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Disperatamente sola
tra luoghi sconosciuti,
piedi immersi nel fango
rami strappano capelli
piango, urlo
mi dispero
nessuno ode la voce rotta dal pianto
Tutto tace in questa nera notte
in cui anche la luna
è nascosta da minacciose nubi
Felice al bar con amici di ieri,
tra risa e whisky
un pasticca per dimenticare
chi, era andata via,
via per sempre
lasciando incolmabile vuoto
ed il mio cuore privo di luce
Ora che giaccio
in questo bosco
dove il freddo mi ha uccisa,
dove il cuore ha ceduto
faccio appello
perché nessuno mai,
tra le mani, stringa
qualcosa che alla morte possa condurre
Ora che fluttuo oltre il cielo
vorrei far udire la mia voce
affinché
nessuno muoia
ingoiando una pasticca
di cui non se ne conosce
l'identità
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
«Penso che queste sarebbero potute essere le parole che Elisa Benedetti avrebbe voluto dire a tutti i giovani del mondo (ragazza di Perugia che sembra sia morta di freddo e per colpa di una pasticca poiché lei non era una drogata abituale)»
Commenti di altri autori:
«I tuoi versi sono bellissimi e pieni di umanità. La sensibilità che ti ha portata a comprendere ed a scrivere questa lirica è da grandi applausi. Ma credo che forse molti ragazzi preferiscono di gran lunga le pasticche a qualsiasi tipo di consiglio, esempio o avvertenza. A qualsiasi evento terribile che li mette davanti a probabili catasftrofi nelle loro vite. Non sono le pasticche che vanno da loro ma il contrario. Non sono indotti da qualcuno a prenderle ma le cercano e le pagano con tutto quello che hanno. Sanno benisimo a cosa vanno incontro ma se ne fregano perché il rischio e troppo da brivido per lasciarlo perdere. I disagi esistenziali centrano proprio poco. Vogliono quelle cosine colorate e tante. Purtroppo è questa la realtà.»
«Un'autrice che sa dipingere nei suoi versi tutta l'atrocità, la debolezza e la fragilità di questa umanità che sa sol cercare la morte invece di respirare e bramare la vita in qualsiasi suo impercettibile soffio... mi rammarico profondamente per chi, come me, la cerca tutti i giorni l'ama con tutta l'anima e cuore, perché la Vita dura un soffio di vento, non c'è bisogno che gli alitiamo anche contro! Una lirica che lascia il segno!»
«sono umbra, abito vicino perugia, la realtà e diversa da quella proposta dai media, c'è un fenomeno che è dilagante fra i giovani che vanno all'università,prima di sostenere gli esami s'impasticcano con sostanze che li rendono atti a superarlo, molto bella questa tua»
«Da questi fatti di cronaca emerge l'assoluta solitudine dalla quale siamo sommersi un po' tutti e in maggior modo i giovani che non avuto il tempo di costruirsi una pelle coriacea e resistente a tutto. La vita ci sottopone a prove continue e quando siamo in difficoltà scopriamo, a nostre spese, che le amiche non sono poi così tanto vicine, che l'amore è spesso una parola e basta. L'indifferenza uccide più delle pasticche. Bella.»
«Penso che alla base di tutto vi sia una società fredda, lontana, distante dal vero amore e dalla vera solidarietà!Spesso si cresce e muore nell'assenza di sentimenti e perché qualcosa cambi dobbiamo ammettere che l'eredità di questo indifferente e drogato mondo spesso è stata regalata dalla generazione precedente che non ha saputo dare la forza e il coraggio per affrontare la vita reale! Riflessione grande in versi,»
«Struggente e dolorosamente intenso questo filo del pensiero di chi non ha potuto ritrovare il suo, nel buio del caos mentale. Un monito perché non accada ancora... un monito che cadrà nel vuoto Rosy... l'autodistruzione di molti giovani è purtroppo assolutamente consapevole. Grazie di cuore è magnifica.»
«Un dramma nell'angosciante sistema di una società che costringe molte giovani anime a rifugiarsi nel sogno di evasioni e di proibiti paradisi artificiali...è anche il dramma della solitudine dei sentimenti, inariditi dall'indifferenza di chi dovrebbe invece dedicare la propria esperienza e il proprio amore al coltivare diversi ideali di vita... Bellissima lirica!»
«se i giovani leggessero le poesie, oltre che PARLARE con i genitori... se il mondo fosse meno amaro, se... quanti se vorrei x regalare la vera felicità, non quella delle pasticche che portano alla morte! Un poesia che tocca il cuore e fa riflettere su un problema sociale ed umano ormai dalle proporzioni gigantesche.»
«A volte dei gesti di leggerezza sembrano essere fatali nella vita, che viene spezzata miseramente nell'arco di poco tempo, senza che niente e nessuno possano, in qualche modo, intervenire...»
«Ennesimo caso di cronaca sfociato in tragedia. Come sempre Rosy, riesci sempre ad immedesimarti nei panni di chi vive situazioni di diversa natura riportando emozioni e sentimenti in modo incantevole. Cosa avrebbe detto questa giovane ragazza? Sicuramente le parole che tu stessa hai saputo esporre con dolcezza e sentimento. Nel fango di un bosco nudo e freddo, s'è spenta l'ennesima vita, spezzata da sostanze utilizzate per spegnere la mente dei ricordi. Sempre più giovani fanno uso oggi di droghe, per questa vita così monotona? No, la vita è monotona per chi non ama la vita, per chi non riesce ad inventarsi diversivi e si rifugia fragilmente dietro schermaglie, dietro alibi, dietro paure e insicurezze. Intensa e condivisa con grande stima»
«Versi agghiaccianti... entrano dentro si conficcano nel cuore in quanto dolorosamente veri parole che fanno male, una norte che si poteva evitare un grazie alla sempre attenta e sensibile autrice»
«struggente, parole che fanno male leggerle, ma purtroppo questa nostra società che non t'aiuta ma anche vero che spesso non vogliamo essere aiutati quanti ragazzi cadono nel buio più nero...è bellissima Rosy! applausi»
«morire a vent'anni. forse per uno stupida giornata, poteva ritornare a casa ed invece ha trovato la morte. cronaca, di tutti giorni, cronaca riportata in poesia, e brividi mi percorrono ma cosa sono in confronto ai brividi davanti alla morte. bella Rosy, bella nella sua atrocità.un bacio»
«Una grande poesia d'impatto sociale molto forte. La droga spegne giovani vite fragili e deboli che si lasciano soggiogare dall'euforia del momento. Bellissimi versi di dedica all'ennesimo caso di ingiusta morte. Stupenda!»
«Una straordinaria struggente intensità in questi versi dove dolore e morte si affacciano dal palcoscenico della nostra quotidianità, invitandoci sempre e comunque a riflettere sui fatti della vita. Bellissima lirica, apprezzatissima nello stile e nel contenuto.»
Cristalli nel vento Autrici del sito Scrivere Una raccolta di poesie è talvolta cosa stucchevole se non sorretta da un’idea che dia coerenza a un “canovaccio”, una sorta di filo di Arianna che conduca il lettore alla scoperta di un significato d’assieme. In verità un’idea in questa pubblicazione c’è ed è “forte”: sedici poetesse, dotate di spiccato lirismo e felicemente ispirate, cantano la vita attraverso le sfaccettature di uno smeriglio di cristallo. Cristalli nel vento, è l’opportuno titolo dell’opera, e son davvero puri petali di cristallo queste liriche, petali da strappare uno per uno.