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Strapazzo i giorni
mentre vo zoppicando ai fili d'erba
rinsecchiti di ricordi
e sature paure
incubi
di pipistrelli che s'attaccano ai capelli,
stoppie
d'oltrepassate mietiture
cui mi ferisco i piedi nudi
nuda e stracciata
anche l'anima che porto in spalla
vagabondando
tra cumuli di roccia acuminata
sperando resti impigliata
alle fenditure
e fingerò
recitando il ruolo della smemorata
d'averla persa
non volendo,
mi prenderò gioco di me stessa
illusa
di sentirmi più leggera
e magari riderò
quando nello specchio
più non vedrò
la mia immagine riflessa.
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
«Guardarsi dentro, affrontando le paure del passato, cercando di liberarsene, anche se con esse potrebbe eclissarsi la parte più fragile e più sensibile di noi, la migliore... la nostra vera essenza.»
Commenti di altri autori:
«Per certe persone, particolarmente sensibili, è impossibile liberarsi del passato perché le esperienze, anche le più negative, hanno contribuito a formare le donne che siamo. Se l'anima è ricca perché lasciarne brandelli nel dimenticatoio? Bellissima poesia, come sempre.»
«Capita di volersi liberare mentalmente di antichi strascichi che, in parte ci condizionano, forse dando un freno allo scorrere della vita, ma così facendo inibiamo quella parte sensibilissima del nostro essere sempre pronta a captare ogni sfumatura dell'esistenza... Meravigliosa, originale lirica, apprezzatissima»
«anima stropicciata, ferita, martoriata, a tratti quasi abbandonata da se stessa in quella speranza di perderla in qualche fenditura ... anima che è sensibilità, sensibilità che è sofferenza, e a volte è così profonda da fare invocare l'anestesia ... ma non si può rinnegare la propria essenza senza morire in vita ...»
«ci sono volte in cui penso che la capacità di guardarci dentro sia un hadicap, perché siamo persone troppo sensibili, che pensiamo troppo. e questo, a volte. va a nostro svantaggio. ci scopriamo molto più vulnerabili di chi a certe cose nemmeno ci pensa. poesia totalmente condivisa, oltre che apprezzata.»
«Come sarebbe bello scollarsi tutti i dolori delusioni da dosso, lasciarli alle spalle e guardarsi allo specchio riflettendo una nuova anima, pulita libera. Ma la sensibilità di noi sta proprio qui, in quelle ferite che ci fanno crescere, lasciadole alle spalle, ma arricchendoci sapremo andare sempre avanti. Una lirica sublime un grandissimo applauso»
«Sono d'accordo. Le paure e i riflessi del passato vanno affrontati. E' inutile vivere nei brutti ricordi si rischia di divenire una persona "pesante" che si lamenta sempre del passato... versi piaciuti»
«la capacità di guardarsi dentro non è di tutti, ancor meno è di tutti la possibilità di tradurre in versi scorrevoli e profondi questo tipo di analisi. Piaciuta»
«la capacità di guardarsi dentro non è di tutti, ancor meno è di tutti la possibilità di tradurre in versi scorrevoli e profondi questo tipo di analisi. Piaciuta»
«La parte migliore di noi è giocoforza sempre ricacciata in fondo al nostro animo, se uscendo di casa dobbiamo armarci fino ai denti per non soccombere.»
«Condivido il commento di salvatore, la sensibilità e la capacità di guardarsi dentro e cercare delle risposte è spesso un handicap che ci fa vivere con grandi difficoltà ed eternamente incompresi. Meravigliosa. Applausi e fiocco!»
«Trovo non cosa facile guardarsi dentro ed essere obiettivi con se stessi, ma in questi versi si sente la verità dello spechhio d'anima, scritto curato e sensibile. Sicura»
«E' sempre un conflitto rinunciare ad un parte di sé fragile ma che in passato ha provocato debolezze e rinuncie e l'altra parte che per difensiva si indurisce. In fin dei conti é come aprire e chiudere una porta all'occorrenza, non fa male, é solo auto protezione. Cosi' mi fa "spogliare" questa bellissima poesia.»
