore.»
«Dov'era Dio quando... ricordati che Dio fece uccidere i primogeniti egiziani per liberare il proprio popolo... a volte mi domando Dio dove sei quando l'anima è stracciata nel sentire, leggere ciò che sta accadendo Violenza inumana, nemmeno gli animali sono così feroci, quando lamamdre mangia il proprio figlio elimina il malato... non lo so, ho tanta paura Bellissima questa tua poesia, onore ai bimbi del mondo tutto e non solo a loro Mille rose rosse, Anna, per te»
«una ribeliione che condivido, alle volte ci si domanda davanti alla strage di Angeli dov'è DIo? Ma il mondo lo gestiscono gli uomini... e il problema è: dove sono gli uomini? l'uomo ha saputo solo distruggere se stesso e lo continua a fare anche sulle sue ceneri! Un dolore d'anima che solo un poeta con la P maiuscola può farne carico nel suo cuore e con questa meravigliosa lirica Urlare! Un inchino profondo alla tua sensibilità poetessa, se altri cuori seguiranno la strada delle emozioni più profonde e scopriranno ancora l'arcano significato della parola uomo... forse ritroveremo quei valori e sentimenti calpestati sotto metri di pece!»
«me la sto ripetendo da anni: una domanda senza risposte... dicono che "bisogna" credere... ma a chi o cosa devo credere? e perchè? forse per sentirmi più forte quando vedo giornalmente l'umanità violare la vita degli innocenti, dei poveri, dei disadatti, degli emarginati? ogni volta invece mi sento più debole... esausto... sconfortato. Una stupenda lirica, un grido di dolore che perfora l'anima.»
«Sembra lontano dalla nostra dimensione quel Dio di cui si parla sempre e sempre indifferente alle tragedie dell'umanità che si susseguono, atrocemente senza tregua... credo che siamo nati casualmente in un luogo ove si sono presentate condizioni favorevoli alla vita... che non siamo in grado di amare e rispettare... Stupendi versi»
«Le domandi che ti poni in questa tua lirica sono più che legittime. Vi sono episodi della vita che, per quanto ci si possa sforzare, non sono spiegabili né con la ragione, né col semplice buon senso. Questa poesia mi ha messo i brividi addosso per il profondo significato che cela. Veramente un ottimo componimento, una ribellione in versi molto apprezzata e condivisa.»
«Un urlo di dolore, di rabbia, di impotenza ci si chiede perché? perché debba accadere tutto questo versi che fanno molto riflettere versi che straziano il cuore molto intensa e sentita profondamente»
«Presumo che tutto ciò accada proprio perché l'uomo s'è allontanato a tal punto da Dio da non riconoscerlo più...Di questi tempi trovo difficilissimo spiegare cosa sia esso per ognuno di noi... Troppe strumentalizzazioni, false verità..." Ama il prossimo tuo come te stesso"...già...peccato che spesso non riusciamo nemmeno ad accettare noi stessi, ad amarci con le nostre debolezze i nostri difetti... Pretendiamo da noi stessi molto più di quel che ci chiede Dio... In questo modo i deboli sono il nostro capo espriatorio, qualcosa che ci rende forti nel sottometterli... Grazie per l'immensa poesia e per la riflessione che da essa scaturisce!»
«E' difficile trovare delle risposte – bisognerebbe solo rimboccarsi le maniche e fare di tutto affinché ciò non avvenga – tutti dicono che bisogna prevenire e non curare – ed allora non tappiamoci gli occhi di fronte all'evidenza, non speriamo in qualcosa che non potrà mai esistere – lo so, sono solo parole, ma da qualche parte bisognerà pur cominciare – sentitissima!.»
«Un urlo di dolore, un urlo di una mamma che sa cosa vuol dire essere mamma. Troppi innocenti, troppi bimbi spenti nell'ingenuità della loro età, schiavi dei soprusi dei grandi. Basta è arrivata l'ora di dare un taglio, di evitare queste orrende tragedie e soprattutto deve pesantemente pagare, chi compie simili ignobili atti. Molto bella, mi unisco al tuo grido!»
«E' un grido di dolore, di disperazione... e nessuna forza divina brucia con un fulmine quelle mani prima che compiano quel terribile gesto... uno schiaffo, una violenza, il recidere una vita innocente... e forse nello scrivere queste parole anche a te sono venute alla mente le innumerevoli immagini di bambini, alcuni senza nome altri con nome e cognome che ci hanno fatto precipitare nel baratro dell'ansia, della paura, del rifiuto di pensare che anche questa volta il mostro ha fatto una vittima, o due insieme, quei due angeli che ci guardano dagli schermi della televisione con quegli occhi pieni di fiducia...»
«Condivido il dolore e la rabbia espressi dall'autrice per la violenza che viene esercitata troppo spesso contro i bambini e molte volte proprio da chi dovrebbe amarli e proteggerli ma non credo che Dio abbia qualcosa a che vedere con questo. Dio non è un burattinaio che manovra l'uomo, piuttosto ci ha donato la razionalità con cui scegliamo consapevolmente di fare o non fare il male. Credo che piuttosto che chiamare in causa Dio dovremmo pretendere una giustizia vera che punisca i colpevoli senza trovare sempre delle scusanti per cui si dovrebbe smettere di fare uscire la gente di galera o ridurre le pene a pochi anni grazie alle continue perizie psichiatriche a cui la nostra giustizia ricorre. La poesia è come sempre ben scritta.»
Cristalli nel vento Autrici del sito Scrivere Una raccolta di poesie è talvolta cosa stucchevole se non sorretta da un’idea che dia coerenza a un “canovaccio”, una sorta di filo di Arianna che conduca il lettore alla scoperta di un significato d’assieme. In verità un’idea in questa pubblicazione c’è ed è “forte”: sedici poetesse, dotate di spiccato lirismo e felicemente ispirate, cantano la vita attraverso le sfaccettature di uno smeriglio di cristallo. Cristalli nel vento, è l’opportuno titolo dell’opera, e son davvero puri petali di cristallo queste liriche, petali da strappare uno per uno.