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Son sola in questa mia grande casa
ti penso ed in cuor mio
ti chiamo
Pena dura mi ha imposto il fato
il non conoscer il tuo nome
né poter vedere mai il tuo volto
eppure di te conosco
il calore
quel calore che mi ha protetto
per nove mesi
Assurde leggi m'impediscon
di conoscer la mia storia
inutile ribellarsi
lo Stato mi ha condannata
a non poter nemmeno pregare
su una tomba
Mamma, non fu tua la colpa
per avermi abbandonata,
di questo son sicura
Mai raggiungermi potrai
altro nome mi han dato
e le mie tracce si son perse
gli anni le han sepolte
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
«Poesia che travolge con la sua invocazione straziante, il richiamo dell'amore filiale che anela a ricongiugersi al suo principio primo e prezioso: colei che ti ha donato la vita. Versi che vengono dal cuore e giungono come lacrime sonore di una richiesta infinita. Sublime canto d'amore.»
«Il bisogno di conoscere le proprie radici è di grande importanza. Perché è come se il pezzo più importante che costituisce il mosaico della storia personale di ognuno, venisse a mancare. Recuperarlo, in tal senso, può significare molto. Ti auguro con tutto il cuore di riuscirci, anche se può trattarsi di un cammino lungo e difficile. I versi sono incredibilmente belli ed emozionanti.»
«Versi intrisi di tristezza e di assenza di quell basi che sono la propria storia e la propria appartenenza. E' cosa c'è di più forte ne passato di ognuno se non la propria madre qualuqneusiano stati i suoi gesti? Versi suggestivi ed emozionanti che scoprono un mondo a volte ignorato...»
«Un grido d'amore! Travolge e commuove fino alle lacrime, finora storie cosí ne avevo viste e sentite... ma mai avrei voluto che la mia amica fosse la protagonista! Un abbraccio cara Rosy»
«è una poesia bellissima, riesce a trasportare chi legge ed immedesimarsi completamente. non c'e altro da dire, capendo la sofferenza in quei bei versi. riuscire a descrivere un dolore cosi, ti fa pensare molto. cosi e successo a me»
«Versi raffinati descrivono un dramma per troppo tempo custodito nel cuore, amare intensamente un volto sconosciuto e perduto per sempre è poi una pena ai vertici dello struggimento. Questa è una lirica di altissimo livello, Rosy.»
«Questi versi sono la rivelazione di una grande sofferenza che nel cuore prorompe e ne invoca la sua ragione. Quante domande senza risposta, però a consolare talvolta è la propria natura e qui in questi versi il "calore dei nove mesi" è sintesi della propria essenza. L'amore che si porta dentro l'autrice di una madre sconosciuta è un'eredità immensa che le ha dato capacità di elargire a tanti, dai suoi versi questa verità è costante. Ammirata e commossa non posso che sentire la poesia nel profondo esprimendole affetto e stima. Splendida.»
«Versi profondi e toccanti in questo desiderio di amore materno tanto sofferto nel corso degli anni... Lirica di alto livello espressivo, apprezzatissima e graditissima, conservo.»
«Versi che suonano note di tristezza... che sanno arrivare a a dare sensazioni di commozione... per quell'amore materno non conosciuto e provato... quell'amore che tanto sa dare... Nel cuore la ricerca di quel volto a cui potersi aggrappare nei momenti di ricerca di se stessi... Un'Autrice che riesce sempre ad esprimersi ad alto livello nel trasmettre le sue sensazioni... Stupenda cara Rosy... stupenda ed espressiva...»
«Mamma dove sei? Brividi! Invocazione? Supplica? Domanda legittima? cosa? solo tu puoi saperlo, ancora una volta sorprendi per la tua capacità di renderci partecipi dele tue cose più intime... senza parole Grazie!»
«Accorata invocazione di un'anima così sensibile che riesce a trasmettere con le sue parole emozioni sempre uniche. L'amore per una madre mai conosciuta è forte come una vera fede divina e ci vuole una grande forza pe sopportare una ferita tanto martoriante. Molto bella e emozionante.»
«Struggente nel tema, bella nelle sensazioni e nel sentimento che sprigiona. La mamma... la vita; per nove mesi si è in una sola vita con lei naturalmente, si è parte di lei. Molto apprezzata.»
«Sentire il bisogno di conoscere chi per nove mesi ci ha tenuti in grembo una sofferenza nel cuore dell'autrice che si porta dietro da tanti anni un amore comunque che Lei conserva nel suo cuore dolce bella toccante e struggente poesia»
«Incredibilmente malinconica e triste. Quella mamma che non ha mai visto la figlia, e quella figlia che mai ha potuto abbracciare sua mamma, si riconoscerebbero al primo sguardo se solo potessero incontrarsi, perché sono legate indissolubilmente da un nastro rosa, che i cuori accomuna, e li fa battere con lo stesso ritmo. Dolce e delicata infinitamente. la conservo.»
