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Non chiamatemi eroe
non lo sono
né mai lo sono stato
Non ancora maggiorenne
mi han reclutato,
inviato in Vietnam
a sparare ai musi gialli
Nulla sapevo
se non sparare,
sparare per primo
per non morire
Piovevano proiettili
granate, bombe a mano
pezzi umani sparsi ovunque
il terrore dentro il cuore
Dottore, infermiere
serve una barella
cento, mille barelle
per portare a casa
i miei compagni
Mi si bagnano i pantaloni
la paura mi fa paura
tremo, piango e mi dispero
io, unico superstite
di questa carneficina
Non chiamatemi eroe
non lo sono
né mai lo sono stato
Gli eroi li volete voi
per credere in qualcosa,
per esser certi
dell'utilità delle guerre,
gli eroi non esistono
siamo solo uomini
che amano i loro compagni
muoiono per loro
e per il nemico che gli è innanzi
Che me ne faccio di questa vita
oggi che non ho
che disperazione e buio
in quest'anima che non mi appartiene
perché stretta tra le mani
dei miei commilitoni
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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«dal titolo credevo di leggre qualcosa sui pompieri in occasione dell'attacco a le torri gemelle, invece mi hai spiazzato, poesia pacifista, ma non nel senso retorico del termine, bellissimi versi crudi come richiedono certi temi, i pantaloni bagnati riassumono, cosa voglia dire combattere, per difendere interessi di chi sta seduto in poltrona! un applauso alla poesia, un pensiero a tutti loro»
«E' così...ti mandano a morire; sopravvivi, e magari sarai nessuno. O sarai un eroe, perché non avrai dimenticato di essere un uomo... intensa, piaciuta»
«Perfetta descrizione di chi affronta la guerra armato di false illusioni. Giovani manipolati in nome di una patria che ingrata travisa ogni realtà. Versi che si leggono d'un fiato e inducono a riflettere sugli orrori delle guerre. Scritta con maestria, ben descritta. Molto piaciuta.»
«Cambia il proprio essere la paura della paura ... Non ci si può sentire eroi dopo aver visto la morte in faccia ed aver perso tutti gli ideali e i sogni... Tragicamente vera ...»
«Versi contro la guerra che è un vero e proprio abominio. Non bisogna però neanche dimenticare quanti "musi gialli " inermi sono stati sterminati con il Napal o trucidati nei loro villaggi. Difendere un'ideologia non giustifica tante efferatezze... ma si sa la guerra è un o schifo e troppo spesso si dimenticata che " il popolo nemico" è spesso composto da persone assolutamente innocenti. Ma in guerra tutto è permesso, o no?»
«Cara Rosy, non ho visto il film, ma credo che non c'entri, se non come "accidente",con questa tua splendida rievocazione dello stato d'animo che deve provare un eroe di "qualunque" guerra che si trovi ad essere soprevvissuto a tutto ed a tutti e che tutto, e dico tutto, ha vissuto
per essere "eroe"senza volerlo. Sei stata br a v is ssi ma a cogliere quest'aspetto della guerra da parte di chi" ha vinto" ed a tradurlo in versi che incalzano e coinvolgono nella loro cruda e triste verità.»
«Poesia bellissima, cruda e tanto veritiera, che denuncia l'inutilità di tutte le guerre dove migliaia di giovani devono perdere la vita per i capricci dei potenti. Davvero piaciuta ed apprezzata.»
«Versi di una crudezza unica ma cher servono per dare un senso giusto alle brutture delle guerre in qualsiasi parte del mondo siano e in qualsiasi tempo sono combattute. Come al solito la nostra autrice riesce a trasmettere il meglio.»
«Grande bellissima poesia ricca dei più nobile dei sentimenti umani quello dell'amore verso i propri simili la pietà il dolore per la loro morte. Il superstite ha lasciato l'anima nelle mani dei propri compagni uccisi e il suo cuore vivrà solo per raccontare la malvagità della guerra affinché nessuno debba più subirla e compiere il delitto di uccidere un proprio simile. La sua paura sarà ormai l'eterna compagna di vita. Argomento molto difficile trattato con grande maestria .»
«Ho visto anche io il film è bellissimo, come pure il seguito "letters from Iwo jiima", che vede la stessa vicenda dal lato dei vinti. Poesia molto apprezzata, perché non ci sono eroi quando si è in guerra, solo vittime delle circostanze, poveri ragazzi con le armi in mano.»
«Questa poesia è stupenda, espressa magistralmente da una Poetessa dotata di una vena poetica capace di descrivere sensazioni vissute, vedendo un film . Veramente bellissimi versi... ottima la chiusa.»
«poesia che indubbiamente è sublime, ma non fa certo onore a quel povero diavolo che i cittadini suoi compatrioti in nome della patria lo hanno condannato a morte mandandolo in quella stupida guerra... ma lui non reclama perché non si sente un eroe... piaciuta anche se il tema è piuttosto discutibile.»
«Ancora una perla di riflessione... tra quelle false riflessioni che non hanno alcun fondamento nelle atrocità della guerra... quando ti ritrovi faccia a faccia con la morte... Bellissima e cara Rosy...»
«Quando ci si trova davanti ad argomenti del genere ci sarebbe tanto da discutere ma... è proprio vero quello che leggo attraverso questi, ancora una volta, meravigliosi versi, forte riflessione!»
«No, non esistono eroi nelle guerre che, in fin dei conti, son solo carneficine di corpi ed anime, esistono soltanto ragazzi soli, disperati, terrorizzati dalle abominevoli atrocità. Versi crudi che esprimono magistralmente tutta la sofferenza che lacera il cuore e le membra di chi (con ingenua e fallace convinzione o per "costrizione economica") va a combattere. Letta con grande coinvolgimento emotivo ed apprezzatissima per la fruibilità e l'efficacia.»
Cristalli nel vento Autrici del sito Scrivere Una raccolta di poesie è talvolta cosa stucchevole se non sorretta da un’idea che dia coerenza a un “canovaccio”, una sorta di filo di Arianna che conduca il lettore alla scoperta di un significato d’assieme. In verità un’idea in questa pubblicazione c’è ed è “forte”: sedici poetesse, dotate di spiccato lirismo e felicemente ispirate, cantano la vita attraverso le sfaccettature di uno smeriglio di cristallo. Cristalli nel vento, è l’opportuno titolo dell’opera, e son davvero puri petali di cristallo queste liriche, petali da strappare uno per uno.