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Responsabilità sociale
Mura di pietra (la mia storia)
Introspezione
L'ho incontrato ieri
m'ha sorriso
seduto sui gradini
davanti a quel portone vecchio
e sbiadito come allora
dai pomoli d'ottone
e l'ho guardata in faccia
casa mia
mentre scalfiva
le crepe ridipinte sulla pietra
dalla pioggia,
la stessa
che guadagnò la targa in marmo
cementata
un metro e ottanta d'acqua
e fango
nel sessantasei
ha ancora le persiane bianche
lei
scrostate e intrise
che affacciano sui treni a passo lento
sui binari
in prossimità della stazione
ne ho carpito i tratti
l'ho scrutato,
lui, non ha cambiato affatto il viso
del mio nido
nè della strada bigia
che in nome del progresso
spazzò il grande giardino
tanto amato,
il regno mio incantato
di fiabe e lucciole nel glicine sul muro
e l'altalena appesa al ramo
sempre lì
nei mei pensieri
l'età muta il ricordo nel riampianto
di com'era,
lui, è il solito di sempre,
vagabondo
padrone e prigioniero
di ciò che resta inalterato
dentro,
tempo, che passa indisturbato
sulla pelle
in superficie è tutto uguale
cambio io
lungo la storia,
aria di nostalgia archiviata dentro al cuore
e nello sguardo.
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
«Nostalgica per eccellenza quando ripasso davanti alla casa dove sono nata e ho trascorso gli anni dell'infanzia, dopo aver aperto il portone, mi aspetto di vedere le mie compagne di giochi, l'ascensore di ferro, gli innamorati che si baciavano complice il buio dell'androne e quel pezzo di cuore che devo aver lasciato in un angolo delle scale!»
«...tutto passa, trascorre e si trasforma (il "panta rei" di classica memoria) nel tempo... ma il tempo stesso è assolutamente incapace di modificare i ricordi di cose, persone ed avvenimenti... tutto rimane vivo in noi... incancellabile! Tornare ai luoghi dove eravamo bambini, alle prime gioie ed alle prime lacrime... tutto vive in noi... con la forza e l'icastica incisività di questi splendidi, meravigliosi versi. Un'altra preziosa gemma!»
«Un viaggio nel passato, un tornare alle proprie origini con amore e tanta nostalgia nel cuore. Un'emozione che accomuna tutti e perciò inevitabilmente tocca il cuore del lettore. Poesia coinvolgente e ben scritta.»
«Una poesia affascinante che ripercorre emozioni e sensazioni nella nostalgia di ciò che cambia e si tramuta e sembra davvero che i muri possano vivere un sentimento e avere moti d'animo che passano attraverso chi ha percorso il tempo di quella storia. Una lirica molto bel congeniata e molto coinvolgente. Paesaggio dipinto con i pennelli del cuore. Molto piaciuta!»
«E' dolce la malinconia che pervade questo tuo scritto. Ricopre di uno strato lieve le mura di questa casa di pietra, immutabile nei ricordi, piena della polvere del tempo nella realtà. Il ritorno ad un passato idealizzato che è nostro bagaglio e nostra forza, stimolo alla riflessione ed all'andare oltre perché i nostri passi ci hanno portato lontano da lì. Superba, nei tempi e nei modi e nella bellezza di parole che hanno melodia»
«Anch'io quel lontano '66 l'ho impresso nella mente – immagino a cosa l'autrice si riferisce. Una poesia che sento particolarmente, penso che si sia in pochi a capire cosa vuol dire rivedere a distanza di anni la casa che ci ha visto nascere – io ho avuto la fortuna di poterci tornare a vivere – cosa chiedere di più!. Dolcissima, una vera scarpinata nella storia.»
«Un'immagine stantia, che rievoca immagini e sensazioni del passato, in un presente, ove la personalità si è modificata e vive e sente con una sensibilità molto diversa... Lirica piaciutissima»
«Si sente aria di nostalgia per gli anni dell'infanzia che sono vivi intensamente nella casa dei ricordi, che mai muiono nel cuore e nell'anima dell'autrice. Lirica amabile ed emozionante, bella!»
«Una casa di campagna, vecchi ricordi di bambina. L'altalena, il giardino è tutto un incanto. Raccontata così sembra proprio una bellissima fiaba. Peccato solo per il tempo... Apprezzatissima lirica.»
«Sempre dolce e profonda, riesci a comunicare le tue emozioni a chi le assimila come carta assorbente. Bei versi che si sviluppano con musicalità e sentimento e con una profonda nota di nistalgia.»
«da leggere e rileggere per non perdersi neppure un attimo, non un dettaglio . stupendi versi tra una fiaba antica e un rimpianto, dolce e struggente ...»
«E' verissimo... leggendola si ha davvero l'impressione di leggere una fiaba... e chi ci dice che in effetti la nostra vita un po' non lo sia? Bellissima!»
«La mia casa non c'è più. E' stata venduta. Ora altri passi camminano sul pavimento a lastre di marmo, altre mani ne sfiorano le pareti, altri occhi osservano le sue pareti, sulle quali avranno appeso le loro cose, togliendo le mie... Sì, forse, più che al luogo, provo nostalgia per le situazioni, gli avvenimenti di allora. le prime gioie, i primi dolori... La mia casa e mia infanzia... che non ci sono più...»
«è intenso l'impatto con questa stupenda tua poesia, tra gli strati della vita, tra le immagini ancora chiare e palpabili, lungo i binari del pensiero, dei ricordi e a quelli che verranno... bella e ancor più bella Kiaraluna»
«...c'è tutta l'atmosfera di una fiaba, la cui trama è intessuta di ricordi di vita vissuta, di quel tempo che la bruttezza della vita, ancora non aveva sporcato... è un testo bellissimo che sento molto e mi riconduce con gli occhi della memoria, ad un'altra casa di pietra, ad un'altalena appesa ad un ramo e a lucciole da rincorrere nel profumo della sera... splendida Kiaraluna, ancora...»
Cristalli nel vento Autrici del sito Scrivere Una raccolta di poesie è talvolta cosa stucchevole se non sorretta da un’idea che dia coerenza a un “canovaccio”, una sorta di filo di Arianna che conduca il lettore alla scoperta di un significato d’assieme. In verità un’idea in questa pubblicazione c’è ed è “forte”: sedici poetesse, dotate di spiccato lirismo e felicemente ispirate, cantano la vita attraverso le sfaccettature di uno smeriglio di cristallo. Cristalli nel vento, è l’opportuno titolo dell’opera, e son davvero puri petali di cristallo queste liriche, petali da strappare uno per uno.