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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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«A volte... fa meno paura vivere morendo... che morire vivendo.»
Commenti di altri autori:
«L'onda nera sta per arrivare Che magnifica e terribile metafora per chi è già vicino a morire e non guarda altro che il mare Bellissima metafora applauso»
«Profonda, misteriosa, affascinante come il mare questa poesia. E quando una poesia può, giustamente, essere accostata ad un elemento così grande ed importante, non serve aggiungere altro per definirla una vera perla. Piaciuta, apprezzata e segnalata.»
«Verissima la nota... Nel brano poetico colgo anche un rapporto tra il vecchio e il mare che ferma il tempo, privilegiato stacco che unisce i due spiriti. Anche il mare osserva il mondo! Molto bella!»
«Poesia che condivido in pieno. Bisogna vivere "vivendo", altrimenti questa esistenza si riduce ad una pallida agonia, in attesa dell'inevitabile. Bisognerebbe riuscire a fare le cose che più ci piacciono, occorrerebbe un po' di coraggio in più. poesia apprezzatissima. anche per lo stile.»
«La morte dei giovani é un naufragio, quella dei vecchi un approdare al porto...(Plutarco) ...la rassegnazione di chi ha vissuto una intera vita e non vede più luce nel proprio orizzonte, estrema ratio quella di attendere la fine immobile... arrendendosi al proprio destino. Intensa... bellissima.»
«Questa poesia proprio a riflettere quello che penso ormai da tempo... Ci lasciamo a andare in un sopravvivere, a un guardarci intorno ma raccogliendo solo quel che possiamo, senza farci coinvolgere più di tanto... La paura di poter trovare prima o poi quell'onda anomala che ci travolge e non sappiamo come reagire, è troppo grande. Stupenda molto sentita e meravigliosa stesura!»
«"è meglio una fine disperata o una disperazione senza fine?"...
stupenda lirica con metafore calzanti... sul male di vivere... o meglio il "mare di vivere"...vivere il male... vivendo quel mare... che ci portiamo dentro... disagio esistenziale... costante logorio interiore... complimenti. cià.»
«è meglio vivere osando e rischiando che stare ad aspettare che gli eventi passino senza neanche accorgercene... altrimenti la vita non ha senso... bellissima questa tua poesia che porta a riflettere sull'esistenza umana»
«L'onda nera che ti attende è meno nera se disponi l'animo all'accoglienza di una "filosofia dell'essere e dell'esistere" che ti dona pace, saggezza, equilibrio. MAGISTRALE... , come sempre, Anna!»
«Brava, c'è persino una nota di serenità nell'attendere un brutto ma un'inevitabile presagio, come l'amore per il mare e la morte tutto è un destino umano atteso con immensa saggezza.»
«Gomitoli di nodi marinari bagnati e qundi impossibili da disfare... restare a fissare il mare nella calma apparente agli occhi... in attesa dell'onda assassina... che dire Anna se non che è stupenda. I tuoi versi si colorano sempre di serena calma che arriva fino al cuore. Sentita, piaciuta e apprezzata tanto. Chi muore morendo lascia amarezza, e vivere morendo... è un vivere a metà ...Complimenti di cuore»
«Credo che, nell'arco dell'esistenza, sia sempre meglio scegliere, momento per momento, cercando soluzioni adeguate, piuttosto che attendere passivamente il corso degli eventi... Lirica straordinariamente originale, apprezzatissima»
«una stupenda poesia che affascina così come affascina il mare una intensa poesia riflessiva che mi porta con la mente alla catastrofe che si sta consumando in america con le perdite di petrolio in mare dove questo sta distruggendo la natura»
«Poesia dalle metafore eccellenti, dove ogni parola, al posto giusto, è descritta con minuziosa cura e bravura. Protagonista il vecchio e il mare: Il vecchio, solo, in mezzo ad un contesto quasi, inerme, stanco di lasciarsi andare, quanto a tentare di salvarsi. Lui, fermo ad aspettare che la morte lo colga, preparandosi all'evento, senza neppure alzare gli occhi al cielo. Perché, ciò accade, quando la stanchezza dell'anima è più forte della stanchezza fisica! A volte, succede, che si finisce col pensarla così, quando l'apatia sovrasta la propria esistenza... quando non si ha più voglia di voltarsi indietro per continuare... cambiando strada! Straodinariamente riflessiva... bellissima stesura!»
«Una grande e sicuramente diversa sensibilità ci porta ad avere una percezione della realtà...consapevole... e nasce la tristezza, un momento di indicibile malinconia che passerà...deve passare! Bellissima!»
«La paura della morte è comune un po' a tutti ... eppure c'è attesa a questo evento, la consapevolezza raggiunta forse... assicura un vita interiore più intensa. Splendide metafore. Grandiosa.»
«Profonda e bellissima nelle eleganti metafore... Rimane in attesa il vecchio nel mare della vita ad aspettarela morte con la calma apparente negli occhi, circondato dall'indifferenza del mondo... Sublime, un vero capolavoro! Infiocchetto.»
«un affascinante rimirar di versi per colui che si sente alla deriva e non aspetta altro che la fine. Il problema? non siamo noi a decidere quando arriverà, meglio VIVERE ogni secondo che ci viene donato. Molto piaciuta.»
«Sembra di scorgere quel "vecchio" immobile a fissare il mare forse tra le onde vede passare tutti gli istanti di una vita è una poesia ricca di immagini suggestive molto intensa è bellissima mi ha emozionato e quando una poesia mi emoziona conservo nel cuore»
«Un triste quadro che con l'aiuto della nota ci vuol far comprendere quanto sia giusto vivere vivendo senza perdere alcun istante del nostro momento – come dice un vecchio proverbio "ogni lasciato è perso" – è che ci si pensa sempre dopo.»
«Sempre incantata e con la sorpresa nel cuore nel leggerele poesie di questa poetessa che sa penetrare all'interno del sentire umano. Versi che si rincorrono per l'intensità e la profondità espressa. Molto, molto apprezzata.»
Cristalli nel vento Autrici del sito Scrivere Una raccolta di poesie è talvolta cosa stucchevole se non sorretta da un’idea che dia coerenza a un “canovaccio”, una sorta di filo di Arianna che conduca il lettore alla scoperta di un significato d’assieme. In verità un’idea in questa pubblicazione c’è ed è “forte”: sedici poetesse, dotate di spiccato lirismo e felicemente ispirate, cantano la vita attraverso le sfaccettature di uno smeriglio di cristallo. Cristalli nel vento, è l’opportuno titolo dell’opera, e son davvero puri petali di cristallo queste liriche, petali da strappare uno per uno.