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Responsabilità sociale
Scale di grigi
Riflessioni
Neve
pianse nel vento
rabbia
ieri
sferzò impietosamente, incurante
l'aver solcato
al mondo
ghiacci dormienti
disgeli desti bruscamente
nella nebbia
la sento
ora, pungente
allo scalfir di sofferenza
al viso
assaporando dolceamaro
d'esistenza:
bollente
il palpito di cuor che innamorato
incandescente sole sfida,
gelida
qual landa desolata nella steppa
questa vita
incatenata al girotondo
di follia
scale di grigi
le nuvole che fuggono lontano
non sarà l'ultimo
ma il primo, il giorno che nato
non è invano
afferralo
domani è ancor sola speranza
oggi, l'istante
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
«Il passato è un fardello che si fa sempre più pesante... difficile gettarlo via, fa parte di noi, ma va abbandonato in un angolo del cuore se vogliamo proseguire il cammino, assieme a chi amiamo.
Terribile accettare che la vita sia tanto difficile a volte... e fra tutte le difficoltà,la più ardua è il non sbagliare, ma accettare le sconfitte e riconoscere gli sbagli dovuti alle nostre fragilità,sono piccole vittorie da cui ricominciare.
A noi che siamo persi nella nebbia... A mia figlia con amore.»
Commenti di altri autori:
«Una poesia che prende il lettore alla gola, spingendolo a riflettere sul proprio passato, e soprattutto sul mondo che l'aspetta, sulla vita che è ancora presente. Non è facile accettare l'idea che il tempo passi, senza che noi abbiamo avuto l'occasione giusta per fare capire chi siamo. Versi che rimangono nella mente, anche dopo la lettura, e spingono al chiarimento con se stessi.»
«Francesco Luca dice eccelsa, io dico sublime, una poesia che si fa leggere con la nostalgia di chi ha paura del futuro e che del solo passato riesce a nutrisrsi, il tempo è villano a volta, non aspetta che eventi gioiosi possano fare cambiare la tua vita, e poi sarebbe bello continuasse la sua corsa, ma lui impietoso corre, verso nube fitte, che neanche chi vede bene riesce a trafiggerla... poesia da leggere e rileggere tanto è bellissima»
«Un carpe diem in chiave moderna riveduto e corretto. Sembra scritta per me questa poesia. Comunque mi illudo sia così perché questi versi, in questo giorno che si avvia alla fine, mi colpiscono profondamente.
Ho preso quand'era il momento, ma era stato meglio non avessi mai preso perché il carpe diem, spesso, lascia nel tempo l'amaro in bocca.
Impianto poetico ben costruito e versi molto coinvolgenti. Come sempre! Un abbraccio.»
«Toni e ritmi stupendamente eleganti e malinconici... il bagaglio che dobbiamo portarci dietro è pesante... si tratta di sopportarlo affinché nulla vada perso...è quello che abbiamo. Le sconfiite ...tracce che indelebili ci seguono anchesse sono il punto di partenza per grandi... piccole vittorie... e anche se non dovessero esserci... la speranza e il sogno nella nebbia ci seguiranno sempre. Splendida»
«Porta ognuno il fardello del passato e pesa come un sacco di patate, se c'è qualcuno che non l'ha provato... sian la sorte e la vita ringraziate!
"Bella" questa poesia di amari rivi e questi son commenti meritati, ma l'"eccelso" e il "sublime", gli aggettivi, meglio è lasciarli... sono inflazionati!
Bellissima queta poesia, ed io credo che questo siupelativo sia più che sufficiente per darle elogio. Noto che nei commenti, purtroppo, vengono sempre più adoperati roboanti ed impropri aggettivi, più adatti ad altre situazioni. "Stupenda, eccelsa, sublime" sono aggettivi che, per una volta, possono andare anche bene, ma ripetuti di continuo finiscono di perdere il loro aulico significato e divengono scontati e... inflazionati.»
«Versi riflessivi che ripercorrono a ritroso un momento dolceamaro della nostra esistenza... avanzano scale di grigio come queste nuvole che fuggono via... Allora, è tempo di chiudere per sempre questo libro. e pensare solamente al presente, affinché possa tu, assaporare con gioia il presente. Bella poesia!»
«è vero il passato fà parte di noi... ma arriva un tempo che va accantonato e si deve riprendere in mano la propria vita e il proprio cammino vera e bella poesia»
«Una riflessione forte e gelida, come quella neve di cui scrive l'autrice, dove il pianto si disperde nella rabbia. Il pianto per una sofferenza che non riesce a trovare conforto, né pace, e né un angolo in fondo al cuore dove poter riposare la stanchezza, dove poter ricominciare. Perché ci si può allontanare dal passato se solo si riesce a guardare, con altri occhi, il nuovo giorno che nasce. Non è mai tardi per chiudere un libro e sfogliare altre pagine.»
«mi trovo i difficoltà, sembra che tu voglia imputare a te stessa tutte le colpe del mondo, nella vita nonostante le sofferenze, abbandoni, amori sbagliati, e quant'altro, non dovremmo sentirci sconfitti, anche io delle volte lo penso, ma poi osservando la tristissima giostra dello sfacelo, sono ben felice di non esserci salito, versi scritti, esposti con la tua bravura che no finisce mai di stupire Segnalibro»
«superba poesia Versi che invitano alla riflessione, ad una profonda riflessione Riconoscere le nostre debolezze, elaborarle, capirne il motivo del loro essere e da tutto ciò trovare la forzza per iniziare il domani La nebbia ci avvolge, ma può arrivare il vento a diradarla e tenui raggi di sole a scaldarci... Bella, bellissima poesia Immensamente piaciuta ed apprezzata Applausi, Kiaraluna, da questo grande teatro che ti segue e ti vuole bene»
Cristalli nel vento Autrici del sito Scrivere Una raccolta di poesie è talvolta cosa stucchevole se non sorretta da un’idea che dia coerenza a un “canovaccio”, una sorta di filo di Arianna che conduca il lettore alla scoperta di un significato d’assieme. In verità un’idea in questa pubblicazione c’è ed è “forte”: sedici poetesse, dotate di spiccato lirismo e felicemente ispirate, cantano la vita attraverso le sfaccettature di uno smeriglio di cristallo. Cristalli nel vento, è l’opportuno titolo dell’opera, e son davvero puri petali di cristallo queste liriche, petali da strappare uno per uno.