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Oh aztechi guerrieri! Oh valorosi!
Rispondiamo uniti al guerresco appello
del fier prence e de'Numi portentosi
che strugger desian l'Invasor rubello,
e vendicar l'onta del Tradimento
che tanto il nostro bel retaggio piegò.
Su coraggio! Mostriamo l'ardimento
che già a molte glorie un giorno ci portò.
Di Tenochtitlan l'Aquila rapace
che un dì ci diè siffatto fier Impero
risorga e ci dia la perduta Pace
pugnando l'Ispanico menzognero.
Di Montezuma, nostro Imperatore,
non sia vana la terribile morte.
Sì! Vendichiam fieri il nostro Signore,
e del mesto popolo la ria Sorte.
Sì! Corriamo alle piume, agli acciari,
e trucidiamo i Numi menzogneri
che con inganni terribili e amari
di lutto e di devasto fur forieri.
Trema Cortez!... Sì! Tremate, oh malvagi!...
La vostra cruda e avida sete d'oro
che con empietà già ci rapì gli agi
e ci devastò ogni cittade e foro,
s'appressa a sfidare la giusta possa
delle nostre orde fedeli ai sol Numi...
delle nostre braccia che la ria fossa
dischiuderà ai vostri sanguigni fiumi.
Oh Cortez, maledetto Traditore
della cara misericordia umana,
terribile e folle Profanatore
della tua bizzarra Fede cristiana,
trema ché cadrai esanime e dolente
ai piè d'una gente non più in catene
che dura, terrificante e furente
scatenerà su di te le sue lene.
Viva Quetzalcóatl! Vivano i Celesti!
Viva Quantemoch nostro prence e duce!...
I nostri acciari tremendi e funesti
corrono verso un sentiero di Luce!...
Risorga l'Impero! Venga Vendetta!
Sopra l'elmo d'ogni ispanico invasor
crudele e funesta sen gìa la saetta
dell'ira nostra, del nostro gran valor!...
Oh Amor di Patria! Soave e dolce Nume!...
Quant'onore è pugnare e soffrir per Te...
per Te che sempre ci serbi un pio Lume,
fonte d'Ardore, fonte di grande Fè.
Scagliamoci contra ogni orda altera!...
E nel certame crudele e furioso
non retroceda la nostra gran schiera
dal cor mesto, dal braccio valoroso.
E se morte avremo, maledizione...
maledizione all'empio Vincitore.
Alla sua stirpe sarà la Perdizione
a vendicar il nostro gran Valore.
Già vediam l'Occidente portentoso
spirar tra il lusso, l'inedia e la guerra
ché fur verba d'ogni Nume furioso
farlo vergogna de'popoli interi,
onta de'vermi, vergogna della terra.
L'Occidente- lo vediam - non sa amare.
Per questo un dì fatal dovrà spirare. |
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