«Non è facile eliminare la paure che fanno parte del nostro bagaglio esperenziale. Tutti agiamo in base all'ambiente e subiamo condizionamenti di cui spesso non ci rendiamo nemmeno conto. Quando la nostra mente è "arata", difficile riarginare ciò che è stato "smosso". Lirica molto intensa, piaciutissima. Complimenti e applausi a questa poetessa!»
«Strapazzare i giorni tra fili d'erba rinsecchiti di ricordi, tra paure e incubi... nuda l'anima da questi fardelli che non riusciam a liberarci nemmeno senza far finta che non fossero mai esistiti... e pesano. Lirica che ho assaporato con dolcezza, gustando ogni verso con interesse e apprezzamento. Molto piaciuita, , hai dipinto il quadro dell'anima con sensibilità curata e sentita. Applausone»
«guardarsi allo specchio e vedere il riflesso della propria immagine studiarla bene e poi decidere di guardarsi ancora più in profondità dentro se stessi cose che non sono capaci di farlo tutti guardarsi dentro è segno di grande sensibilità dote che i più non hanno brava hai scritto in modo fenomenale»
«E' con profondità di pensiero che riemergono alla mente i ricordi che hanno segnato la strada della propria vita e dove la mente, mai stanca di pensare, li rincorre afferrandoli e facendoli ritornare a galla. Con essi, le paure, i momenti bui, tutto quello che ha segnato percorsi poco positivi, che non certo fanno bene all'anima. Ecco che allora, davanti al ritorno di ferite mai cicatrizzate, la stessa mente tenta di dimenticare, di metterle da parte, di fingere che non le siano mai appartenute, per illudersi di potersene scrollare completamente e sentirsene liberate. Poesia di coinvolgimento totale scritta in una forma magnifica e dallo stile impeccabile. Meravigliosa!»
«Non è facile dimenticarsi del passato e così soffriamo sempre di più, a differenza di chi lascia entrare i problemi da una parte per buttarli subito via dall'altra – soffriamo in particolare quando diventa buio e nel nostro letto rimuginiano la vita trascorsa.»
«Un riguardarsi dentro... quasi con paura di affrontare il passato... e si cerca di illudersi facendo finta che nessun problema sia mai esistito... con una rimozione dall'anima che soffre... Un dipinto dell'anima messo a nudo. Intensa ed espressiva.»
«E' incredibile come si possa essere i più spietati carnefici noi noi stessi... Siamo disposti ad assassinare la nostra anima e poi ingannarci davanti allo specchio pur di punirci per aver troppo amato. Eppure è così: amore e follia camminano sempre tenendosi per mano... Io da tempo ho eliminato gli specchi, nella mia prigione- casa.»
«anima fragile, che ancora osservi l'orizzonte che ti appare dopo tanta solitudine dell'anima, che ancora cerchi dentro di te quel sorriso indifeso che il tempo ha ferito. Vorrei abbracciarla quest'anima ferita dal tempo mentre irride di sé, del passato, delle ferite ricevute, del vuoto che appare, dei silenzi scolpiti dal tempo, dell'immagine che lo specchio non riflette perché impigliata nei ricordi del passato, di quello sguardo perso all'orizzonte, di ricerca di sé tra le ferite ancora aperte del tempo in cui vi è scivolata. Nuda e indifesa, anima, che abbracci in quel cielo i colori del tempo che ancora cerchi nello sguardo perso di te nell'immenso specchio dell'anima. Nuda e indifesa, anima, ferita dal tempo ma non dalla speranza di quello sguardo perso nel cielo che attende di fondersi negli occhi del tempo ancora da scrivere»
Cristalli nel vento Autrici del sito Scrivere Una raccolta di poesie è talvolta cosa stucchevole se non sorretta da un’idea che dia coerenza a un “canovaccio”, una sorta di filo di Arianna che conduca il lettore alla scoperta di un significato d’assieme. In verità un’idea in questa pubblicazione c’è ed è “forte”: sedici poetesse, dotate di spiccato lirismo e felicemente ispirate, cantano la vita attraverso le sfaccettature di uno smeriglio di cristallo. Cristalli nel vento, è l’opportuno titolo dell’opera, e son davvero puri petali di cristallo queste liriche, petali da strappare uno per uno.