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Responsabilità sociale
Quando era Natale
Ricordo le campane
a mezzanotte
e l'Osanna al Salvatore che nasceva
la notte più del sole
risplendeva
e fioccava, trepidante al cuore
l'armonia
di quei Natale
scintilla e strugge alla memoria
nostalgia
e di cima all'albero
sorride ancor fidente, pur velato di malinconia
il mio angelo custode
sul puntale
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
«Con poco o quasi niente... ma era davvero Natale, e quel suono di campane scacciava il freddo degli inverni della mia infanzia.»
Commenti di altri autori:
«Non posso che apprezzare i tuoi versi... belli e dolci... come un caro ricordo da custodire... un calore quasi totalmente scomparso... oggi restano luci e colori... si è persa la dolcezza, si è persa l'emozione di quella memoria. Hai ragione quando dici... bastava poco... credo che il natale sia dei bambini e soprattutto dei poveri ...e dovremmo pensare a chi malato non avrà cuore sufficientemente grande per piangere questi momenti di "festa".Mi fermo qui... Splendida»
«Il Natale di un tempo, anche se lontano da casa, regalava ugualmente strane sensazioni che oggi non riusciamo più a trovare – bastava una preghiera, un fioretto fatto con amore che ci faceva sentire importanti e soddisfatti per aver donato qualcosa al Bambino Gesù – Oggi, tutto si è perso, le piccolezze non le guarda più nessuno – si pensa soltanto al superfluo.»
«bastava poco, potrebbe aparire scontato, invece è la pura e semplice verità, altra frase abusata da troppi, che invece sono sempre ala ricerca del superfluo, poesia come scrive Antonella, perla di saggezza e verità e per fortuna che non perdi occasione, l'angelo sul puntale è la degna chiusa... ti offendi se ripeto sempre lo stesso aggettivo? Meravigliosa!»
«Permea questi versi, il ricordo dolcissimo dei Natale, di quando da bambini, si affacciavano agli occhi con una allegria tale, da far entrare nell'anima l'armonia di giorni spensierati, timidamente e splendidamente descritti da un'anima sincera e delicata, quale è questa autrice.»
«Dov'è quel Natale caldo e povero, che viveva di emozioni e sentimenti? Versi che solleticano in ognuno corde intime ed antiche. Essenziale ed elegante, piaciuta»
«Oggi abbiamo avuto lo stesso sentire non posso che apprezzarla e condividerla si sono persi i valori e non è più il nostro Natale solo consumismo e basta...»
«...e i tuoi bellissimi versi mi conducono per mano a quando io bambina trascorrevo il natale in casa dei nonni in un paesino della toscana Natali "poveri", ma ricchi di amore, e quei rintocchi di campane che suonavano a festa si perdevano nella vallata ed era poesia, ed era... ricordi, che belli! Letta con estremo piacere e piaciuta tantissimo questa tua»
«Nostalgica, intrisa di nostalgia e malinconica retrospezione. Quel Natale, fatto di attesa, vissuto con gli occhi di candore sembra quasi svanire... Ma sta a noi riviverlo e lasciare un messaggio a chi verrà dopo di noi. Stupenda creazione poetica, mi ha commosso.»
«Penso che il consumismo sfrenato abbia svuotato il Natale del suo vero e profondo significato di pace, amore e semplicità di vita... Versi profondissimi e intrisi di malinconici ricordi ...quando bastava veramente poco per essere felici... Intensa e bellissima.»
«le sento quasi le cornamuse quando per la novena col buio pesto suonavano le loro nenie natalizie... odori e sapori d'altri tempi in altra vita... quando il Natale era pulito adorno solo di pochi dolci fatti in casa e per addobbi c'eran solo sorrisi felici e... le stelle che splendevan in cielo in quelle fredde noti d'inverno... bellissima e ... quanta nostalgia!»
«Carissimo ...dolcissimo... e condiviso ricordo... di quando era veramente Natale... Commozione nel cuore per le prime luci di alberi... per quelle cornamuse che giravano per le vie... quell'aria di campane e di canti natalizi che si ascoltavano e penetravano nel nostro animo a farlo sussultare commosso in trepidante attesa della Nascita... ...»
Cristalli nel vento Autrici del sito Scrivere Una raccolta di poesie è talvolta cosa stucchevole se non sorretta da un’idea che dia coerenza a un “canovaccio”, una sorta di filo di Arianna che conduca il lettore alla scoperta di un significato d’assieme. In verità un’idea in questa pubblicazione c’è ed è “forte”: sedici poetesse, dotate di spiccato lirismo e felicemente ispirate, cantano la vita attraverso le sfaccettature di uno smeriglio di cristallo. Cristalli nel vento, è l’opportuno titolo dell’opera, e son davvero puri petali di cristallo queste liriche, petali da strappare uno per uno.