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Passeggiavam sotto il baglior immenso
che dal bel viso irrorava la Luna.
Il cielo di nembi non parea denso
tanto che a mill'astri porgea la cuna.
Respiravamo una dolce auretta
lievemente fredda, sì, ma graziosa.
Al sol recordo il cor anco mi detta
ch'ella fu con noi dolce e generosa.
Camminavamo mano nella mano
voltandoci spesso a spiar i visi
che siffatto Amore cotanto sano
ci rallegrava coi gaudi e i sorrisi.
Rimembro! In quell'ore i cori desiavan
l'iscoppiar de'accesi fochi stridenti,
e d'unirsi casti e puri speravan
tra caldi baci, tra abbracci ardenti.
Allor fermammo i lenti passi ameni
e, non discernendo che pronunziare,
repente ci scambiam guardi sereni
che slamavano- " Ti vogl'io baciare! "-.
Oh Magdalena, con lieta dolcezza
ponesti le braccia al mio collo attorno,
e del tuo ciglio mi desti l'ebbrezza
nel cor del silenzio ch'era d'intorno.
Oh Ciel! Le nostre labbra s'incontraron
con impavida e focosa passione;
e per molto tempo pie si baciaron
in una santa e pura libagione.
Ahi lasso! Qui il sogno volle sparire
lasciandomi implorante, oh Iddio, un favore
che chiese di continuare a dormire
per sognare questo immortale Amore. | 
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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