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Responsabilità sociale
Clonazione
Riflessioni
Io, genio senza pari
soddisfatto rido,
ho scoperto una formula,
nessuno mai la conoscerà,
solo a me appartiene
Ho creato la vita
con essa gioco,
la uccido,
se voglio
per curar mie ferite
cambiar organi
Voglio vivere in eterno
e con la clonazione
ci riuscirò
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
«La mia vuol essere ironica - amaramente ironica ...per le clonazioni ritengo che si debbano scrivere delle leggi particolari, che penso ancora non siano mai state scritte... mi fa un po' paura l'uso "pazzo" che l'uomo potrebbe fare di questa scienza ... Scusate se riesco a stare poco sul sito, vi voglio un gran bene»
Commenti di altri autori:
«Stupenda riflessione. Anch'io sono contraria alla clonazione. Stupendi essere i bambini, dovrebbero nascere vivere e crescere in un mondo migliore. Un abbraccio sincero»
«Con questi versi hai toccato un tema scottante. Hai dimostrato un animo molto sensibile a proporlo e poi in versi... Se non fosse perché il tema è drammatico, direi che questa poesia non è solo bella, ma anche toccante. !»
«Il sogno del Dr. Frankenstein piano piano prende corpo e la poetessa, sempre sulla notizia, ne prende atto descrivendo il fenomeno con versi asciutti e, come al solito limpidi. Molto opportunamente non vi è traccia nella lirica di giudizi morali poiché sarebbero troppo complessi e attengono l'etica della scienza. Poesia molto "onesta" quindi, sotto il profilo concettuale, per quanto appasionata, lascia al lettore l'ultimo giudizio. Versi incisivi su un canovaccio volto a pungolare le umane coscienze. Molto pregevole!»
«Con questi versi molto significativi si tocca un'argomento di grande attualità. L'uomo da sempre insegue il sogno dell'immortalità, ma forse ci si dovrebbe porre limiti poiché ognuno rimane comunque uguale a se stesso. Interessante l'argomento trattato, piaciutissimi i versi con cui è stata esposta questa tematica.»
«Il sogno della vita eterna è insito nell'uomo che non accetta la fine. E' vero che è molto difficile, ma c'è un limite e il nostro è solo un breve passaggio nell'universo. Secondo me l'importante è cercare di vivere "questa vita" che ci è stata offerta, nel miglior modo possibile. Il resto è solo illusione! La poetessa molto impegnata, riesce a dire le cose più pesanti in modo distaccato e sereno»
«E' una delle metafore più belle sulla vita. Quasi un gioco pericoloso. Ed invece è solo puro amore per la vita. Che non conosce cloni è una sola e se non ci soddisfa dobbiamo mutarla con le nostre forze. Originale e .»
«Una riflessione sempre attenta... oggi di grandissima attualità... Questo voler creare vita... per adattarla alle nostre necessità di immortalità... A ognuno le proprie conclusioni... ma la mia è in perfetta sintonia cn l'Autrice... mai potrò accettare quello che stanno preparando... Piaciutissima cara Rosy...»
«Una riflessione austera e molto profonda. Un tema davvero scottante quello della clonazione, e della manipolazione genetica dell'uomo messa in opera per rincorrere l'immortalità... purtroppo l'uomo forse ha dimenticato che nemmeno un esercito infini di cloni lo potrà preservare dalla morte... Poesia molto apprezzata.»
«Una parodia dello "scienziato pazzo", amara e purtroppo realistica, ci avviamo forse verso un mondo di uomini perfetti ed immortali al servizio della follia. Condivisa ed apprezzata.»
«Un'arma, la clonazione, che sono convintissima riuscirebbe a fare dei disastri che lascerebbero il segno... una riflessione forte, vera. Molto, molto bella.»
«Un argomento che apre la porta ad infinite riflessioni e Rosy ci introduce a queste considerazioni con la solita e invidiabile ironia ma pervasa di drammatica accusa. Se avessi la possibilità di farmi clonare lo farei solo se mi clonassero anche la moglie... Poesia piaciuta tanto.»
«Poesia che affronta una verità che fa paura a noi persone "normali" si teme sempre che arrivi il "pazzo" a divertirsi con la vita degli altri. Argomento veramente difficile e scottante»
«L'ultima follia dell'uomo è questo delirio di onnipotenza, che ci permetterebbe di generare tante fotocopie di noi stessi, con gli stessi difetti, manie, fissazioni, depravazioni... Poco importa se questi figli riprodotti con lo stampino avranno anche qualche virtù: che fatica, sarà, riconoscere per ognuno, la diversità nella sua unicità. Che meraviglia, invece, quando nasce un bimbo, chiedersi: a chi assomiglierà? Avrà qualcosa di mamma, di babbo, dei nonni... pur essendo un individuo tutto nuovo, un pezzo unico, inimitabile.»
Cristalli nel vento Autrici del sito Scrivere Una raccolta di poesie è talvolta cosa stucchevole se non sorretta da un’idea che dia coerenza a un “canovaccio”, una sorta di filo di Arianna che conduca il lettore alla scoperta di un significato d’assieme. In verità un’idea in questa pubblicazione c’è ed è “forte”: sedici poetesse, dotate di spiccato lirismo e felicemente ispirate, cantano la vita attraverso le sfaccettature di uno smeriglio di cristallo. Cristalli nel vento, è l’opportuno titolo dell’opera, e son davvero puri petali di cristallo queste liriche, petali da strappare uno per uno.