«Toccante, seppur conoscendo abbastanza l'autrice questi versi mi hanno strappato una lacrima – nel leggerli avevo il cuore in gola. Al solo pensiero di averla potuta incontrare per strada, magari averla guardata negli occhi senza saperlo è una cosa scioccante che fa ancor più male – un abbraccio mancato, una voglia matta di sfiorarla anche solo con un dito e mi fermo qui.»
«Lei è nel tuo sorriso, nelle tue lacrime... dentro i tuoi dolcissimi occhi. Sono sicurissima che sarebbe orgogliosa di averti come figlia... la fortuna è che forse( mai dire mai) questa terra non ti darà modo di poterla riabbracciare ma non dimenticare che questo è solo un piccolo passaggio Rosy... grande... poesia.»
«Viene dal profondo del tuo cuore, ed è intimamente sofferta. E' giusto voler conoscere le proprie origini, ed è doloroso quando tutto si oppone a questo desiderio. Rosy, questa mamma, a lungo sognata e desiderata, tu sentila e pensala vicina a te in ogni momento. Spero che il destino ti faccia l'immenso dono di poterla abbracciare!»
«Versi sofferti e commoventi come lo è la ricerca disperata dell'amore unico della propria mamma. Mai disperare nella ricerca perché se per l'uomo è impossibile tutto è possibile a Dio. Straordinariamente bella ed emozionante.»
«...E' in quel pensiero che in ogni istante ti avvolge...è in quella preghiera che ogni giorno ti accompagna... nel silenzio del suo cuore. Se tu sei un'anima così bella, da qualcuno l'avrai ereditata...!»
«S'alza dal profondo della tua sensibile anima, come una preghiera, il desiderio di avere con se una madre. Sentimento nobile il tuo, che mai nessuno può sopperire. La consapevolezza però che gli amici ti sono vicino credo per te sia di grande conforto. Bellissima!»
«poesia molto profonda e dolorosa il richiamo del cuore si fa sentire, la ricerca estenuante del calore materno scivolato fra le dita, un richiamo che fa commuovere, il sentimento profondo che parte dall'animo il tuo che è sicuramente nobile, generoso e che la mamma ha trasmesso a te. bellissima poesia, un grande abbraccio moreno»
«una lacrima riga un volto... un pensiero cerca in ricordi cancellati dal tempo... una domanda rimbalza tra le pareti dell'anima dove sei mamma... ed è il richiamo del sangue a guidare i tuoi passi... estremamente toccante e struggente in un tema che risulta essere di crudeltà indicibile!»
«Avrei voluto non leggerla solo per non piangere! E' talmente struggente, toccante, commovente che credo, anzi sono sicura, che centomila parole non basterebbero, per esprimere l'emozione fortissima che questa poesia suscita... e il dolore profondo che l'attraversa. La leggo e la rileggo e si appannano gli occhi e vorrei... vorrei non averla letta, vorrei che non fosse tua, vorrei fosse solo una storia!»
Cristalli nel vento Autrici del sito Scrivere Una raccolta di poesie è talvolta cosa stucchevole se non sorretta da un’idea che dia coerenza a un “canovaccio”, una sorta di filo di Arianna che conduca il lettore alla scoperta di un significato d’assieme. In verità un’idea in questa pubblicazione c’è ed è “forte”: sedici poetesse, dotate di spiccato lirismo e felicemente ispirate, cantano la vita attraverso le sfaccettature di uno smeriglio di cristallo. Cristalli nel vento, è l’opportuno titolo dell’opera, e son davvero puri petali di cristallo queste liriche, petali da strappare uno per uno.
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Commenti di altri autori:
«La voce del cuore, il silenzio della vita... versi intensi, di grande impatto emotivo. Molto piaciuta»
«Versi profondi e toccanti in questo desiderio di amore materno tanto sofferto nel corso degli anni... Lirica di alto livello espressivo, apprezzatissima e graditissima, conservo.»
«Versi che suonano note di tristezza... che sanno arrivare a a dare sensazioni di commozione... per quell'amore materno non conosciuto e provato... quell'amore che tanto sa dare... 
«Accorata invocazione di un'anima così sensibile che riesce a trasmettere con le sue parole emozioni sempre uniche. L'amore per una madre mai conosciuta è forte come una vera fede divina e ci vuole una grande forza 
«Toccante, seppur conoscendo abbastanza l'autrice questi versi mi hanno strappato una lacrima – nel leggerli avevo il cuore in gola. Al solo pensiero di averla potuta incontrare per strada, magari averla guardata negli occhi senza saperlo è una cosa scioccante che fa ancor più male – un abbraccio mancato, una voglia matta di sfiorarla anche solo con un dito e mi fermo qui.»
«una lacrima riga un volto... 
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