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Ascolto la voce della pioggia,
guardo la luna
adagiata su piccole nubi,
le fronde degli alberi
giocare con l'amico vento
Invadenti pensieri
affollano la mente,
accendo una sigaretta,
vola lontano il fumo
spandendo il suo aroma
per questa solitaria casa
Ricordi accendono desideri,
timidamente,
lascio che l'anima
sia trasportata da essi
nei giorni in cui,
tra sgualcite
lenzuola di seta,
il capo sul suo petto,
ero felice
Nessun amore oggi
condivide i giorni miei
forse, forse
è giusto che sia così
Come può amarmi
un uomo
se nemmeno mia madre
è stata capace
di donarmi il suo cuore?
...
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
«Bellissimi versi, che trasmettono un forte sentimento. Malinconica e triste questa poesia, eppure si evince un grande animo. E forse la colpa degli accadimenti, il destino avverso, non è imputabile solo al nostro agire. Molto apprezzata!»
«una lirica triste, che non voglio commentare oltre... per rispetto al forte sentire dell'autrice, ma dico solo che non è giusto così! Anime così belle che riescono a esprimere e a suscitare forte emozioni, sono Grandi dentro e meritano tanto, tanto Amore! Una Poesia che graffia l'anima... ma accarezza il cuore! Grazie, per le emozioni...»
«La tristezza di questi versi hanno radici profonde radicate nel vuoto incolmabile della mancanza materna. Forse il non sentirsi amati da colei che ci ha messi al mondo rende insicuri di noi stessi. Ma l'intelligenza e la grande sensibilità dell'autrice rivela una forza ed un coraggio nella vita ammirevoli. Tutti prima o poi amiamo e siamo amati, basta saper attendere il proprio momento individuando le falle dove non lasciarsi cadere e disperdersi. Bellissima poesia complimenti.»
«versi splendidi che attraggono per sentimento ed intensità d'emozione che colpisce il cuore, non entro in profondità nel commento perché si legge troppo il dolore che emani ed in silenzio leggo questa tua opera.»
«Colpisce inesorabilmente la grande sensibilità dell'autrice, le riflessioni sulla vita, sugli amori, a volte ci attanagliano la mente... ma i sentimenti in questa lirica sono limpidi e profondi. Apprezzatissima!»
«Sei vera, Rosy, sei profondamente vera e metti l'anima nelle tue sublimi liriche e si sente! La nostra anima dalla tua prende questo amore che hai dentro, da dare, tanto, silente, ma pronto ad esplodere! Complimenti!»
«molta insicurezza dentro di te, il tuo passato ti fa sentire senza diritto di essere amata ma la tua sensibilità è immensa e l'amore che hai dentro basta x darti la forza di credere in te e in un nuovo amore. Credici!»
«Una visitazione della propria anima e del proprio essere così amareggiato dalla tristezza di non avere gioito dell'affetto della madre... ma questa terribile esperienza non deve essere condizionante nel rapporto con gli altri... l'amore arriverà quando meno te l'aspetti...è lì dietro l'angolo pronto a colpirti con la sua freccia... Profondissima lirica... molto coinvolgente!»
«In alcuni momenti rimuginiano, con tristezza, attimi di vita, soffermandoci su quegli affetti importanti che, senza dubbio, sarebbero dovuti essere più presenti e vicini... ma a volte la vita riserva incredibili sorprese quando ci sembra di aver perso tutte le speranze...»
«...l'amore, dolce amica, è un volo di rondine... un'onda lieve o impetuosa che accarezza o travolge manciate di giorni, in quello spazio fuggevole di tempo, che è la nostra vita... e tra un'onda e l'altra c'è silenzio e solitudine, vuoti e mancanze, ma è solo la regola dell'esistenza... il sole e la notte s'inseguono sempre... ti abbraccio...»
«Disperazione in versi per quel passato che l'autrice non riesce assolutamente a cancellare dai suoi pensieri pur non conoscendolo – quell'amore mancato, quelle carezze sempre desiderate continuano ancora a farla soffrire, quella conoscenza negata non riesce proprio a digerire. La sua vita non smetterà mai di correre su quel binario che sembra non avere fine.»
«L'amore che non siamo riusciti a stringere nei primi anni della nostra vita, segna inesorabilmente la nostra anima. Spesso però attraverso questa mancanza riusciamo ad apprezzare ancora di più quei tesori che la vita offre comunque a tutti. A te ha lasciato la sensibilità d'animo, la struggente malinconia che hanno fatto di te una persona speciale.»
«L'amore è prezioso ma così raro e quando lo incontriamo magari neanche ci rendiamo conto della nostra felicità. Quando si allontana da noi, il ripianto ci divora e ci fa star male. Non credo che tua madre non ti abbia amata ci sono situazioni che costringono a comportarsi in un certo modo. Non farti inutilmente del male magari l'amore arriverà quando meno te lo aspetti.»
«Ricordi nostalgici affollano l'anima, ricordi di felicità, mentre ora nessun amore culla l'anima. Una chiusa tristissima forse esasperata dalla situazione, ma l'amore all'improvviso si presenterà e ti riempirà il cuore perché un'anima così ricolma di sensibilità sarà certamente colpita dalla freccia di Cupido, così senza alcun preavviso, quando meno te lo aspetti.
Hai troppo amore da dare non puoi tenerlo rinchiuso. Un abbraccio e tanti complimenti per il tuo apprezzatissimo scritto.»
«Immagini che da subito fanno tenerezza e nello steso tempo eamanano malinconia. Una malinconia che va rafforzandosi in ogni verso e che non cede il passo al sorriso. Perché gli unici ad essere presenti sono i pensieri che, prepotenti rubano i ricordi, facendoli riafforare ad uno ad uno nella mente. Ed è nel silenzio della solitudne che le lacrime scivolano nei ricordi, un giorno di felici momenti, oramai finiti, oramai lontani. Una poesia che ci regala commoventi emozioni e un pizzico di rabbia quando l'autrice, nei versi finali scrive"Come può amarmi un uomo/se nemmeno mia madre è stata capace di donarmi il cuore?".Struggente questa strofa che non può non farci soffermare sull'immane sofferenza che bagna questi versi così toccanti, così autentici.»
«Sono una mamma adottiva e conosco bene la ferita di cui parla l'autrice... Una macchia indelebile nell'anima. Sentirsi rifiutati dalla propria madre è qualcosa d'inaccettabile, qualcosa che fa sentire indegni per il resto della vita... Molto sentita... La conservo!»
«Gli uomini e le madri hanno motivi diversi per amare e non sono confrontabili o conseguenziali. Ma questo non è un buon motivo per lenire le ferite descritte in questa poesia-»
Cristalli nel vento Autrici del sito Scrivere Una raccolta di poesie è talvolta cosa stucchevole se non sorretta da un’idea che dia coerenza a un “canovaccio”, una sorta di filo di Arianna che conduca il lettore alla scoperta di un significato d’assieme. In verità un’idea in questa pubblicazione c’è ed è “forte”: sedici poetesse, dotate di spiccato lirismo e felicemente ispirate, cantano la vita attraverso le sfaccettature di uno smeriglio di cristallo. Cristalli nel vento, è l’opportuno titolo dell’opera, e son davvero puri petali di cristallo queste liriche, petali da strappare uno per uno.