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Responsabilità sociale
L'Arte
Riflessioni
Del suono
avanza piano l'eco,
striscia
lungo il muro
al bisbigliare di comari
ricamato a punto croce
sui telai
sulle ginocchia
maestria
ridonda forma al niente
capolavori
d'asole e bottoni
ombre in antitesi fra loro
chiaroscuri
- l'arte -
nelle mani - di forgiare
armi di fiato
aghi - volutamente storti
premeditati
al ricercar del retto filo
i nodi.
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
«L'arte della maldicenza, subdolo tatuaggio sull'incosapevole " nuda " pelle altrui, frutto di pochezza e invidia, e sempre, rigorosamente... a doppio taglio!»
Commenti di altri autori:
«La maldicenza è sempre indice di un malessere interiore, di una turba della psiche qualche volta! Che vogliamo farci? E' un'arma subdola, come l'invidia, una sorta di boomerang. Cosa dire, con l'Autrice, a chi è vittima della maldicenza? Ha già risposto il sommo Poeta:"Non ti curar di lor... ma guarda e passa!".»
«Con vera sapienza poetica e maestria viene tratteggiata una delle arti più subdole e più radicate nell'essere umano: la maldicenza, figlia dell'invidia e della pochezza spirituale. Bella l'idea, il suo sviluppo e, come sempre, affascinante la cadenza poetica. Piaciuta molto»
«La maldicenza è la figlia primogenita dell'ignoranza. Il problema è che riesce sempre a ferire gravemente. Stupenda lirica che, oltre ad offrire preziosi spunti di riflessione regala anche quel gusto nella lettura che solo un certo stile poetico sa far provare. Bella veramente.»
«Pensandoci bene il gossip esasperato nei mezzi di pubblicazione è sinonimo di maldicenza. Ieri, era la vicina di casa che si nascondeva dietro le persiane per spiare e chiacchierare: oggi è tutto potenziato come se non si potesse fare a meno di vivere di luce riflessa impicciandosi delle faccende altrui. Bella poesia.»
«...la maldicenza va batte la lingua sul tamburo... cita una canzone di De Andrè, e le comari di maestria tra invidia insensibiltà e cattiveria non finiranno mai di cucire, ma io dico sempre che la cattiveria in queste meschine persone sia come uno stato compulsivo, senza rendersi conto che prima o poi si ritroveranno sole, quindi anche autolesionista Magnifica poesia per stesura e cotenuto tanto sentito e condiviso»
«E' così non possiamo farci nulla... Variegato l'animo umano, variegata specie, quella umana... Meglio il mondo animale, vero amica mia! Ottima nella stesura, versi leggeri ed eleganti.»
«Poetare particolarmente sapiente, in una stupenda lirica, che fa arte di metafora, soffermandosi su tutte quelle persone che amano "inciuciare", danneggiando il prossimo... Lirica elegante, molto apprezzata»
«una poesia che mi ha affascinato per la sua graziosissima interpretazione poetica avvolgente, nel suo dire è entusiasmante... un capolavoro, che poetessa sublimamente espone... un vero splendore»
«Il serpente ha la lingua biforcuta, a due punte, tale e quale quella del maldicente, che con un solo colpo ferisce e avvelena l'orecchio di chi ascolta e il buon nome di colui di cui si parla male... Non esistesse la maldicenza un buon 50% del disagio esistenziale sarebbe risolto...»
«Sono capolavori d'asola e bottoni le dicerie della gente che pur di far qualcosa deve sparlare anche quando non ce n'è bisogno. Descrizioni incantevoli per descrivere un fenomeno di cui ne siamo un po' tutti vittime, vittime dell'invidia altrui. Bella molto Anna, mi unisco alle tue parole con un grande applauso!»
«la maldicenza cara amica è un'arte velenosa ma proprio come dici tu a doppio taglio comunque chi la fa la aspestti ottima poesia come sempre un abbraccio»
«Lo sparlare degli altri è diventato oramai una abitudine, una malattia sociale alimentata anche dal basso profilo di una società che ha perso ogni valore e si avvia verso il degrado morale... Bei versi abbinati a metafore molto calzanti.»
«Un tessere e tramare che alla fine non ha alcuna utilità. Sarebbe meglio parlar chiaro, ma sembrerebbe che la sincerità non sia pratica abituale. Una poesia composta in modo meraviglioso, come sempre sa fare questa poetessa. Originale la metafora usata. Molto apprezzata!»
«splendide metafore un ritmo profondo e riflessivo, un sentire forte. tutto torna... nella vita... chi fa' del male lo riavra' indietro con tutti gli interessi»
«Chi non l'ha subita?... Fa male, tanto, a volte troppo, quando supera il "normale e tollerabile" pettegolezzo, diventando vera e propria calunnia persecutoria, che si concretizza con anonime parole scritte fatte trovare sul parabrezza di un'auto o in una cassetta della posta...»
«Il maledetto vizio di parlare male degli altri e sempre quando questi sono assenti. Io aggiungerei anche un tocco di vigliaccheria e cattiveria. Brutto vizio che prima o poi si ripercuote su chi lo ha. Apprezzatissima lirica.»
«E' davvero pochezza umana quella degli ipercritici, o dei maldicenti. Non riesco a definirla in altro modo. Ma si sa che, come così come dice un famoso aforisma: "La bontà possiamo aspettarcela solo dai forti, mai dai deboli". Versi artisticamente bellissimi e Condivisissimi nel contenuto.»
Cristalli nel vento Autrici del sito Scrivere Una raccolta di poesie è talvolta cosa stucchevole se non sorretta da un’idea che dia coerenza a un “canovaccio”, una sorta di filo di Arianna che conduca il lettore alla scoperta di un significato d’assieme. In verità un’idea in questa pubblicazione c’è ed è “forte”: sedici poetesse, dotate di spiccato lirismo e felicemente ispirate, cantano la vita attraverso le sfaccettature di uno smeriglio di cristallo. Cristalli nel vento, è l’opportuno titolo dell’opera, e son davvero puri petali di cristallo queste liriche, petali da strappare uno per uno.