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Amo' nun te reggo più,
semo iti ar parco
pe' facce na passeggiata
e te che fai?
la radiolina in mano
appiccicata alla recchia
pe' senti' le partite?
M'hai proprio rotto
vojo sta co te
no co na squadra de carciatori
che me frega a me
se Totti ha segnato,
te e la Roma
m'avete stufato
Volevo sta a braccetto,
parla' co te
delle cose nostre
invece de stammene
seduta su sta panchina
aspetanno
il novantesimo minuto
pe potemme gode' er marito
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
«mi hanno sempre colpito quelle coppiette che vanno, la domenica, a fare una passeggiata negli stupendi parchi di Roma, però il lui ha una radiolina in mano per sentire le partite e la lei passeggia da "sola". Non ho mai vissuto una situazione simile... queste donne mi fanno tenerezza. Aspettano la domenica per stare con il marito, ma lo dovono dividere con il loro grande amore: il calcio, a volte se la squadra del cuore perde c'e solo il silenzio: il marito è in lutto! Senza alcuna offesa per i signori del sito, questa mia vuol essere ironica»
Commenti di altri autori:
«Credo proprio che questa inascoltata lamentazione possa essere tranquillamente tradotta in tutti i dialetti d'Italia, se non nelle lingue del mondo... là dove ci sono tifosi sfegatati che sognano villosi polpacci muscolosi e curve sud anziché le più accoglienti e morbide curve che hanno a portata di mano... (o di piede? Boh!')»
«Premetto che non mi piace il calcio perché è uno sport dove non vince il migliore, ma il vincitore viee deciso a tavolino oppure a suon di soldi e, quindi, non è uno sport ma una questione diaffari. Però cosa sono mai 45 minuti contro i 5040 minuti di un'intera settimana che i vostri bravi mariti ve dedicheno?»
«una realtà, questa, effettivamente fastidiosa e frustrante anche perché oggi con sky ecc. non si tratta più di una sola volta a settimana e spesso vanno avanti ininterrottamente a veder partite e a parlarne ogni giorno. come qualsiasi cosa, il troppo storpia. Apprezzata tematica.»
«Versi geniali, che sanno raccontare con il sorriso sulle labbra una vera e propria tragedia familiare! IL CALCIO! iattura fra le iatture, vera insidia annichilente per il cervello dei tifosi incalliti... che purtroppo, ci ritroviamo accanto... forse per parlar loro ci si dovrebbe trasformare in un arbitro con un fischietto, o in una palla... Poesia sempre intelligente e molto, molto, molto, condivisa.»
«Questo nuovo cimento col vernacolo dà la misura delle tue capacità interpretative, qualunque sia l'argomento, comunque entri nel profondo e dai il meglio di te stessa al lettore. Questa volta è la protesta di una donna abbandonata per 90 minuti che attira la tua attenzione e canti con brio e la leggerezza dovuta un tema divertente. Riesci a far sorridere con questo tuo romanesco, non so quanto attendibile (vorrei chiedere a Enio) però è apprezzabile la prova e come al solito cogli nel segno. Un tempo c'era Rita Pavone oggi c'è Rosy Marchettini e il risultato è che si ride. Grazie per questa bella ventata di spensieratezza Rosy. Applausi anche questa volta, meritati davvero, dall'intera curva sud.»
«Il problema è che la Roma sta giocando proprio bene... a parte gli scherzi molto bella questa poesia che mette a nudo uno dei più vecchi e grossi problemi della domenica pomeriggio in famiglia. E il tuo romanesco è immediato e simpatico. Piaciuta molto. Comunque... W il Milan.»
«La partita di pallone ha perso molto del suo antico fascino... sono molto pochi i veri sfegatati o perlomeno questa è la mia impressione. Il calcio è diventato corruzione e spreco di milioni comunque è capitato anche a me di vedere questa strane coppie passeggiare per i parchi... sono come residuati di un tempo che fu... mi fanno tenerezza!»
«Anch'io che non amo il calcio non ho mai capito perché alla donna che ti sta accanto si anteponga la partita, ma il mondo, si sa, è bello perché è vario.»
