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Gridano le anime
che mai videro sepoltura,
volti disfatti
corpi inesistenti
nel fondo degli abissi
Corpi di noi
pianti invano
cercati da sempre
forse, qualche d'uno
ricevette fiori
dolcemente trasportati
da onde amiche
altri,
solo coralli
sui loro cuori
Tra carcasse di navi,
intrappolati da cinghie
di elicotteri abbattuti
con ancora i loro sogni
impressi sulle ossa,
laggiù negli abissi
Nessuna emozione
in quei teschi
corrosi dal tempo
eppure
furono padri
fratelli
mariti
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
«Il mare e gli oceani erano anticamente il luogo dove riposavano le anime dei defunti. In quasi tutte le mitologie antiche tra cui celtica... Anwnn... e germanica ...Aegir... gli abissi marini sono il padre che accoglie i suoi figli. La vita viene dal mare, nela sua umidità si crea e si annienta. I tuoi versi sono bellissimi e dolcissimi nel loro malinconico fascino per ricordare chi giace nel grembo degli abissi... del silenzio. Complimenti Rosy.»
«In memoria di coloro che giacciono in fondo al mare. Un riaffiorare del ricordo perché non si dimentichi. Un lessico molto espressivo (carcasse, cinghie...) rende viva l'immagine, un percepire realmente le cose osservandole, generando un coinvolgimento notevole del lettore. Opera eccellente dal forte impatto emozionale.»
«alla fine chi non vorrebbe diventar corallo... piuttosto che cenere o cibo per i vermi... almeno le nostre incostrazioni, ancor più coriacee resisterebbero all'intemperie della morte... così come hanno faticato tanto nello sbattersi in quelle della vita...»
«Una tematica molto particolare, quella trattata in questa poesia. E chissà quanti sono coloro di cui non si sa più nulla, caduti anche per gli orrori della guerra. Molto apprezzata!»
«Coralli senza nome, che insieme alle carezze del mare ricevono le lacrime dei cari che non avranno mai la possibilità di avere un fiore con il profumo della loro terra. Un applauso Rosy, estremamente cruda eppure tanto dolce e sensibile in questa lirica.»
«Bellissimi questi tuoi versi in memoria di tanti corpi che giacciono in fondo al mare, tante vite spezzate tragicamente, tanti morti nei mari della terra. Delicata e dolce commemorazione, piaciuta e condivisa. Complimenti Rosy.»
«La morte arriva in qualsiasi momento e in qualsiasi modo, anche per quelli che navigano le acque degli oceani come tanti anni fa è avvenuto per le persone che viaggiavano su Titanic e sono rimasti in fondo agli abissi dell'oceano... ma tanti altri ancora più sfortunati che hanno intrapreso la via del mare per raggiungere terre dove avrebbero trovato vita migliore e invece hanno trovato nel mare la morte... ed è giusto ricordarli . Profondissima poesia di contenuto molto toccante»
«L'autrice con grande sensibilità d'animo ha colto nel dramma il rispetto nel ricordo delle tante vite che un tempo erano persone con i loro sentimenti e le loro famiglie ed ora corpi dispersi e ingoiati dal nulla senza degne sepolture! Plausi per la grande sensibilità e capacità di mettere in versi grandi riflessioni!»
«Credo che ognuno di noi abbia un tracciato ben delineato della propria esistenza e purtroppo alcuni destini crudeli tracciano morti violente e inaudite in quei fondali del mare, ove correnti e marosi logorano quelle infelici spoglie...»
«Un cugino di mio nonno, ufficiale di marina militare, scomparve con il suo sottomarino nelle acque di Capo Finisterre nell'ultimo conflitto mondiale... ogni tanto se ne parla come di un eroe, ma non riesco a non pensare alla terribile agonia che lo portò alla morte... La tua bellissima lirica m'ha riportato a lui ed alla sua tragica scomparsa... lui che amava il mare come una madre...»
«L'autrice non si ferma proprio davanti a niente – sempre ha un pensiero per tutti. Ricordo di aver fatto diverse riflessioni nel tempo, pensando che non arriveremo mai a sapere quanti corpi sono rimasti laggiù, tanto da credere che arriveremo al punto che quel mondo sommerso un domani sarà più abitato del nostro. Sentitissima.»
«il mare nasconde tutto con la sua immensità e negli abissi saranno tanti i segreti che conserva, tra questi sicuramente i corpi di coloro che sono morti e che giacciono nei fondali per svariati motivi nel corso di tanti anni ...dedica molto bella»
«un colpo al cuore le poesie di Rosy, parole adagiate sopra un foglio che risvegliano emozioni e sentimenti, non si puo' restare indifferenti alla "mondialità" del suo modo di esprimere concetti di vita espressi in poesia ...»
«C'è una statua, nel paese dove h trascorso la mia infanzia, che mi ha sempre colpita: un'immensa onda di marmo bianco di Carrara dalla quale emergono mani e braccia. Una dedica a tutti i caduti in mare di un posto di marinai e pescatori. Terribile nelle immagini che colpiscono oltremodo, meravigliosa nel pensiero che anima questa dedica magnifica.»
«Un pensiero dolce e di sentimento per tutte quelle persone perdute negli abissi di fredde acque che non hanno potuto riabbracciare i loro cari, sepolto nei fondali. Tristi e molto riflessiva, ma scritta con la solita bravura. Brava Rosy, un abbraccio»
Cristalli nel vento Autrici del sito Scrivere Una raccolta di poesie è talvolta cosa stucchevole se non sorretta da un’idea che dia coerenza a un “canovaccio”, una sorta di filo di Arianna che conduca il lettore alla scoperta di un significato d’assieme. In verità un’idea in questa pubblicazione c’è ed è “forte”: sedici poetesse, dotate di spiccato lirismo e felicemente ispirate, cantano la vita attraverso le sfaccettature di uno smeriglio di cristallo. Cristalli nel vento, è l’opportuno titolo dell’opera, e son davvero puri petali di cristallo queste liriche, petali da strappare uno per uno.