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Responsabilità sociale
Stille
Sociale
Fessure gli occhi
pugnetti chiusi
traditi
fiori recisi
d'innocenza mai affacciata
all'alba della vita
respinti come pacchi mai ordinati
stille d'un'anima
agli sguardi distratti e inariditi
rimasta sconosciuta
rifiutati
dalle braccia che ambivate
un altro padre
che infinito ne ha d'amore
tutti vi nutre e v'accarezza
ormai al riparo
da questa umanità
senza speranza
stolti si piange
a volte, nel ricordo
che non cancella la colpa infanticida
senza perdono
la superbia
di farsi giudici a sopprimere la vita
sepolta la coscienza
in fondo al pozzo
linde le mani
sporche in eterno
di quel sangue innocente
e cielo e mare, ogni tramonto
di dolore mutano colore
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
«Un dolore che dovrebbe riguardare solo le coscienze, ormai una malattia sociale, etichettata di normalità,vissuta fin troppo spesso come un fastidio da superare, senza assolutamente la consapevolezzza di cosa significhi macchiarsi le mani indelebilmente. Un argomento spinoso che ha diviso il mondo, un vuoto incolmabile per chi crede alla sacralità della vita, come a un dono che non ci appartiene e di cui non possiamo farci giudici.»
Commenti di altri autori:
«Poesia intensa, coraggiosa... al di là di ogni ideologia, il senso del relativo, del comodo, del più facile ha ridotto la vita, ogni tipo di vita, ad un concorso a presmi. Sentita e piaciuta»
«Versi toccanti, profondi e aperti alla denuncia contro chi si macchia le mani con il sangue innocente dei bambini... una macchia nell'anima che resta in eterno... Poesia intensa e condivisa, apprezzata moltissimo.»
«Nonostante il grido giustamente accorato di Kiaraluna non abbia il crisma dell'originalità, in quanto l'argomento è battuto e ribattuto da teologi, materialisti, opinionisti, uomini, donne, politici, atei e religiosi, non posso mancare di notare la passionalità della poetessa nell'esprimere il suo sentire sull'argomento. Un sentimento vivo, sincero, appassionato, veramente (e in questo caso si può dire) condivisibile in pieno.
Non si offenda Kiaraluna se ho parlato di "non originalità". E' da capirsi. Quando da mesi si scrive sempre una poesia al giorno...
Un "vizio" abbastanza comune!»
«la vita è stata sempre vissuta con argomenti variegati, e questo ne è un'altro, che rende le coscienze piene di rissentimenti, ma non tutti siamo uguali, ed ecco che il mondo si dibatte su argomenti che hanno fatto sempre parlare, ma che condivido con te, macchiarsi di crimini è all'ordini del giorno, resta alla coscienza umana, a rendersenne conto, ma hanno una coscienza? bella e appasionata,»
«Ormai è risaputo quando si parla di bambini... mi commuovo enormemente un tema delicato affrontato con la solita sensibilità e l'indiscutibile bravura della poetessa molto sentita e apprezzata»
«Un foglio bianco macchiato di sangue riesce ancor più a farci tremare davanti a simili atrocità – neanche con un fiore dovrebbero essere toccati i bambini.»
«versi intensi, toccanti e struggenti, una lettera aperta che, sebbene il tema sia stato già ampiamente trattato, è tuttavia intrisa di una profonda umanità tale da renderla molto bella!»
«Bellissima poesia La pedofelia è cosa che mi manda letteralmmente in bestia... forse sarei capace di uccidere senza pietà... argomento scottante ma di grande attualità Versi meravigliosi Piaciuta ed apprezzata tantissimo condivisa in toto!»
«Un tema molto profondo ci offreno questi versi... una piaga spciale ben svilluata nei versi... Guai a toccarmi i bambini... Parlarne fa bene... Molto sentita.»
Cristalli nel vento Autrici del sito Scrivere Una raccolta di poesie è talvolta cosa stucchevole se non sorretta da un’idea che dia coerenza a un “canovaccio”, una sorta di filo di Arianna che conduca il lettore alla scoperta di un significato d’assieme. In verità un’idea in questa pubblicazione c’è ed è “forte”: sedici poetesse, dotate di spiccato lirismo e felicemente ispirate, cantano la vita attraverso le sfaccettature di uno smeriglio di cristallo. Cristalli nel vento, è l’opportuno titolo dell’opera, e son davvero puri petali di cristallo queste liriche, petali da strappare uno per uno.