«stupenda e di più per come espressa e per contenuto la partita di pallone! anche ai matrimoni incominciando dallo sposo se capita di Domenica ... W Rosy applausoni e tifo PER te»
«me corpisce tanto co' che tenerezza esprimi er desiderio de sta co' tu' marito senza er pallone de mezzo e nun riesci a capi' come ce se possa emoziona' a 'no spettacolo de 20 òmmini in mutanne che coreno dietro a 'na palla... hai fatto bene a mannaccelo, io te do er premio. fioccoooooooooo»
«Splendida, nella sua spontaneità tenera e dolce... di una moglie che attende il 90 marito per godersi il marito e resta lì sulla panchina per amore di lui. Mi vedo la scena... quante donne prigioniere di queste passioni calcistiche dei mariti! Splendida, una risata non guasta, se sono di più, meglio ancora!»
«Simpaticissimi versi dialetali che l'autrice ci fa gustare trattando un argomento "cruciale" che spesso è in grado di rovinare le giornate a molte coppie... Lirica piaciuta»
«Con quanta veemenza scrivi di questo argomento! Ma brava! E' proprio vero quello che dici... uffa, io che non sopporto il calcio e in qualsiasi minestra la propinano... non mi piace. Mi fai riflettere, però, su una cosa: Ma va a vede' che mi so' innamorata di "lui", proprio perché odia il calcio? Dio... pensare che un uomo odia il calcio è proprio un vero miracolo... e per non cadere in quel tranello, delle passeggiate in compagnia della radiolina, te dico che da oggi in poi, scelgo solo coloro che non lo sopportano e che quando ne sentono parlare scappano. Almeno... abbiamo di sicuro una cosa in comune e chi ben inizia è a metà dell'opera! Bellissima in vernacolo, splendida, divertente e vera!»
«...è qui danielinagranata essendo una grande tifosa granata che ama il calcio e lo stadio... che può dire? Di uscire dopo la partita ...e di trovare qualche compromesso il calcio è una passione bella poesia in romanesco rende di più...»
«Il romanesco aggiunge al tuo dire una verve adorabile, mentre la malinconia litiga con l'ironia di questi versi, in cui tante donne si riconosceranno. Mai provato ma alla lunga non deve essere piacevole... Piacevole e spiritosa la tua poesia invece, piaciuta e apprezzata tantissimo Rosy.»
«sebbene io sia stato uno sportivo e per un certo verso lo sono ancora non sono mai riuscito a capire come si possa esser malati di tifo... e la poetessa esplicitamente in questi versi esprime quello che prova una donna che vorrebbe non dico coccole ma almeno un sorriso il giorno del riposo... bella!»
«Ancora una riflessione nuova... ancora una volta i suoi puntuali versi così veri... che quasi si ha vergogna di spendere qualche parolina a difesa di questo interesse di tanti uomini... Certamente il troppo non ci sta mai... ma tante sono anche le donne che hanno lo stesso interesse per quel piccolo tempo della domenica... Sei stupenda per come l'hai scritta... piaciutissima anche per il dialettale che mi diverte... però lascia che finiscano le partite... poi ti porterò in pizzeria... Un abbraccio carissima Rosy... ...»
«Molto bella l'ironia di questi versi che mi hanno divertita tanto. A casa mia, quando ci sono le partite di calcio, specialmente quelle che mio marito e mio figlio ritengono più importanti, io e il mio cane ci appartiamo nell'ala opposta della casa. Il cane gioca con i suoi giocattoli e io mi dedico ad altro. Almeno, ciascuno si rilassa come meglio crede! Bellissimo il dialetto romanesco! Una poesia che ho apprezzato tantissimo!»
«Mamma mia quanto è vera questa poesia, e quante Domeniche sprecate con il cuore e la mente a correre dietro ad un pallone, mentre l'Amore gli siede accanto attendendo... che finisca sto strazio!
Rosy hai "segnato" anche stavolta!»
Cristalli nel vento Autrici del sito Scrivere Una raccolta di poesie è talvolta cosa stucchevole se non sorretta da un’idea che dia coerenza a un “canovaccio”, una sorta di filo di Arianna che conduca il lettore alla scoperta di un significato d’assieme. In verità un’idea in questa pubblicazione c’è ed è “forte”: sedici poetesse, dotate di spiccato lirismo e felicemente ispirate, cantano la vita attraverso le sfaccettature di uno smeriglio di cristallo. Cristalli nel vento, è l’opportuno titolo dell’opera, e son davvero puri petali di cristallo queste liriche, petali da strappare uno per uno.