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Responsabilità sociale
Rebecca
Amore
Era di giugno
il predestinato giorno
che, minacciando temporale
dalle nubi scure
l'irato cielo brontolava
quando,
in perpetua cerca di riparo
dalle tue gelide paure,
con lo sguardo e il cuore ti sfiorai
tra le materne mura d'un canile
piccola stella della notte
in mezzo a tante altre creature
rifiutate, come te
da mani orfane d'amore
eri, sei
e sempre sarai
l'immensità d'un fiore
universo cui non servono parole
incastonate
su quel lucente manto nero
nelle gemme d'oro dei tuoi occhi
che or conoscono la quiete
ed il calore
ma d'umana crudeltà
e dolore
sapranno mai dimenticare
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
«Tre anni fa, quel giorno di giugno, cambiò la tua vita, Rebecca, e la nostra, per sempre... e per merito tuo anche quella di altre creature meravigliose come te, che sono l'emblema di come si dovrebbe amare... incondizionatamente.»
Commenti di altri autori:
«Tenerissima, toccante, piena d'amore incondizionato. Adottare un cane abbandonato è un grande atto d'amore. La sensibilità dell'autrice equivale alla bellezza di questi versi»
«solo chi ha vicino un cane può comprendere la veridicità e la profondità del sentimento cantato con questo componimento. riesco, avendolo anch'io a comprendere e a condividere la serenità e la gioia che esseri simili sanno dare. Bella e assolutamente condivisa.»
«Sono davvero delle creature uniche, i cani!
Non ne avevo mai avuto uno, poi, mio figlio mi ha regalato un cucciolo.
Da allora, sono trascorsi sette anni.
Quale meraviglioso mondo ho potuto esplorare attraverso la sua presenza nella mia vita!
Anni fa, ho dedicato a lui, un mio racconto. Che ha per titolo il suo nome.
Eppure, penso sempre che ciò che lui riesce a trasmettermi, sarà sempre al di sopra di qualunque mia parola, capace di esternare questo sentimento.
La tua poesia è splendida!
Non sai quanto abbia potuto emozionarmi!»
«Questa poesiadolcissima, toccca il cuore. La sensibilità di questa poetessa ha saputo far vibrare questi versi come fossero struggenti note musicali e lo sguardo dolce di questa creatura ci ha detto ancor di più! Brava poetessa!»
«poesia molto dolce, che lascia sensazioni piacevoli nella mente e nel cuore del lettore. l'amore è sempre una cosa meravigliosa, non importa chi sia il destinatario del sentimento. quando è vero e sincero è sempre da ammirare.»
«Poesia tenerissima dal tono caldo e suadente per un "amico", il più grande amico dell'uomo, dove l'autrice, con tutta la sua sensibilità, fa sorridere di cuore chi legge. Un gesto d'affetto, di grande amore che, attraverso questi versi, viene raccontato in maniera pregevole e delicata. Bellissima la foto di Rebecca, bellissima tutta la poesia!»
«Piccoli pelosi neri non ci abbandoneranno mai, la loro fedeltà è eterna – loro non tradiscono – poesia che mi ha commosso – non ho mai avuto un cane, solo gatti – ma credo che quanto ci danno sia in egual misura. Commoventi versi.»
«Dolcissima lirica, versi ben scritti e carichi d'amore, parole che scivolano al cuore, quando parli di anime "orfane", una melodia, un canto, un amore per un anima che da 3 anni colora la tua vita. Molto bella»
«chi ama gli animali sa'...quali e quanti dolori possiamo evi tenendoli a noi vicini... essi ti ameranno incondizionatamente, senza chiedere null'altro che una carezza, anche fuggente... bella poesia che esalta passione e sentimento!»
«Non ho mai posseduto un cane perché impedito dal mio lavoro che m'ha obbligato a viaggiare perennemente per sei lunghi lustri. Ora ci sto pensando e prima o dopo mi farò un nuovo vero amico... ricordo un episodio della mia fanciullezza... ero un bambino di circa otto anni e impudentemente m'arrampicai su di un albero per raccogliere alcuni frutti in un giardino semiabbandonato, disgraziatamente caddi fratturandomi una caviglia e l'amico che era con me mi lasciò per cercare aiuto... ebbene finché non arrivò l'ambulanza un cane dei nostri vicini di casa, un incrocio non ben definito, mi stette vicino leccandomi le mani e guaendo con il mio pianto...
indimenticabile... Poesia struggente e bellissima.»
«poesia dolce e profondamente intrisa d'amore dove si nota ancora una volta la tua grande sensibilità e il tuo grande amore anche verso gli animali, penso che fortuna ha avuto il cane nel trovare una persona come te brava poetessa inchini»
«da quando ero un ragazzetto la mia famiglia ha sempre avuto un cane a parte un certo periodo che la mia casa è stata regno di gatti... ma oggi posso dire che questo animale è un vero amico... e non lo dico sull'ala di un vento emotivo ma perché è un animale che sa farsi amare e veramente... bella!»
«Davvero toccante questa poesia... in quegli occhi così grandi... una grandissima tenerezza... quasi sanno parlare quegli amici fidati che l'uomo ha la fortuna di avere... E' cambiata la vostra vita... la sua vita...è proprio questo che sa fare un gesto d'amore... Il tuo canto è dolcissimo... sei proprio stupenda nelle tue parole...»
Cristalli nel vento Autrici del sito Scrivere Una raccolta di poesie è talvolta cosa stucchevole se non sorretta da un’idea che dia coerenza a un “canovaccio”, una sorta di filo di Arianna che conduca il lettore alla scoperta di un significato d’assieme. In verità un’idea in questa pubblicazione c’è ed è “forte”: sedici poetesse, dotate di spiccato lirismo e felicemente ispirate, cantano la vita attraverso le sfaccettature di uno smeriglio di cristallo. Cristalli nel vento, è l’opportuno titolo dell’opera, e son davvero puri petali di cristallo queste liriche, petali da strappare uno per uno.
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«Non ho mai posseduto un cane perché impedito dal mio lavoro che m'ha obbligato a viaggiare perennemente per sei lunghi lustri. Ora ci sto pensando e prima o dopo mi farò un nuovo vero amico... ricordo un episodio della mia fanciullezza... ero un bambino di circa otto anni e impudentemente m'arrampicai su di un albero per raccogliere alcuni frutti in un giardino semiabbandonato, disgraziatamente caddi fratturandomi una caviglia e l'amico che era con me mi lasciò per cercare aiuto... ebbene finché non arrivò l'ambulanza un cane dei nostri vicini di casa, un incrocio non ben definito, mi stette vicino leccandomi le mani e guaendo con il mio pianto...
«da quando ero un ragazzetto la mia famiglia ha sempre avuto un cane a parte un certo periodo che la mia casa è stata regno di gatti... ma oggi posso dire che questo animale è un vero amico... e non lo dico sull'ala di un vento emotivo ma perché è un animale che sa farsi amare e veramente... bella!»
«Davvero toccante questa poesia... in quegli occhi così grandi... una grandissima tenerezza... quasi sanno parlare quegli amici fidati che l'uomo ha la fortuna di avere... 
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