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Ho provato a immaginare
i miei giorni senza luce,
algida penombra
sprofondata nella nebbia del perché
strozzato d'eco
cieco
non si ferma
il suono tuo incoerente nella voce
che articola suadente
parole che vedo sanguinare
coagulate
sulla roccia nuda
di questo gelido presente
e si fa rossa, lentamente
qual papavero che sboccia sbieco,
l'onda,
che ritrosa s'allontana
portandomi con sè
verso gli argini del mare.
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
«Le parole sono sempre state l'arma più pericolosa a questo mondo. purtroppo c'è chi ancora non lo capisce. bella introspezione, pienamente condivisa.»
«Capita che parole pronunciate in assoluta buona fede si trasformino in armi letali per il nostro cuore perché siamo noi che alteriamo il loro valore in negativo o positivo trasportandole nel nostro stato d'animo»
«e si, le parole feriscono più della spada, il detto non sbaglia, le parole per chi è in grado di usarle, possono indurre al bene o al male. Bella introspezione, fine nella sua forma. gradita.»
«...parole taglienti, a volte, sono più significative di un gesto e possono far cessare un rapporto, che duraturo, di quel parlare ha segnato la fine... Piaciutissima lirica»
«oggi più che mai le parole vengono lanciate contro o spese con indifferenza. anche in questo il consumismo ha fatto scuola. Non si comprende il valore, la forza, il pensiero che dietro di esse vi dovrebbe, sempre, essere, finendo in tal modo a far male in modo gratuito all'altro e azzerare la propria dignità. Ogni uomo ha come biglietto da visita le sue parole! Bella e profonda poesia, che come sempre apre un dibattito interessante.»
«Una parola può confortare, può dare un po' di felicità, ma molto spesso una parola ti può ferire come una lama di coltello. Se non è fatto volutamente per ferire, prima di parlare si dovrebbe pensare alle conseguenze, alla sensibilità di chi ascolta ed al male che si può causare. Versi molto intensi, apprezzati e condivisi.»
«Condivido a pieno lo splendore dei questi versi che raccontano di una paura, il sentir la voce tuonar in viso, strisciando parole gelide che feriscono più di una lama... parole che sanguinano nell'anima, sulla roccia nuda di qeusto gelido presente. E' difficile immaginare i nostri giorni senza la luce, nella penombra causata da eventi di vita che ci fanno male e ci lasciano all'ombra del sole. Stupenda Anna, senza parole! Letta e riletta con grande intensità!»
«il timbro della voce non cambia il significato delle parole queste possono essere dure e taglienti fino a recidere il nostro legame con l'amore con la vita, e possono essere tenere dolci passionali istruttive brava complimenti»
«"Ero"...prima che gelide parole trafiggessero la mia anima, lanciate con dolcezza, come a voler attutire il dolore inferto... parole come lame di ghiaccio, che lasciano solo freddo nel cuore... Superlativa!»
«Proprio in questi giorni si sente al telegiornale come una parola può ferire, in particolare quando è rivolta ad un bambino. Prima di parlare, bisognerebbe sempre pensarci almeno due volte e poi non farne di niente, ricacciandola indietro.»
«Le immagini evocate in questi versi sono così pregne che rendono ancor più densi questi splendidi versi. Una lirica che che rimane scolpita nel cuore per la verità espressa. Molto sentita e condivisa!»
«L'arma più tagliente dell'uomo, anche se i più la usano a sproposito o non la sanno usare... o, peggio ancora suadentemente la usano per far del male. Una poesia intensa e riflessiva, molto coinvolgente.»
«le parole quando parlono troppo infastidiscono, quando poco non dicono nulla e non si capisce; forse, meglio il silenzio! Autore da leggere, da non trascurare.»
«Le parole feriscono quando invadono il dominio delle aspettative, in questo caso la vulnerabilità dei sentimenti purtroppo é garantita. Versi scritti mirabilmente, come sempre cara Anna.»
«spesso le parole come il silenzio uccidono più di mille lame... però c'è anche il detto che dice: prendile dalla bocca che provengono... ma comunque fanno sempre male, tanto male... BELLA!»
«...E quando ascolti dalla voce di qualcun altro confidenze che non vorresti sentire, perché ti raccontano di un infame tradimento, di quanto tu sia stata derisa, disprezzata, ingannata, usata... Forse sono dette con l'intento di aprirti gli occhi, ma senza averti chiesto prima se questo era il tuo desiderio...»
Cristalli nel vento Autrici del sito Scrivere Una raccolta di poesie è talvolta cosa stucchevole se non sorretta da un’idea che dia coerenza a un “canovaccio”, una sorta di filo di Arianna che conduca il lettore alla scoperta di un significato d’assieme. In verità un’idea in questa pubblicazione c’è ed è “forte”: sedici poetesse, dotate di spiccato lirismo e felicemente ispirate, cantano la vita attraverso le sfaccettature di uno smeriglio di cristallo. Cristalli nel vento, è l’opportuno titolo dell’opera, e son davvero puri petali di cristallo queste liriche, petali da strappare uno per uno.
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«Una parola può confortare, può dare un po' di felicità, ma molto spesso una parola ti può ferire come una lama di coltello. Se non è fatto volutamente per ferire, prima di parlare si dovrebbe pensare alle conseguenze, alla sensibilità di chi ascolta ed al male che si può causare. 
«Proprio in questi giorni si sente al telegiornale come una parola può ferire, in particolare quando è rivolta ad un bambino. Prima di parlare, bisognerebbe sempre pensarci almeno due volte e poi non farne di niente, ricacciandola indietro.»
«L'arma più tagliente dell'uomo, anche se i più la usano a sproposito o non la sanno usare... o, peggio ancora suadentemente la usano per far del male. 
«...E quando ascolti dalla voce di qualcun altro confidenze che non vorresti sentire, perché ti raccontano di un infame tradimento, di quanto tu sia stata derisa, disprezzata, ingannata, usata... Forse sono dette con l'intento di aprirti gli occhi, ma senza averti chiesto prima se questo era il tuo desiderio...»
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